Dal Piazzale della Funivia 602 mt, che sale ai Piani d’Erna 1330 mt, sì percorre il segnavie n°901 passando dalle località Costa 775 mt, Rifugio Stoppani 894 mt, Piano Fieno 1143 mt e Beduletta 1308 mt, affrontando di seguito, l’intensa salita che porta in vetta al Resegone di Lecco 1875 mt.
NOTA
Tra le montagne più
conosciute nella Regione Lombardia, il Resegone di Lecco, a mio modesto parere,
ha una posizione privilegiata. Riconoscibile a chilometri di distanza per la
sua inconfondibile sagoma; quanti turisti, lavoratori, appassionati, che
utilizzano il treno come mezzo di trasporto, hanno sempre rivolto lo sguardo
verso quella montagna tutta seghettata che ricorda molto le Dolomiti? Quanti
alpinisti, escursionisti o podisti, hanno mai messo gli occhi almeno una volta
su una cima così conosciuta e così misteriosa? Chi ama la montagna e apprezza
percorsi più impegnativi, sa bene che Resegone non è una montagna per tutti, sa
bene che molti dei suoi percorsi richiedono una giusta preparazione fisica e
mentale, una buona attrezzatura, scarponi in ottime condizioni e tutto quello
che serve per affrontare questa salita.
Sì parte dal Piazzale della
funivia che sale ai Piani d’Erna, qui, un ampio parcheggio o un ottimo servizio
di autobus, consentono di arrivare all’attacco del sentiero con tutta comodità.
L’inizio sì sviluppa lungo
una facile mulattiera che porta alla località Costa, minuscolo borgo circondato
da prati e boschi, qui sì può già assaporare l’ambiente dolomitico del Resegone,
le aspre pareti che portano verso il Pizzo d’Erna 1375 mt, sono l’anticipo
della più bella visuale dell’intero massiccio che sì mostra in tutta la sua
imponenza.
Poco sopra la località Costa,
sorge il Rifugio Stoppani, importante punto d’appoggio soprattutto per chi
scende dal Resegone, in caso di maltempo, è importante sapere di trovare un
luogo caldo e accogliente. Dal rifugio, sì apre una magnifica veduta sulla
città di Lecco 216 mt, sul ramo di Lecco del Lago di Como e sul lago di
Garlate, oltre alla vista su Monte Barro 922 mt, sui Corni di Canzo 1373 mt e
sul Monte Rai 1259 mt.
Lasciato il rifugio, il
sentiero prosegue in salita quasi interamente dentro il bosco. Per avere una
decisa apertura, serve arrivare in località Beduletta 1308 mt. Da qui in avanti
gli alberi lasceranno il posto ai grandi prati che precedono la salita alla
vetta, concedendo una panoramica meravigliosa sui laghi e sulle tante cime che
sì possono osservare tra cui: Monte Regina 817 mt, Monte Magnodeno 1241 mt,
Monte Bolettone 1317 mt, Monte Palanzone 1436 mt, Monte Generoso 1701 mt e
Monte San Primo 1686 mt, facilmente riconoscibile, l’intera dorsale che dal
Monte Lema 1620 mt, porta fino al Monte Tamaro 1961 mt. Molti i quattromila che
spiccano più a ovest, tra cui Monte Rosa 4636 mt, Dom 4545 mt e Weissmies
4029mt, spingendoci fino alle Alpi Bernesi.
L’ultimo tratto che precede
l’arrivo al rifugio, è semplicemente spettacolare, un ambiente dolomitico di
rara bellezza, rocce che sì elevano in verticale dove è possibile ammirare i
tanti appassionati di arrampicata sportiva, cimentarsi nelle tante vie di
salita che portano alle tante vette del Resegone.
Il Rifugio Azzoni, è quasi
come un miraggio, sembra impossibile che quassù sì possa trovare un luogo
accogliente che permetta un piacevole soggiorno, un luogo dove trascorrere la
sera ammirando i miliardi di stelle che sì vedono dalla cima, oppure volgendo
lo sguardo verso Lecco, illuminata dalle luci fino al sorgere del sole.
Punta Cermenati è la cima più
alta dell’intero massiccio montuoso, ben 360° di panorama attende
l’escursionista che ha affrontato questa dura salita, dall’Appennino alle Alpi,
è un’interminabile sequenza di alte vette, molte delle più famose cime che
comprendono le due dorsali, sono ben visibili nelle giornate terse, non solo
l’Appennino Ligure, ma addirittura una parte dell’Appennino Emiliano. Poi, Alpi
e Prealpi, alcune delle cime che precedono la grande catena alpina, le ho già
menzionate, e potrei aggiungerne, ancora tantissime, come Monte Misma 1160 mt,
sasso Gordona 1410 mt oppure il Monte Nudo 1235 mt. Ovviamente lo sguardo volge
prima verso le due Grigne, ben visibili le due cime, Grignetta 2184 mt e
Grignone 2409 mt, subito dietro, l’inconfondibile sagoma del Monte Legnone 2609
mt, e poi grandi vette come Pizzo Badile 3308 mt, Monte Disgrazia 3678 mt e
Pizzo Bernina 4048 mt. Tante le cime delle Alpi Orobie che sì possono ammirare
dalla Punta Cermenati, vette come il Pizzo dei Tre Signori 2554 mt, Monte
Sodadura 2011 mt, Zuccone Campelli 2159 mt, Monte Alben 2010 mt, Pizzo Arera
2512 mt, giusto per fare un breve elenco, perché nelle giornate terse, il
quadro diventa ancora più fantastico, per una cima di tutto rispetto.
Resegone, una montagna
conosciuta, una montagna non per tutti, un luogo dove spesso gli escursionisti
sottovalutano le vie di salita, affrontando impegnativi passaggi su roccia che
meritano sempre la dovuta attenzione, una montagna che va rispettata in tutta
la sua bellezza.
CURIOSITA’
TEMPI DÌ
PERCORRENZA: circa 3:30
circa.
DIFFICOLTA’: (E/EE) per i frequenti passaggi su roccia che
precedono l’arrivo al Rifugio Azzoni.
DISLIVELLO: oltre 1200 mt di salita. PUNTI D’APPOGGIO: ristoro al piazzale della funivia,
Rifugio Stoppani, e Rifugio Azzoni.
COME ARRIVARE: in auto con SS 36 fino a Lecco, poi
indicazioni per Funivia Piani d’Erna, oppure in treno fino a Lecco, poi bus
fino al piazzale della funivia.
CARTOGRAFIA E GUIDE:
carta Kompass n° 91 e 105.
SEGNALETICA: cartelli informativi e bandierine rosso
bianco giallo.
DOVE ALLOGGIARE: Rifugio Stoppani con possibilità di
pernottamento, tel: 0341/491517, oppure 3470323045. Rifugio Azzoni, con
possibilità di pernottamento, tel: 3319877220,
oppure 3662587009. Mail info@rifugioazzoni.it.
Nessun commento:
Posta un commento