martedì 11 marzo 2025

Anello da Cittiglio, con salita al Pizzo di Cuvignone.

Da Cittiglio 267 mt, sì percorre il sentiero 3V, dopo ave passato la località Cereda 289 mt, sì va ad affrontare l’impegnativo sentiero che sale lungo il Sasso del Ferro 1062 mt, percorrendo il tracciato fino a trovare la strada tagliafuoco che da Cittiglio porta alla località Casere 758 mt (in questo periodo, la variante che sale da Cittiglio, è chiusa per frana). Percorrendo la tagliafuoco, sì passa lungo il tracciato della funivia che da Laveno 200 mt, sale fino a Poggio S. Elsa 974 mt, quindi dopo essere saliti ancora, dopo aver passato gli 800 mt di quota, inizia la discesa che porta alla località Casere. Dalla località Casere, sì segue la strada asfaltata e in breve sì raggiunge il borgo di Vararo 757 mt. Da Vararo, sì prosegue lungo il Sentiero 3V, dopo una decisa salita, sì arriva sulla SP 8 che sale al Passo del Cuvignone 1036 mt, raggiunto il passo, sì prosegue lungo la strada asfaltata, perdendo quota fino ad arrivare al Rifugio Adamoli 977 mt. Dal rifugio, salendo senza sentiero, sì affronta la ripida salita che porta in cima al Pizzo di Cuvignone 1018 mt.

Dopo essere scesi giù dal pizzo, sì continua a camminare lungo la SP 8 in direzione del Passo di S. Antonio 637 mt, perdendo ancora quota, finita una curva, sì nota sulla destra una sterrata, la sì prende, riguadagnando quota, e dopo aver attraversato il pendio del Monte Nudo 1235 mt, sì arriva alla località Pozzopiano 981 mt.

Da Pozzopiano seguendo i segnavie AV e 3V, sì scende lungo un sentiero che porta alla Frazione di Aga 504 mt, da qui, lasciando i due segnavie, sì prosegue lungo la strada in parte asfaltata che scende giù fino a Casalzuigno 323 mt. Raggiunto Casalzuigno, sì recuperano i segnavie AV e 3V che arrivano dalla bassa Val Cuvia, quindi percorrendo i due segnavie, sì esce dal centro di Casalzuigno, e alternandosi a tratti su strada asfaltata e pezzi su sentiero o sterrato, sì arriva poco sotto la Chiesa di San Quirico 369 mt. Con un ultimo tratto sempre alternato tra strada asfaltata, sterrato e sentiero, sì raggiunge la periferia di Cittiglio, e di lì a breve sì ritorna al grande parcheggio dove, termina questa lunga traversata ad anello.









NOTA

La Val Cuvia, come già scritto più volte, vanta numerose cime che sì elevano oltre i 1000 mt di quota, tutte cime di gran rispetto con dislivelli da non sottovalutare mai e con percorsi che vanno dalla facile salita su sterrato al più impegnativo sentiero dove spesso sì richiede una calzatura adeguata e una giusta dose di esperienza. L’itinerario qui proposto, da la possibilità di vedere una buona porzione montuosa che passa dal Sasso del Ferro al Monte Nudo, e comprende la salita di una cima ingiustamente non segnalata sui tanti cartelli informativi che s’incontrano lungo il percorso.  Oggi che la vegetazione non ricopre più la cima del Pizzo di Cuvignone, sì è aperta una panoramica di tutto rispetto, e che è giusto andare a vedere, non sarebbe male, realizzare un sentiero segnalato che porti in cima al pizzo, mantenendo pulita la sommità e garantendo la visuale che come già detto è di tutto rispetto.

Sì parte da Cittiglio, paese che sorge allo sbocco della valle del Torrente San Giulio, attraversato dalla SP 394dir che porta a Laveno, da visitare la Frazione San Biagio, piccolo borgo che sorge dall’altra parte del Torrente Boesio.

Il sentiero che sì va ad affrontare per raggiungere la tagliafuoco, è davvero cattivo, uno di quei sentieri che quando sì percorrono, mettono già a dura prova gambe e fiato, circa 200 mt di vera sofferenza, preferibilmente da fare in salita, onestamente in discesa preferisco evitarlo o trovare un’altra alternativa.

La prima piacevole balconata la sì ha quando sì passa sotto la funivia che da Laveno sale a Poggio S. Elsa, da qui sì ha una bella veduta del Lago Maggiore, della città di Verbania 197 mt e della cima del Monte Massone 2161 mt che domina il panorama. La località Casere è composta da un gruppo sparso di case e da un ristoro, qui sì ha la seconda balconata, dove rispetto a prima, sì aggiunge il Mottarone 1491 mt e di sua maestà il Monte Rosa 4634 mt.



Vararo è il classico paesino di montagna, un luogo di quiete assoluta, dove trascorrere una piacevole giornata o un fine settimana all’insegna dell’aria pulita e della magia che questo luogo dona ai suoi visitatori, piacevole la vista dei Pizzoni di Laveno, del Monte La Crocetta 1117 mt e di Sasso del Ferro; di notevole interesse è anche la Chiesa dedicata a San Bernardo edificata verso la fine del 1700.



Il Passo del Cuvignone non ha panoramica, però è uno dei luoghi preferiti dagli appassionati delle due ruote, le sue strade e i suoi tornanti, sfidano i ciclisti più esigenti, impossibile non andare a conquistare una meta di tale prestigio.

Poco sotto il passo, sorge l’Alpe Cuvignone, dove sì colloca il Rifugio Adamoli del CAI di Besozzo, una conca glaciale semplicemente meravigliosa immersa nel silenzio di queste montagne, un luogo dove s’incontrano numerosi appassionati di sport diversi dai camminatori alla moto, un posto che rimane nei ricordi; poco prima di raggiungere l’alpe, sì apre una bella veduta sul Lago Maggiore e sul Monte Zeda 2156 mt, mentre dall’alpe svetta il vicino Monte della Colonna 1203 mt.



Come già anticipato, il Pizzo di Cuvignone non ha un sentiero che sale su, il percorso va inventato. Questo è un vero peccato, perché alla fine, è una montagna che merita il giusto rispetto. Dalla cima, oltre al Lago Maggiore, con vista sui Castelli di Cannero 225 mt, sì ha una magnifica veduta dell’intero complesso montuoso del Monte Limidario 2188 mt, ben visibili tante cime della Valle Verzasca e Valle Maggia situate nella vicina Svizzera, facilmente riconoscibili: Monte Tamaro 1961 mt, Monte Gradiccioli 1935 mt, Monte Lema 1620 mt, il vicino Monte Pian Nave 1058 mt, Pizzo Camoghè o Pizzo Camoscio 2228 mt, Monte Gazzirola 2116 mt e Pizzo di Gino 2245 mt, oltre alla piacevole vista della lunga cresta che porta in cima al Monte Nudo.



Pozzopiano è solo un piacevole prato circondato dal bosco, un luogo tranquillo dove trascorrere piacevoli minuti per fare una merenda prima della salita al Monte Nudo o prima di proseguire per tante altre mete.

La Frazione di Aga è un minuscolo gruppo di case situate sopra Casalzuigno, un luogo incantevole ricco di quella magia che non può rimanere nascosto, e che merita di essere visto, poco sotto, sì ha una piacevole vista sulla Val Cuvia e sulle Prealpi del varesotto, tra le cime più conosciute sicuramente vi è: il Poncione di Ganna 992 mt, Monte Martica 1032 mt, Monte Martinello 638 mt, Monte Chiusarella 915 mt e Monte Legnone 868 mt; poco sotto la borgata, sorge solitaria la piccola Chiesa di San Bernardino XII secolo, il sito è visitabile con una breve deviazione.



Casalzuigno, abitato già nella preistoria dai Liguri, è un piacevole paese diviso tra la montagna e la pianura, giù la valle e su le montagne, da visitare, sicuramente vi è Villa della Porta Bozzolo XVI.

San Quirico è l’ultima attrattiva di questo itinerario, chiesa romanica risalente al XII secolo; il resto del percorso che riporta a Cittiglio, ogni volta che sì esce dal bosco, da la possibilità di ammirare il Massiccio del Campo dei Fiori, in particolare la Punta di Orino 1139 mt, e più in basso, il paese di Orino 442 mt, altro piacevole borgo che andrà visitato in una delle prossime avventure che sì possono fare nel magnifico mondo della Val Cuvia.

 

CURIOSITA’

 

TEMPI DÌ PERCORRENZA: 7:00 circa.

DIFFICOLTA’: (E) per i tratti su sentiero e per il dislivello, prestare attenzione al tratto della 3V che da Cittiglio porta alla località Casere.

DISLIVELLO: oltre 1100 mt in salita e altrettanti in discesa.

PUNTI D’APPOGGIO: locali a Cittiglio, Casere e Vararo, Rifugio Adamoli in località Alpe Cuvignone e a Casalzuigno.

COME ARRIVARE: in auto da Laveno con SP 394dir o da Varese con SS 394, oppure in treno lungo la linea Varese Laveno.

CARTOGRAFIA O GUIDE: CARTA Kompass N°90 e 3V, Via Verde Varesina De Agostini.

SEGNALETICA: cartelli informativi e bandierine bianco rosso per la 3V e giallo verde per l’AV.

DOVE ALLOGGIARE: Rifugio Adamoli con possibilità di pernottamento, tel: 3667012735, mail enrico.solemite@gmail.com.

lunedì 3 marzo 2025

Da Albavilla al Rifugio Cacciatori.

Da Albavilla 427 mt, seguendo le indicazioni, sì percorrono Via Magenta e Vicolo Crotto Roma. Raggiunta Via ai Monti, sì svolta a sinistra salendo fino a quando non sì troverà la segnaletica verticale, percorrendo la sterrata in salita sì raggiunge la strada asfaltata che sale all’Alpe del Vicerè, la sì attraversa, e seguendo le indicazioni, s’inizia la decisa salita che porta alla Baita Patrizi 943 mt. Raggiunta la Baita Patrizi, sì svolta a destra, percorrendo il lungo traverso che porta all’Alpe del Vicerè 903 mt; raggiunta l’alpe, dopo aver attraversato l’ampio prato, sì svolta a sinistra percorrendo l’ultimo tratto su strada asfaltata, sì arriva al Rifugio Cacciatori 913 mt.









NOTA

Spesso, capitano giornate uggiose, o troppo fredde, quelle giornate dove sì ha voglia di andare in montagna, però sì preferisce restare al chiuso, in un luogo accogliente, e per gustare un pasto caldo, un percorso avventuroso ma con una meta comoda. Qui ovviamente, la fantasia può viaggiare ovunque, così, in queste righe offro una valida alternativa che ha poche difficoltà e che come scritto, da la possibilità di fare un valido percorso avendo come obiettivo uno dei tanti rifugi sparsi tra Alpi, Appennino e Prealpi.

Sì parte da Albavilla comune che vanta una storia ricchissima, basti pensare che queste zone siano state abitate oltre che dai romani, anche da celti, etruschi, umbri, tante culture che hanno abitato queste terre lasciando antiche testimonianze del loro passaggio. Da visitare la chiesa di San Vittore martire XVI secolo e la chiesa di Santa Maria di Loreto XII secolo.



Durante la salita, prevalentemente sì ha quasi sempre la vista sul Monte Bolettone 1317 mt.

La Baita Patrizi è la prima struttura ricettiva che s’incontra lungo il percorso, immersa nel silenzio del bosco, e sicuramente, un buon punto d’appoggio, poiché da la possibilità, oltre a salire o scendere da Albavilla, è possibile proseguire verso la Bocchetta di Molina 1116 mt, raggiungendo così la dorsale dove sì trovano le vie di salita verso Monte Boletto 1236 mt e Monte Bolettone, oltre a proseguire o verso Como 201 mt oppure verso Bellagio 229 mt.



L’Alpe del Vicerè è di fatto, una meta turistica, dove molte famiglie vanno per godere il fresco in estate o per far giocare i bimbi con la neve in inverno. Un luogo piacevole immerso nel verde dove sì respira una piacevole atmosfera di montagna, con il Monte Bolettone che fa da cornice a questa località; inutile dire che l’Alpe del Vicerè, è un punto di partenza per tante escursioni su cime che superano i mille metri di quota.



Il Rifugio Cacciatori, rimane spostato verso l’esterno dell’Alpe del Vicerè, ed è di fatto la prima struttura ricettiva che s’incontra lungo la salita che porta alle cime e verso il Monte Palanzone 1436 mt; qui sì può trovare una buona accoglienza e un pasto caldo, ed è anche una delle poche terrazze panoramiche che sì possono ammirare nell’area dell’Alpe del Vicerè. La prima immagine che cattura l’attenzione, è la bella veduta del Lago di Pusiano, subito dietro, è facilmente riconoscibile il gruppo montuoso del Monte Crocione 877 mt; tra le cime che meritano di essere menzionate, sicuramente metto le più vicine che sono: Monte Cornizzolo 1240 mt, e ben due delle tre cime che compongono i Corni di Canzo, quello Occidentale 1373 mt e quello Centrale 1308 mt, più dietro, sì scorge anche la dorsale del Monte Tesoro 1432 mt.



Questa è una piacevole escursione che sì può fare in quelle giornate dove, l’alternativa è rimanere a casa, un percorso semplice, da fare sempre con le dovute attenzioni, e che ha come conclusione, un luogo tranquillo dove respirare aria pura e trascorrere dei minuti di assoluta serenità.

 

CURIOSITA’

 

TEMPI DÌ PERCORRENZA: 2:30 circa

DIFFICOLTA’: (T/E) per i tratti su sentiero.

DISLIVELLO: circa 520 mt in salita e poco più di 30 mt in discesa.

CARTOGRAFIA O GUIDE: carta Kompass N°91.

PUNTI D’APPOGGIO: locali a: Albavilla e Alpe del Vicerè, a circa metà percorso Baita Patrizi.

COME ARRIVARE: in auto da Como seguendo le indicazioni per Erba.

SEGNALETICA: Cartelli informativi.

DOVE ALLOGGIARE:

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