giovedì 5 febbraio 2015

Salita al Rifugio Alpini di Lozzolo



Da Gattinara 263 mt, si giunge in Via Cervino, qui si trovano le indicazioni per San Grato e San Lorenzo, contrassegnati con il segnavie N°2.
Dopo aver camminato lungo un tratto su strada asfaltata, sì svolta a sinistra per proseguire su strada sterrata, che introduce in una piccola valle; trovato un bivio sulla destra, s’inizia una bella salita che porta alle rovine dell'Oratorio di San Grato, quindi proseguendo su sentiero, si guadagna quota fino a raggiungere la strada sterrata che in breve porta alle rovine del Castello di San Lorenzo 536 mt.
Si prosegue percorrendo il segnavie N°700, che con dei belli sali e scendi, porta al Rifugio Alpini di Lozzolo, situato a circa dieci minuti dalla piccola cima di Bonda Grande 553 mt.











NOTA
Piacevole itinerario lungo le piccole montagne d’origine vulcanica che rappresentano i primi rilievi che introducono nella Valsesia.
Dopo un tratto poco interessante, ci sì abbandona ai piacevoli colli coltivati a vite, un susseguirsi d’onde, lunghe file di coltivazioni, regalano un ottimo panorama sulla Pianura Padana; nelle giornate terse, si riescono a vedere, i più alti edifici della città di Novara.
Poco sopra, si trovano i ruderi dell’Oratorio di San Grato, edificato tra il VII e il VIII secolo, oggi ne rimane una struttura fatiscente, all’interno s’intravede ancora il colore rosa chiaro dei muri dipinti.

 








Il Castello di San Lorenzo, anch’esso ridotto a poche mura portanti, prende nome da un’antica pieve di cui si ha traccia già dalla fine del secolo 800, tra il 1185 e il 1187, fu costruito il castello. Dalle notizie prese in loco, si apprende che l’intera area ha subito tale degrado a causa del suo totale abbandono.


 








Dal sito, sì ha la panoramica più bella dell’intero percorso, a sud, spazia la Pianura Padana fino alle cime dell’Appennino Ligure, mentre da ovest ad est, sì ha una bellissima visuale su Alpi e Prealpi, belle cime come: l’Alta Cima di Bo 2556 mt, Monte Barone 2044 mt, alle sue spalle si erge l’imponente mole del Monte Rosa, mentre ad est, sono facilmente riconoscibili cime come Grigna Settentrionale 2409 mt e Monte Generoso1701 mt.
La cresta è molto bella, non panoramica, ma nei pochi momenti in cui si apre il bosco, la visuale spazia fino al Monte Disgrazia 3678 mt. Sulla cima di Bonda Grande, è situata un’area sosta che comprende anche una baita di legno. La struttura al suo interno è completamente vuota, quindi può essere utilizzata solo come ricovero d’emergenza in caso di maltempo improvviso.


 








Il Rifugio Alpini di Lozzolo, è una struttura che offre un’ampia area di sosta, nel sito, è presente una piccola cappella dotata di un campanile minuscolo, il tutto contribuisce a dare una piacevole atmosfera di tutta l’area. Qui si apre una piacevole balconata che spazia fino alla lunga morena de La Serra, posta ad ovest della città di Biella 420 mt, e che da sostanza ingresso alla Valle d’Aosta. Tra le cime delle Alpi Biellesi segnalo: Monte Mars 2600 mt e Monte Mucrone 2335 mt.
Buona parte del percorso si sviluppa in un fitto bosco di castagni, querce e betulle, che offrono una buona ombra nei mesi estivi, ma che limitano i panorami, così per godere al meglio di questi luoghi, si consiglia il periodo invernale; assicuro che con la neve, il percorso è ancora più magico, percorribile anche con le ciaspole negl’inverni con buon innevamento. L’unico neo è rappresentato dalla mancanza di sorgenti; quindi si raccomanda una buona scorta d’Acqua.
CURIOSITA’: Gattinara è una città fondata nel 1242, simbolo della città, La Torre delle Castelle e il Castello di San Lorenzo, risalenti al XII. 
E' anche famosa per il vino DOCG.

TEMPI DI PERCORRENZA: 2:30 circa.
DIFFICOLTA’: (T/E) per tratti su sentiero o si sterrata ripida.
PUNTI D’APPOGGIO: ricovero d’emergenza in località Bonda Grande e area adiacente il Rifugio Alpini di Lozzolo.
DISLIVELLO: circa 450 mt.
COME ARRIVARE: A26 con uscita Romagnano Sesia Gemme, quindi SS 299 in direzione Alagna Valsesia, usciti dal centro di Romagnano Sesia, indicazioni per Gattinara.
CARTOGRAFIA O GUIDE: per chi riesce a trovarla esiste un’edizione di una carta eseguita dal CAI di Varallo Sesia, foglio 6°/A Gattinara- Sostegno-Serravalle Sesia.
SEGNALETICA: cartelli informativi e bandierine rosso giallo rosso. Anche se il percorso si segue senza alcuna difficoltà, la segnaletica è in ogni modo insufficiente, le bandierine sono spesso sbiadite e i cartelli sono presenti solo in pochi casi.
DOVE ALLOGGIARE: b&b del Villaggio Verde, Cavallirio Novara, tel: 0163/345257 - Albergo Mora Massimo, Via Novara 492, Romagnano Sesia, Novara, tel: 0163/834159.

mercoledì 4 febbraio 2015

I Prati magri della Valle del Curone



Dalla stazione di Cernusco Merate, si percorre Via A. Stoppani seguendola verso sinistra, appena trovata Via C. Porta, la sì percorre fino all’incrocio con la SP N°54; attraversata la provinciale, si trova il sentiero 1 che fa da ingresso alla Valle del Curone.
Si percorre il sentiero N°1 fino a Fornace Inferiore, quindi appena trovata la strada asfaltata sì svolta a sinistra fino a trovare il bivio con il sentiero N°7; percorrendo quest’ultimo, si arriva a Cascina Galbusera Bianca 347 mt.
L’itinerario continua lungo il sentiero N°11, che con una bella sterrata che scorre sotto cresta, arriva in località Ronco 452 mt. La discesa riprende con il sentiero N°1, ritornando nella valle del Torrente Curone seguendola fino alla località Cascina Ospedaletto 300 mt, quindi con sentiero N°2, si arriva al Centro Parco Cà del Soldato 328 mt. Percorrendo i sentieri N°11 e 1, si ritorna alla SP N°54, dove si ritrova la via che riporta alla stazione di Cernusco Merate.










NOTA
L’itinerario qui descritto, è indubbiamente uno dei più belli che posso proporre, un percorso ricco di biodiversità, dove la natura selvaggia, lascia il posto ad ampie colture di vite e in alcuni casi d’ulivo.
La Valle del Curone, è una piccola valle che scava un piacevole solco nel Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone. Percorrendo il sentiero n°1. Sì attraversa il bel bosco misto che di tanto in tanto si alterna con bei prati. Il Torrente Curone, segue il sentiero N°1, spesso e volentieri si attraversa il suo continuo serpeggiare camminando su alcuni ponticelli, che danno quel tocco d’avventura a questo percorso. Usciti sulla strada asfaltata sotto Fornace Superiore, la valle si apre; a sinistra i fitti boschi, mentre a destra bellissimi prati coltivati, creano un mix di colori che rompono la monotonia dell’inverno.
Da Cascina Galbusera Bianca, il paesaggio cambia totalmente.









Lunghissime distese di terrazzamenti coltivati a vite, mutano la veste al parco, qui sembra di essere in Umbria o in Toscana, la cascina Galbusera Bianca, è un piacevole borgo medioevale, i cipressi danno quel tocco in più che giustifica il paragone con l'Italia centrale, e le piantagioni d’ulivo, ampliano questa sensazione.
Dalla località Ronco con una breve deviazione, si raggiunge un punto panoramico che spazia sulla Pianura Padana e sulle Prealpi Lecchesi, oltre alla bella cresta che compone la parte centrale del parco, dove è posto il Santuario di Montevecchia.
Dal Belvedere, si riconosce facilmente Monte Canto 710 mt, Monte Tesoro 1432 mt, e il Santuario di San Genesio 846 mt.









Altro luogo incantevole, si trova al Centro Parco Cà del Soldato; qui una bella balconata, permette la visuale della cresta dolomitica del Resegone di Lecco 1875 mt.
Oltre al panorama, nel centro parco si trova un’area pic nic e un piccolo museo, dove le guardie ecologiche offrono competenza per ogni domanda sul parco, oltre ad interessante materiale informativo.
Motivi per visitare il parco, credo di averne dati molti, trekking a piedi o a cavallo e tanti itinerari cicloescursionistici, regalano piacevoli paesaggi e panoramiche uniche, un mondo da vivere e da scoprire.
CURIOSITA’: abbiamo già menzionato le possibili piramidi che si vedono nella Valle del Curone, pare che siano addirittura sei. 

TEMPI DI PERCORRENZA: 5:30 circa.
DIFFICOLTA’: (T/E) per tratti su sentiero, in caso di pioggia il fango può dare qualche noia.
PUNTI D’APPOGGIO: ristoro in località Cascina Galbusera, Cascina Ratta e Cascina Busarengo.
COME ARRIVARE: in treno da Milano o da Lecco lungo la linea Milano/Sondrio. In auto da Milano o da Lecco, percorrendo la SS 342d.
CARTOGRAFIA O GUIDE: carta Montevecchia e Valle del Curone realizzata da INGENIA.
SEGNALETICA: cartelli informativi del parco; in alcuni tratti è mancante, e a volte può risultare insufficiente.
DOVE ALLOGGIARE: Agriturismo Cascina Galbusera Bianca, tel: 039/570351.

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