lunedì 3 dicembre 2012

Le Rive Rosse

Le Rive Rosse.
Molti del gruppo, aspettavano questa gita, forse perché il nome singolare scatena quel mondo d'immaginazione, che spesso percorre la mente di un'escursionista curioso di visitare terre e luoghi sempre nuovi.
Domenica 25 novembre, il gruppo si è riunito all'uscita di Romagnano Sesia dell'autostrada A26.
Dopo i calorosi saluti, ci siamo diretti in provincia di Biella. Da Romagnano Sesia, abbiamo percorso la SS 142 che da Romagnano appunto, porta fino a Biella.
Appena trovate le indicazioni, abbiamo raggiunto il borgo di S. Giorgio 290 mt. Lasciate le auto, ci siamo incamminati lungo l'itinerario che porta sulla dorsale delle Rive Rosse, percorso che noi abbiamo seguito solo in parte.
L'tinerario è molto piacevole, i tanti boschi, le molte vigne che s'incontrano lungo il cammino, anticipano sempre le graziose frazioni arroccate nel piccolo mondo collinare del biellese.
Superato il borgo di Ferracane 338 mt, abbiamo raggiunto i ruderi della chiesa di S. Fabiano 343 mt,; qui, con una breve deviazione ho portato i miei compagni a vedere un castagno plurisecolare, un vero e proprio monumento storico che la natura ci ha regalato da chissà quanti secoli... L'entusiasmo del gruppo non si è fatto attendere, le tante foto più un bel video, ha immortalato la meraviglia che ognuno di noi ha manifestato nel vedere un albero così anziano, ancora in perfetta salute.
Ripreso il nostro cammino, abbiamo fatto visita ad un altro monumento naturale, un'impressionante quercia secolare, ci ha regalato un'altra bell'emozione, per gente come noi che sappiamo veramente valorizzare l'ambiente, non è pensabile di rimanere insensibili davanti a tanta grandezza.
Abbandonato momentaneamente l'itinerario delle Rive Rosse, abbiamo raggiunto il borgo di Castelletto Villa 351 mt, dove incrociamo il GtB (Grande Traversata del Biellese), qui abbiamo iniziato a respirare un'aria più montuosa; infatti, la bella vista veduta sul Monte S. Emiliano 728 mt e Pietra Groana 699 mt, ci regalano la loro breve imponenza innalzandosi subito dopo le colline, prima di tuffarsi nella valle del Torrente Sessera, dove l'imponente mole del Monte Barone 2044 mt, s'impone prepotente sul panorama che abbiamo di fronte.
Scendiamo lungo il GtB (mancanza di segnaletica) ai piedi della diga Ravasanella, poi su strada asfaltata, ci siamo ricollegati con il segnavie M61, che in breve ci ha condotto all'abitato di Asei 351 mt, ora i due segnavie con una ripida salita, ci fanno finalmente arrivare al Dosso di S. Bernardo 464 mt, meta della camminata di oggi; qui una piccola chiesa isolata e un'area attrezzata, ci consentito di fare la nostra bella pausa pranzo, immersi nel silenzio di questi luoghi, riscaldati dall'ultimo tepore del sole di novembre.
La vista qui è eccezionale; la punta Gnifetti 4554 mt, si affaccia dietro le belle montagne della Val Sessera.
Dopo aver goduto della tradizionale pausa pranzo, ci siamo rimessi in cammino, percorrendo al contrario il nostro itinerario, fino a Castelletto Villa. Qui, sempre percorrendo il GtB attraverso una bella cresta, siamo andati a riprendere l'tinerario delle Rive Rosse; per chi ha sottovalutato la gita, si è reso conto, che non è la quota a rendere interessante un percorso escursionistico, e che i sentieri sono sempre imprevedibili e affascinanti, ovunque noi ci troviamo.
Abbandoniamo il GtB per tuffarci nel mondo delle Rive Rosse, un ambiente particolare, unico su queste colline, immergersi nel rosso delle dune con i morbidi pendii che scendono giù verso valle, un percorso usato anche per gli appassionati di mountain bike estremo, o qualcosa di simile, dove si cimentano con trampolini, nelle più svariate acrobazie.
Dopo aver attraversato questo piccolo mondo, ci rituffiamo nel bosco, ritornando ben presto all'abitato di S. Giorgio.
Terminata anche quest'avventura, siamo nell'attesa della neve che ci permetterà di fare la nostra gita invernale con le ciaspole.
Da qui al 16 dicembre, abbiamo ancora tre settimane, se l'inverno inizia a farsi vedere, potremmo goderci al meglio la salita al Rifugio Garzirola 1974 mt, lungo la Mesolcina meridionale, sempre che non cada così tanta neve da costringerci a cambiare itinerario, in ogni modo sarà sempre un'altra piacevole esperienza in compagnia dei tanti nostri amici.
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Come dico sempre:

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Caira Luigi 

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