lunedì 8 dicembre 2025

Traversata dei grandi laghi, settima tappa.

Settima tappa: Da Como alla località Cassinazza.

Da Como 201 mt, sì percorre la mulattiera che passando dalla località Crescione, sale a Brunate 715 mt.



Arrivati a Brunate, sì attraversa il paese, fino a trovare le indicazioni che portano al faro Voltiano 902 mt e in seguito al Rifugio CAO 980 mt. Dopo aver superato Baita Carla 997 mt, sì abbandona la comoda sterrata che prosegue per Baita Bondella 1075 mt, per proseguire lungo la dorsale, passando poco sotto Punta Tre Termini1140 mt e Monte Astele 1186 mt. Raggiunta Baita Boletto 1180 mt, si riprende a salire fino ad arrivare in vetta al Monte Boletto 1236 mt.

Dalla cima del Monte Boletto, sì prosegue lungo la dorsale, scendendo a Bocchetta di Molina 1116 mt; qui, svoltando a destra, si va a seguire il sentiero che scende a Solzago 461 mt. Dopo aver costeggiato le pendici del Monte Boletto arriva ad un bivio, lasciata l’indicazione che scende a Solzago, si passa a fianco ad un roccolo per la caccia, proseguendo in discesa, sì raggiunge un bivio al momento senza segnaletica, e sì continua a scendere lungo il sentiero che svolta a destra, entrando così nella Valle di Tàvernerio.

Sempre in discesa, sì arriva ad un altro bivio, quindi mantenendo la destra, sì raggiunge l’abitato di Tavernerio 460 mt. Lasciato il borgo, sì esce su una rotonda, quindi sì cammina lungo la provinciale che va a Como arrivando alla rotonda successiva. Si segue la provinciale a destra, e subito dopo, si svolta a sinistra per Via Urago, arrivando così al semaforo che oltrepassa la SS 342. Sì continua a camminare lungo Via Urago, iniziando a salire lungo la collina, fino a trovare Via Montessori entrando così nel comune di Montorfano 414 mt. Sì procede lungo la via, aggirando la collina fino a trovare Via Volta, quindi scendendo per quest’ultima, sì arriva sulle rive del Lago di Montorfano; svoltando a destra, con una breve deviazione, sì arriva ad una riva dove è possibile ammirare il lago. Ritornati sulla provinciale, sì raggiunge in breve il paese, dopo aver visitato il Montorfano, sì continua a camminare lungo Via Brianza, percorrendola fino all’incrocio con Via Molino. Dopo aver svoltato in Via Molino, sì segue la via fino a trovare Via delle Brughiere, qui sì svolta a sinistra percorrendo la strada sterrata fino ad arrivare all’allevamento Bosco Vivo. Dopo aver lasciato la struttura, sì noterà sulla sinistra una sterrata con una sbarra aperta, ignorando la carrozzabile che prosegue dritto, sì svolta a sinistra camminando lungo la Strada Comunale delle Brughiere arrivando così all’Agriturismo Cassinazza in Via dei Platani, dove termina la tappa.

NOTA

Dopo due tappe diciamo morbide, questa è una vera tappa di montagna, un percorso che va ad affrontare una parte della dorsale del Triangolo Lariano, un percorso ricco di magnifiche vedute sul Lago di Como e sulla Brianza.

Si parte da Como magnifica città sulle rive dell’omonimo lago, dove oltre al lago, sì ha una bella vista sulla dorsale percorsa il giorno prima; facilmente riconoscibili, il Monte della Croce 536 mt e il Castello di Baradello 432 mt. La salita è dura, una decisa salita porta in cima a Brunate 715 mt, passando sotto e a fianco alla funicolare che da Como sale su in paese; non è raro, imbattersi nel trenino che percorre la ripida salita.

Raggiunto il paese, sono numerose le balconate che danno sulla città di Como, sulla Dorsale Insubrica e sull’arco alpino, dove spicca ovviamente l’inconfondibile sagoma del Monte Rosa 4634 mt. Da vedere, oltre al piacevole borgo di montagna, la Chiesa parrocchiale di S. Andrea iniziata verso il 1300, oltre all’Eremo di S. Donato XV secolo.

All’altezza della Chiesa di San Maurizio, sì trova il parco che porta al Faro Voltiano, realizzato nel 1927 in occasione del centenario della morte di Alessandro Volta.

Il tratto lungo la dorsale è molto bello, selvaggio e con dei panorami unici su Alpi e Prealpi, facilmente riconoscibili, oltre al Monte Rosa, altri quattromila come il Dom 4545 mt, e la Weissmies 4013 mt, mentre nella parte bassa, Campo dei Fiori 1227 mt, Monte Minisfreddo 1042 mt e Monte Piambello 1125 mt, sono le cime che compongono le dorsali del varesotto.


Monte Boletto è la prima vera cima della dorsale, solitario, vanta una magnifica panoramica, solo la mole del Monte Bolettone, 1317 mt, impedisce una panoramica a 360°. Nelle giornate terse, è possibile avere una visuale sulla Pianura Padana e sull’Appennino, dalla dorsale ligure, fino alla catena del Tosco Emiliano. Monte Monviso 3841 mt, gruppo del Gran Paradiso, fino alle Alpi Lepontine con il Monte Leone 3553 mt che svetta solitario. Facilmente riconoscibili, le cime del Mottarone 1491 mt e del Monte Zeda 2156 mt, situato nel Parco Nazionale della Val Grande. Bella la vista sul Lago di Como, facilmente visibile l’abitato di Pigra 881 mt e l’intera catena montuosa che svetta sopra il paese, dal Monte Pasquella 1367 mt al Monte Crocione 1641 mt; molto bella la vista sul Pizzo di Gino 2245 mt che svetta solitario subito dietro il Monte di Lenno 1589 mt. Più a sinistra, Monte Generoso 1701 mt, sì mostra in tutta la sua bellezza, come sì può ammirare l’inconfondibile forma del Sasso Gordona 1410 mt. Inoltre, sì ha una bella veduta del Monte Tamaro 1961 mt, del Pizzo della Croce 1491 mt, Pizzo di Vogorno 2442 mt e del Monte Colmegnone 1383 mt.






Volgendo lo sguardo verso nord est, sì apre un’altra magnifica balconata sul Monte San Primo 1686 mt, Pizzo Alto 2512 mt, Monte Disgrazia 3678 mt, Grignone 2409 mt, Grignetta 2184 mt, Monte Palanzone 1436 mt e, buona parte della dorsale orobica, fino al Monte Tesoro 1431 mt, mentre in lontananza, sì riesce a scorgere il Monte Guglielmo 1957 mt.






La bocchetta di Molina, divide il Monte Boletto dal Monte Bolettone, qui una volta sorgeva la Capanna San Pietro vecchio ristoro oggi abbandonato.

Tavernerio è un piacevole borgo abitato già nel neolitico, tra i suoi vicoli, è possibile visitare la Chiesa di San Martino esistente già nel XIII secolo e l’Oratorio di San Fereolo, con all’interno, affreschi del 1400.

 Montorfano è un minuscolo borgo che sorge sotto il Monte Orfano 554 mt, qui la storia è molto antica, abitato già nella preistoria, dalle popolazioni che appartenevano alla Cultura di Golasecca. Da visitare, la Chiesa dedicata a San Giovanni Evangelista, eretta intorno al XVI secolo, situata in una bellissima piazza che caratterizza l’intero paese.





Il tratto che precede l'arrivo al punto tappa, regala splendide vedute sul Monte Bolettone e sul Gruppo delle Grigne, ben visibili i Corni di Canzo 1373 mt la cima occidentale. L’agriturismo Cassinazza, è una magnifica corte situata nel cuore della Brughiera di Orsenigo, completamente immersa nel verde e lontana dal traffico dalle rumorose statali, il luogo perfetto per riposare prima di andare ad affrontare la tappa successiva. 








CURIOSITA':

TEMPI DI PERCORRENZA: 7:00 circa.

DIFFICOLTA’: (E) per i tratti su sentiero e per il forte dislivello.

DISLIVELLO: 1115 mt in salita e 920 mt in discesa.

PUNTI D’APPOGGIO: locali a Como, Brunate, Baita Carla 997 mt e locali a Tavernerio, Montorfano e Agriturismo Cassinazza.

COME ARRIVARE: Da Milano, lungo la linea ferroviaria Milano Cadorna Saronno Como.

CARTOGRAFIA O GUIDE: Carta Kompass N°91

SEGNALETICA: Cartelli informativi, mentre la segnaletica orizzontale è praticamente assente. Prestare attenzione lungo la discesa a Tavernerio, anche se il sentiero s’intuisce facilmente, numerosi bivi sono sprovvisti di segnaletica, probabilmente in via di aggiornamento. Da Tavernerio all’Agriturismo Cassinazza, la segnaletica è inesistente.

DOVE ALLOGGIARE: Agriturismo Cassinazza, con possibilità di pernottamento, tel: 031/631468 oppure 3665865923.Sito internet: www.cassinazza.it e info@cassinazza.it .

Nessun commento:

Archivio blog