martedì 17 gennaio 2023

Traversata Turbigo Ferno.

Dalla stazione Turbigo 146 mt, sì scende lungo la pista ciclopedonale che costeggia il Naviglio Grande, svoltando a destra, s’inizia a percorrerlo in direzione nord. Dopo aver passato la centrale idroelettrica dove sì tuffa il Canale Industriale, sì raggiunge la località Molino del Ponte. Proseguendo lungo la sterrata sulla sinistra, sì arriva a Nosate 177 mt, dove sì trova la piccola Chiesa di Santa Maria in Binda, che sì raggiunge con una breve deviazione. Ritornati sulla sterrata che costeggia il vecchio naviglio, sì continua a camminare in direzione nord, arrivando alla località Cascina Castellana. Sì continua a procedere raggiungendo un’altra centrale idroelettrica e poco dopo sì arriva al Ponte di Oleggio, che sì attraverserà con un sentiero che passa sotto di esso. Dopo aver passato il ponte di ferro, sì inizia ad attraversare il ponte pedonale che passa sopra il Canale Industriale, al termine, con una breve salita, sì raggiunge una grande sterrata, svoltando a sinistra, sì arriva alla curva dell’Ipposidra e con una scalinata, sì sale al Canale Villoresi. Ora svoltando a destra, si segue il canale fino al ponte che porta al borgo di Tornavento, che sì raggiunge dopo una piacevole salita. Usciti dal borgo di Tornavento, sì percorre la sterrata sulla sinistra che porta al Centro Parco La Dogana 200 mt, quindi svoltando a destra, sì percorre la Via Gaggio in direzione di Lonate Pozzolo. Dopo aver attraversato Via Gaggio, superato il parcheggio, sì svolta a sinistra percorrendo una sterrata che porta al SP 14 bis, la sì attraversa camminando lungo la ciclopedonale che costeggia le piste di Malpensa, arrivando così alla chiesetta di Santa Maria dove sì trova l’area attrezzata che guarda verso le piste di Malpensa. Svoltando a destra su strada asfaltata, sì raggiunge il centro di Ferno, e in seguito la stazione, dove sì potrà prendere il treno per tornare a casa.

 

NOTA

Dalla Provincia di Pavia alla Provincia di Varese, sono numerosi gli itinerari che ho descritto in questi anni. Ogni volta ho proposto percorsi, che portavano alla scoperta di un territorio così grande e così diverso nella sua composizione, passando da paesaggi di pianura, piatti e solitari, andando alla scoperta di cascine e antiche corti in un mondo agricolo che ha tantissimo da raccontare, oppure andando alla scoperta dei boschi e delle tante spiagge che sì affacciano sul Fiume Ticino, o ancora le morbide colline moreniche dove sì possono trovare antichi massi erratici provenienti da località che noi nemmeno riusciamo a immaginare.

Qui, in queste righe ne propongo un altro, una camminata che s’intrufola nel silenzio dei navigli per poi risalire su coste dove sono adagiati piccoli borghi di notevole interesse paesaggistico.

Sì parte da Turbigo 146 mt, abitato già nel I secolo a.c., è un grazioso paese famoso per il Naviglio Grande che lo attraversa, per la centrale termoelettrica del 1928 e per il castello che risale almeno al IX secolo; costeggiando il canale, è possibile vedere le tante opere idrauliche che alimentano le centrali idroelettriche, come il tuffarsi del Canale Industriale nella Centrale Idroelettrica Castelli che poi va ad alimentare il naviglio.



La deviazione per andare a visitare la Chiesa di Santa Maria in Binda a Nosate 177 mt, è obbligatoria. La chiesetta del VIII secolo ha origine longobarde, al suo interno vi sono numerosi affreschi di notevole interesse storico, uno tra tutte, è la danza macabra realizzata nella parte bassa del lato sinistro della chiesa.



Proseguendo per il naviglio vecchio, non sì può non fare a meno di ammirare le numerose specie di uccelli che abitano queste zone, tra cui: l’airone cenerino, il cormorano, e il martin pescatore, oltre a rapaci come il gheppio e la poiana.

Un’altra imponente opera è la Centrale Idroelettrica di Tornavento, realizzata nel 1939.

Il Fiume Ticino, ovunque lo sì guarda, è sempre in grado di regalare emozionanti vedute, un continuo scorrere di acqua a volte lento e a volte impetuoso, dove al tramonto, il sole riesce a regalare magici riflessi nelle sue acque dai tanti colori. Un’altra imponente opera è costituita dal Ponte di Oleggio realizzato tra il 1887 e il 1889, interamente realizzato in ferro con dei giganteschi piloni che hanno resistito a numerose piene che spesso hanno inondato la valle travolgendo tutto quello che incontravano sul loro cammino.



Dopo i tanti canali visti in valle, quasi paralleli al Fiume Ticino, sembra assurdo pensare che in alto, lungo la costa, transiti il Canale Villoresi completato alla fine del 1800, lungo ben 86 km, nasce dal Fiume Ticino, per andare a sfociare nel Fiume Adda.

Dopo aver costeggiato il Canale Villoresi, con una piacevole salita, sì raggiunge la bella piazza di Tornavento 200 mt circa di quota. Piccolo borgo di origini medievali, famoso per la bellissima balconata che spazia sulla valle del Ticino, sulle colline moreniche e sul Monte Rosa 4634 mt, che sì mostra in tutta la sua maestosità; tra le altre cime che sì possono ammirare, segnalo Monte Massone 2161 mt, Monte Leone 3554 mt, il Mottarone 1491 mt e Pizzo Proman 2098 mt, situato nel Parco Nazionale della Val Grande.



Il Centro Parco La Dogana, è un edificio realizzato nel 1737, l’edificio, svolgeva appunto il ruolo di dogana tra il Ducato di Milano e il Regno di Sardegna, rimasta attiva fino al 1859, in altre parole fino alla seconda guerra d’indipendenza. Oggi è un punto d’accoglienza per i turisti, grazie alla sua area attrezzata e al suo ristoro, oltre ad occupare gli uffici del parco dove sì può recuperare il materiale informativo che riguarda il parco e i suoi itinerari.

La Via Gaggio, era la vecchia strada comunale che da Lonate Pozzolo, conduceva al Porto di Oleggio, attraversata da alcune piste d’atterraggio del 1944, è oggi un importante museo all’aperto, una delle attrazioni più belle del Parco del Ticino, minacciata perennemente dall’allargamento dell’Aeroporto Internazionale di Malpensa.



Ferno è un grazioso paese che sorge nella parte alta della costa, il suo monumento più importante è senza dubbio la Chiesa di Santa Maria realizzata nel XIV secolo in stile romanico, il sito purtroppo non è visitabile, dato che ho trovato sempre il cancello chiuso.

 

CURIOSITA’

Durante la salita verso il Canale Villoresi, s’incrocia il tracciato dell’Ipposidra, ferrovia trainata da cavalli in funzione fino al 1865.

 

TEMPI DÌ PERCORRENZA: 4:30 circa.

DIFFICOLTA’: (T).

PUNTI D’APPOGGIO: locali a Turbigo, Nosate, Ponte di Oleggio, Tornavento, Centro Parco La Dogana e Ferno.

COME ARRIVARE:in treno, lungo la linea Milano Saronno Novara.

CARTOGRAFIA E GUIDE: carte e guide del Parco del Ticino.

SEGNALETICA: Qualche cartello informativo.

DOVE ALLOGGIARE: B&B Cascina al Ponte a Nosate, tel: 3397300796.

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