Dalla Stazione di Mandello del Lario 200 mt, sì attraversa il centro, dirigendosi verso Somana, arrivando così all’attacco dei sentieri n°15 e n°17.
Raggiunte le
frazioni di Somana 366 mt e di Sonvico 395 mt, sì prosegue lungo la mulattiera
che porta alla Chiesa di Santa Maria 664 mt. Superata la chiesa proseguendo
verso Alpe di Era 800 mt, sì arriva a un bivio, qui i segnavie n°15 e n°17 sì
separano, l’itinerario prosegue a sinistra lungo il segnavie n°17, salendo fino
alla località Era Alta 980 mt.
Da Era Alta,
parte il sentiero 17A che con una decisa salita, porta alla Bocchetta di
Verdascia 1251 mt, da qui, seguendo il sentiero a sinistra, con una breve
deviazione, sì raggiunge la vetta di Zucco Sileggio 1373 mt.
Dopo essere
ritornati alla Bocchetta di Verdascia, sì prosegue con sentiero n°17A,
riguadagnando quota fino ad affrontare il piacevole traverso che sale fino a
Bocchetta di Calivazzo 1420 mt, massima elevazione dell’intera traversata.
Dalla
bocchetta, con sentiero n°71, sì scende lungo una carrozzabile che porta prima
alla Bocchetta di Lierna 1381 mt, e poi all’Alpe di Lierna 1249 mt. Dopo aver
visitato l’alpe, sì continua a scendere sempre con lo stesso segnavie, passando
per Forcella dell’Alpe 1125 mt, Alpe Mezzedo 868 mt, Croce di Brentalone 654
mt, continuando a scendere fino alla Frazione Genico 325 mt. Con un’ultima
discesa, sì raggiunge il borgo di Lierna 233 mt, dove termina la traversata;
Qui, con treno o bus, sì può tranquillamente ritornare a Mandello del Lario a
recuperare l’auto per chi avesse utilizzato questo mezzo per raggiungere la
località.
NOTA
Come già scritto più volte,
il gruppo montuoso delle Grigne, offre una vasta rete di sentieri. Tutti
itinerari molto belli e con varie difficoltà, sì può passare dal Sentiero del
Viandante che attraversa tutti i borghi che sorgono sul ramo di Lecco del Lago
di Como, alle tante ascensioni che salgono oltre i duemila metri, con paesaggi
dolomitici di rara bellezza. L’itinerario qui descritto, consente di andare a
conoscere una cresta parallela che rimane lontana dai grandi circuiti più
frequentati e più conosciuti, una dorsale che sale fino ai 1823 mt del Monte
Pilastro, meno frequentata, dove sì respira al meglio l’ambiente solitario di
queste magnifiche montagne.
Sì parte da Mandello del
Lario, piacevole cittadina che sorge sulla foce del Torrente Meria, borgo che
sorge in un’area già abitata dai Celti nel VII secolo a.C., da visitare, oltre
il lungolago, la Chiesa di San Lorenzo XVII secolo.
Somana, è una piccola
frazione di Mandello, insieme a Sonvico, sorge a circa 400 mt di quota, qui sì
trova la Chiesa dedicata a S. Abbondio consacrata nel 1803, consiglio un giro
tra i tanti vicoli, per respirare la classica atmosfera dei paesi di montagna.
La Chiesa di Santa Maria, è
un piacevole gioiello che sorge oltre i 600 mt di quota, realizzata dopo il XII
secolo, è oggi un luogo di culto ma anche di accoglienza. Infatti, quando
aperto, qui sì può trovare l’accoglienza di un ristoro, dove riposare e godere
di una vista eccezionale, infatti, oltre alla vista delle vertiginose montagne
che compongono il gruppo montuoso, dalla balconata, sì può ammirare Mandello
del Lario, il Lago di Lecco e alcune montagne che compongono il Triangolo
Lariano, facilmente riconoscibile il Monte San Primo 1686 mt.
Era Alta, è composta di alcuni casolari, immersa nel verde dei suoi prati, in una posizione molto piacevole.
La Bocchetta di Verdascia,
pur non ricoperta completamente dal bosco, non offre comunque un panorama
valido, quindi per godere di una piacevole vista, è meglio affrontare la salita
che porta in cima a Zucco Sileggio. Raggiunta la vetta, qui sì apre una bella
balconata che spazia prevalentemente sul Grignone, che sì mostra come una
gigantesca piramide ricoperta di neve fino a quando il caldo sole estivo, non
avrà sciolto l’ultimo nevaio. La vista sul lago è limitata dal bosco che copre
parte del versante ovest, tuttavia è possibile ammirare oltre il Monte San
Primo, anche la dorsale che porta a Monte Palanzone 1436 mt. Altre cime che
posso menzionare, sono il Monte Bregagno 2107 mt e il Pizzo di Gino 2245 mt,
bella la vista sulla cresta che dal Monte Palagia 1549 mt, porta fino al Monte
Pilastro. Poco sotto la cima, sorge il Bivacco Mario Sforza, utile punto d’appoggio
in caso di maltempo improvviso o solo per trascorrere una piacevole giornata.
Bocchetta di Calivazzo, è un
ampio prato che sorge sopra i 1400 mt di quota, un paesaggio alpino ricoperto
dal bosco nella parte che guarda verso nord ovest, ma che regala la vista
migliore sulla cima del Grignone, che sì mostra in tutta la sua bellezza. Il
magnifico anfiteatro che comprende cime come: Sasso Cavallo 1920 mt, Sasso dei
Carbonari 2157 mt e Tre Sassi 2105 mt, la cima della Grignetta 2184 m, con la
sua rocciosa cresta che scende verso Zucco Pertuso 1674 mt. Per chi ama portare
il binocolo, dalla bocchetta, è possibile vedere ben tre rifugi che sono:
Rifugio Bietti 1719 mt, Rifugio Rosalba 1730 mt e Rifugio Brioschi situato in
cima al Grignone.
Bocchetta di Lierna, è
un’altra balconata che sì tuffa letteralmente nel lago, divisa tra le cime del
Monte Palagia e del Monte Cucco 1433 mt.
L’Alpe di Lierna, è un’altra
perla che s’incontra lungo la traversata, un ambiente alpino meraviglioso, con
una magnifica vista sulla catena della Mesolcina e su Monte Pilastro; anche la
vista sul Grignone, è sensazionale, guardare la cima che sbuca fuori dalla
cresta, non lascia indifferenti. Nell’alpe sì trova un bivacco, utile punto
d’appoggio, dove è possibile, con la dovuta attrezzatura, trascorrere anche la
notte, per godere al meglio di un luogo magico e di un cielo notturno dove le
stelle sì mostrano in un quadro che lascia senza parole.
Poco sotto l’Alpe di Lierna,
sorge un altro alpeggio, da qui sì apre una fantastica visuale sul Monte
Legnone 2609 mt, otre alla catena della Mesolcina.
Forcella dell’Alpe, non ha
panorama, completamente immersa nel bosco, sì può solo godere del silenzio e
del fresco del bosco.
Alpe di Mezzedo, è composto di
due casolari, uno collocato in mezzo ad un verdissimo prato, un minuscolo
altopiano dove sì può trovare il rifornimento d’acqua, in tutta la traversata,
le sorgenti sono come oro, indispensabili per chi affronta percorsi lunghi e
impegnativi.
La Croce di Brentalone, è
l’ultimo punto panoramico che s’incontra lungo la discesa, da qui, oltre alla
vista sul ripido pendio del Monte Cucco, sì ha una bella vista sul Lago di
Lecco e su Lierna, bella la vista su Monte Moregallo 1276 mt, Corni di Canzo
1373 mt e Monte Cornizzolo 1240 mt.
Lierna. Finalmente la
traversata trova la sua ultima meta, un piacevole borgo che sorge sulle rive
del lago, un altro paese che vanta una storia antichissima, che va indietro nel
tempo fino all’età del ferro, da visitare, oltre alle tante chiese, il castello
conosciuto già nell’anno 1000 e che sorge sopra una minuscola penisola che sì
affaccia sul lago.
Una traversata in piena
regola, un viaggio che parte da quote collinari e che sale fino ai boschi di
faggio e larice che compongono la parte alta, tanta fatica che è ripagata da
panorami unici e meravigliosi, un mondo da scoprire e da vivere in ogni angolo
di questo piacevole percorso.
TEMPI DÌ PERCORRENZA: circa 7:00.
DIFFICOLTA’: (E) per i tratti su sentiero e per il forte
dislivello.
DISLIVELLO: oltre 1300 mt in salita e meno di 1300
mt in discesa.
PUNTI D’APPOGGIO: locali a Mandello e Lierna, ristoro
quando aperto, alla Chiesa di Santa Maria, Bivacco Sforza poco sotto Zucco
Sileggio e Bivacco Alpe di Lierna.
COME ARRIVARE: in auto o in treno da Lecco.
CARTOGRAFIA E GUIDE:
carta Kompass n° 91 e 105.
SEGNALETICA: cartelli informativi e bandierine rosso
bianco.
DOVE ALLOGGIARE: Bivacco Alpe di Lierna, con
possibilità di pernottamento; portare il dovuto equipaggiamento.