In questa nuova relazione, mi preparo a raccontare un'altra avventura, ma anche questa volta diversa da quella messa sul calendario gite.
Dato l'incertezza del tempo e la mancata disponibilità per il Rifugio Giorgio Pirlo nelle Prealpi Bresciane, si è deciso di dirottare la gita di Pasqua nel gruppo montuoso del Resegone 1875 mt.
Sabato 30 marzo il gruppo si è riunito per la prima due giorni dell'anno. Sotto una fitta pioggia, ci siamo trasferiti in auto a Calolziocorte, paese sulle rive del Lago d'Olginate.
Qui, ci attendeva l'ultimo membro del gruppo che è arrivato dalla provincia di Bergamo.
L'itinerario che avevo in mente, doveva portarci al Rifugio Stoppani 890 mt, in circa quattro ore, purtroppo la pioggia persistente mi ha convinto a trovare una soluzione migliore per poter salvare la giornata.
Così di comune accordo, siamo saliti fino a Somasca , piccolo borgo situato poco sopra l'abitato di Vercurago.
Abbiamo visitato il Santuario di San Girolamo, per poi dirigerci nel più antico complesso del Castello dell'Innominato. Abbiamo avuto piacere nel visitare un luogo così bello, uno di quei gioielli che abbiamo nelle nostre province, ma che spesso non sappiamo di avere.
Come in un labirinto, l'intreccio di mulattiere consente di visitare l'intera area, riscoprendo anche in una giornata da lupi, il piacere del fare i turisti.
Insomma, non bisogna percorrere centinaia di di chilometri per scoprire iluoghi incantati, anche una regione come la Lombardia, per quanto riguarda l'industria del turismo, ha delle potenzialità a mio avviso, spesso sottovalutate.
Terminata la visita, siamo ritornati alle nostre auto per trasferirci a Lecco, dove con un po' di tornanti, abbiamo raggiunto il piazzale della funivia che sale ai Piani d'Erna 1330 mt.
Qui abbiamo mangiato un veloce pasto nel ristoro, giusto per restare al caldo; quindi zaino in spalle e via! Verso il Rifugio Stoppani.
Circa un'ora di cammino, ci ha condotto al rifugio, il breve tragitto ha evitato di arrivare bagnati fino alle ossa; del resto, questa variante è stata pensata proprio per questo motivo.
Il pomeriggio trascorre tranquillo, anche se non era questo quel che ci aspettavamo, ma ci accontentiamo di quel che viene, anche perché la scelta era rimanere tutti a casa...
Qualcuno legge, altri giocano a carte, altri dialogano con altri ospiti o con Nicola il gestore o giocano con Mila, il cane del rifugio, insomma, un pomeriggio tranquillo.
La sera, il tempo inizia a migliorare, così dopo cena, siamo usciti dal rifugio per ammirare il bel panorama sulla città di Lecco immersa nelle sue luci notturne, uno spettacolo che dall'alto merita di essere visto.
La notte trascorre serena, qualcuno ha segato un po' di legna (forse anche io...), ma oggi è una splendida giornata di sole, non possiamo perdere tempo, panorami mozzafiato ci attendono. Già dal rifugio la vista del Monviso 3841 mt, entusiasma tutti noi, quindi quindi facciamo subito un abbondante colazione, lasciamo al rifugio il superfluo, e diamo inizio alla salita al Pizzo d'Erna 1360 mt.
Il sentiero sale su velocemente, le verticali pareti del Resegone, non ci lasciano indifferenti, come non possiamo non ammirare i tanti fiori che a perdita d'occhio, riempiono a tappeto il sottobosco.
Superata quota 1000 mt, lo scenario cambia, il manto nevoso diventa continuo, fino a coprire i prati dei Piani d'Erna; qui sembra pieno inverno...
Raggiungiamo l'anticima del Pizzo d'Erna, davanti a noi troviamo la croce e l'arrivo della via ferrata, qui ci attende una spettacolare balconata.
Una veduta meravigliosa, tutti noi rimaniamo colpiti dall'immenso panorama.
Iniziamo con l'Appennino Tosco Emiliano e Ligure, per poi tuffarci nel bianco delle Alpi, dalle Marittime fino alle Lepontine, insieme alla sempre piacevole veduta delle Prealpi, del gruppo montuoso delle Grigne, alla bella bastionata dolomitica del Resegone di Lecco.
Piacevole veduta anche della catena Orobica, con il Monte Legnone 2609 mt e il Pizzo dei Tre Signori 2554 mt che si mostrano in tutta la loro bellezza.
Durante la discesa, qualcuno compra le pale per scivolare sulla neve. Alcuni di noi hanno approfittato del lungo pendio, per scivolare con queste pale colorate.
Avremo modo di mostrare il video alla prossima serata di proiezione.
Ritornati al Rifugio Stoppani, abbiamo finalmente consumato parte dei viveri che ci siamo portati dietro, come sempre le bottiglie di vino e i pregiati salumi non sono mancati, così con la pancia piena, abbiamo ringraziato Nicola per l'ottima ospitalità che ci riserva ogni volta, quindi con un caloroso saluto, ci avviamo verso casa.
Prima però, una breve deviazione per Campo dei Boi è quasi d'obbligo, questo per godere fino in fondo della bella giornata di sole, visto che è cambiato anche l'orario e abbiamo un 'ora di luce in più.
Ora, sempre che il tempo sia clemente, il Monte Bisbino 1325 mt, è la nostra prossima meta, inserita nel calendario gite, rinnovo quindi l'appuntamento con il mio solito invito.
Per le altre foto cliccate questo link, alla prossima!!
https://plus.google.com/u/0/photos/104292710727843846991/albums/5869352014926518001
Come dico sempre:
VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!
Caira Luigi
Dato l'incertezza del tempo e la mancata disponibilità per il Rifugio Giorgio Pirlo nelle Prealpi Bresciane, si è deciso di dirottare la gita di Pasqua nel gruppo montuoso del Resegone 1875 mt.
Sabato 30 marzo il gruppo si è riunito per la prima due giorni dell'anno. Sotto una fitta pioggia, ci siamo trasferiti in auto a Calolziocorte, paese sulle rive del Lago d'Olginate.
Qui, ci attendeva l'ultimo membro del gruppo che è arrivato dalla provincia di Bergamo.
L'itinerario che avevo in mente, doveva portarci al Rifugio Stoppani 890 mt, in circa quattro ore, purtroppo la pioggia persistente mi ha convinto a trovare una soluzione migliore per poter salvare la giornata.
Così di comune accordo, siamo saliti fino a Somasca , piccolo borgo situato poco sopra l'abitato di Vercurago.
Abbiamo visitato il Santuario di San Girolamo, per poi dirigerci nel più antico complesso del Castello dell'Innominato. Abbiamo avuto piacere nel visitare un luogo così bello, uno di quei gioielli che abbiamo nelle nostre province, ma che spesso non sappiamo di avere.
Come in un labirinto, l'intreccio di mulattiere consente di visitare l'intera area, riscoprendo anche in una giornata da lupi, il piacere del fare i turisti.
Insomma, non bisogna percorrere centinaia di di chilometri per scoprire iluoghi incantati, anche una regione come la Lombardia, per quanto riguarda l'industria del turismo, ha delle potenzialità a mio avviso, spesso sottovalutate.
Terminata la visita, siamo ritornati alle nostre auto per trasferirci a Lecco, dove con un po' di tornanti, abbiamo raggiunto il piazzale della funivia che sale ai Piani d'Erna 1330 mt.
Qui abbiamo mangiato un veloce pasto nel ristoro, giusto per restare al caldo; quindi zaino in spalle e via! Verso il Rifugio Stoppani.
Circa un'ora di cammino, ci ha condotto al rifugio, il breve tragitto ha evitato di arrivare bagnati fino alle ossa; del resto, questa variante è stata pensata proprio per questo motivo.
Il pomeriggio trascorre tranquillo, anche se non era questo quel che ci aspettavamo, ma ci accontentiamo di quel che viene, anche perché la scelta era rimanere tutti a casa...
Qualcuno legge, altri giocano a carte, altri dialogano con altri ospiti o con Nicola il gestore o giocano con Mila, il cane del rifugio, insomma, un pomeriggio tranquillo.
La sera, il tempo inizia a migliorare, così dopo cena, siamo usciti dal rifugio per ammirare il bel panorama sulla città di Lecco immersa nelle sue luci notturne, uno spettacolo che dall'alto merita di essere visto.
La notte trascorre serena, qualcuno ha segato un po' di legna (forse anche io...), ma oggi è una splendida giornata di sole, non possiamo perdere tempo, panorami mozzafiato ci attendono. Già dal rifugio la vista del Monviso 3841 mt, entusiasma tutti noi, quindi quindi facciamo subito un abbondante colazione, lasciamo al rifugio il superfluo, e diamo inizio alla salita al Pizzo d'Erna 1360 mt.
Il sentiero sale su velocemente, le verticali pareti del Resegone, non ci lasciano indifferenti, come non possiamo non ammirare i tanti fiori che a perdita d'occhio, riempiono a tappeto il sottobosco.
Superata quota 1000 mt, lo scenario cambia, il manto nevoso diventa continuo, fino a coprire i prati dei Piani d'Erna; qui sembra pieno inverno...
Raggiungiamo l'anticima del Pizzo d'Erna, davanti a noi troviamo la croce e l'arrivo della via ferrata, qui ci attende una spettacolare balconata.
Una veduta meravigliosa, tutti noi rimaniamo colpiti dall'immenso panorama.
Iniziamo con l'Appennino Tosco Emiliano e Ligure, per poi tuffarci nel bianco delle Alpi, dalle Marittime fino alle Lepontine, insieme alla sempre piacevole veduta delle Prealpi, del gruppo montuoso delle Grigne, alla bella bastionata dolomitica del Resegone di Lecco.
Piacevole veduta anche della catena Orobica, con il Monte Legnone 2609 mt e il Pizzo dei Tre Signori 2554 mt che si mostrano in tutta la loro bellezza.
Durante la discesa, qualcuno compra le pale per scivolare sulla neve. Alcuni di noi hanno approfittato del lungo pendio, per scivolare con queste pale colorate.
Avremo modo di mostrare il video alla prossima serata di proiezione.
Ritornati al Rifugio Stoppani, abbiamo finalmente consumato parte dei viveri che ci siamo portati dietro, come sempre le bottiglie di vino e i pregiati salumi non sono mancati, così con la pancia piena, abbiamo ringraziato Nicola per l'ottima ospitalità che ci riserva ogni volta, quindi con un caloroso saluto, ci avviamo verso casa.
Prima però, una breve deviazione per Campo dei Boi è quasi d'obbligo, questo per godere fino in fondo della bella giornata di sole, visto che è cambiato anche l'orario e abbiamo un 'ora di luce in più.
Ora, sempre che il tempo sia clemente, il Monte Bisbino 1325 mt, è la nostra prossima meta, inserita nel calendario gite, rinnovo quindi l'appuntamento con il mio solito invito.
Per le altre foto cliccate questo link, alla prossima!!
https://plus.google.com/u/0/photos/104292710727843846991/albums/5869352014926518001
Come dico sempre:
VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!
Caira Luigi