domenica 29 ottobre 2017

Traversata da Arona (NO) a Ternate (VA).



Da Arona 212 mt, dopo aver oltrepassato la linea ferroviaria, si percorre la SP N°142 in direzione d’Oleggio Castello e Borgomanero, fino ad incrociare sulla sinistra Via Monte Pasubio. Dopo aver svoltato a sinistra, si percorre fino al piccolo centro di 
Mercurago, quindi seguendo le indicazioni, si arriva all’ingresso del Parco Naturale dei Lagoni di Mercurago; ora seguendo i segnavie: Stra di Pianèl da Gatic, Stra di Lagon, Stra di Sèl, Stra d’la Buscarola e Stra Nova dal Pinin, attraversando l’intero parco naturale fino ad arrivare alla SP 30. Sì oltrepassa la provinciale camminando per Via Santo Stefano, contrassegnato con il segnavie SN (Sentiero Novara), fino alla fine della strada. Sì svolta a sinistra per poi procedere per Via Monte Rosa che si seguirà costeggiando dei capannoni sulla sinistra e trovando poco più avanti sulla destra una cascina. Dalla cascina, si segue una sterrata sulla sinistra che porta alla località Glisente, dove si può andare a visitare l’esterno dell’Oratorio di Sant’Ippolito, con una breve deviazione sulla sinistra. Ritornati sui propri passi, si scende lungo la strada asfaltata che porta all’incrocio con la SS N°32 che si oltrepassa, passando sotto un ponte e percorrendo un’ampia strada che porta alla località Beata e poco più avanti alla località Pozzola; superata quest’ultima, raggiunta la seconda rotonda che s’incontra, sì svolta a sinistra passando poco dopo sul cavalcavia della linea ferroviaria Milano - Domodossola, uscendo fuori sulla SS N°33. Ora prestando molta attenzione alle auto, si percorre la statale in direzione sud, arrivando ad una grande rotonda; svoltando a sinistra, si attraversa il ponte sul Fiume Ticino, lasciando definitivamente il Piemonte ed entrando in Lombardia arrivando così a Sesto Calende 198 mt.
Dal centro di Sesto Calende, sì deve oltrepassare nuovamente la linea ferroviaria Milano – Domodossola passando oltre la chiesa di San Donato. Appena trovata Via Locatelli, sì svolta a destra, percorrendola fino ad arrivare in Via Piave; ora, svoltando a sinistra, si cammina lungo la via, passando oltre la sede del CAI di Sesto arrivando fino in Via San Giorgio. Qui, bisogna svoltare a destra, camminando fino a trovare Via Oriano Sotto. Proseguendo per quest’ultima, si raggiunge il sentiero E/1, quindi svoltando a sinistra, si sale velocemente al piccolo borgo d’Oriano 262 mt. Dalla chiesa d’Oriano, svoltando a sinistra, sì continua a percorrere il sentiero E/1 passando per la località Cascina Santa Fè 259 mt e immettendosi sulla strada che porta a Lentate Verbano 287 mt. Girando a destra, la sì percorre per circa 200 mt, poi svoltando a destra si rientra nel bosco, percorrendo il sentiero E/1 fino alle periferie d’Osmate 334 mt. Svoltando a destra, sì scende lungo la SP n°33, per circa 2 km arrivando nelle periferie di Comabbio 307 mt. Poco prima, sì svolta a sinistra seguendo la via che porta al Camping Lago di Monate, raggiungendo così la SS n°629. Passato il semaforo, si segue la sterrata che costeggia il grosso impianto industriale; dopo una breve salita, sì svolta a sinistra percorrendo un sentierino, che consentirà di collinare, entrando subito dopo nel comune di Ternate 281 mt. Dopo essere scesi da Via Santa Maria, sì costeggia la chiesa parrocchiale, arrivando poco dopo sulle rive del Lago di Comabbio.
NOTA
Interessante traversata. Un viaggio che porta alla scoperta delle antiche colline moreniche, dei laghi d’origine glaciale, collocati a destra e a sinistra del Lago Maggiore, alle piccole cittadine che sorgono sulle rive del lago e sulle sponde del Fiume Ticino e ai piccoli borghi che s’incontrano lungo questa traversata.
Da Arona sì raggiunge in breve la frazione di Mercurago; consiglio una visita alla chiesa di San Giorgio, dove sono custoditi importanti ritrovamenti d’epoca romana. Da qui, ci s’immerge subito nella magia del Parco dei Lagoni di Mercurago, un ambiente morenico situato intorno ai 300 mt di quota, dove sì trova un bellissimo laghetto, frequentato da moltissimi uccelli migratori e stanziali. Il parco, è interessante anche grazie alla scoperta d’alcune tombe, dell’età del bronzo. I boschi del parco sono davvero mutevoli, da alberi tipici delle zone umide, si passa velocemente ai castagni e alle pinete artificiali che rendono il paesaggio ancor più fiabesco.
 






Consiglio, con una breve deviazione, di visitare la piccola borgata di Glisente, dove vi si trova, il piacevole oratorio di S. Ippolito. Il tratto da Glisente a Sesto Calende, si svolge interamente su strada asfaltata, pur essendoci ampi spazzi per camminare, prestare comunque molta attenzione alle auto. Questo passaggio è obbligato, in quanto altre soluzioni, risulterebbero più lunghe, e considerando il fatto che il cammino è ancora molto lungo, consiglio di seguire attentamente le mie indicazioni.
Sesto Calende, ha un grazioso centro storico, che consiglio di visitare. Di notevole interesse, vi è anche la storica Abbazia di San Donato edificata tra l’IX e lo X secolo. 

 






Oriano è un piccolo borgo di collina, un mondo lontano dal grande traffico dove si respira un’aria rustica molto gradevole.
Le colline moreniche che sì dirigono verso Osmate, sono ricoperte di massi erratici, ben visibili anche lungo il percorso. Le colline, superano i 400 mt di quota, anche se l’itinerario raramente va oltre i 316 mt, della Bocchetta del colle d’Oriano.
 







Il Lago di Monate e il Lago di Comabbio, sono due gioielli, nel cuore del varesotto, due specchi d’acqua suggestivi che meritano di essere visitati, grazie ad alcuni lidi, che danno la possibilità di fruire al meglio di queste importanti località turistiche.
Un’ultima visita, si deve fare al piccolo centro di Ternate, con la chiesa parrocchiale e la graziosa piazza principale.
 





CURIOSITA
Da Sesto Calende, passava un’antica via romana, nominata come: Via Mediolanum – Verbannus, da Sesto si divideva in due rami, uno proseguiva fino ad Angera, mentre l’altro conduceva fino a Domodossola.

TEMPI DI PERCORRENZA: 6:00 circa.
DIFFICOLTA’: (T/E) per i tratti su sentiero.
PUNTI D’APPOGGIO: locali ad Arona, Mercurago, Sesto Calende e Ternate, qualche trattoria lungo il percorso, e Camping Lago di Monate vicino a Comabbio.
COME ARRIVARE: In treno, con linea ferroviaria Milano Domodossola, e rientro, lungo la linea Milano Laveno.
CARTOGRAFIA O GUIDE: carta del Parco dei Lagoni, carte del Parco del Ticino Lombardo e Piemontese, carta Kompass N°90/97.
SEGNALETICA: seguire le indicazioni sopra riportate. Cartelli e mappa nel Parco Lagoni di Mercurago, e segnaletica verticale del sentiero E/1 da Oriano alla SS n°629.
DOVE ALLOGGIARE: Hotel Montelago a Ternate, tel: 0332/960136.

domenica 8 ottobre 2017

Da Artò al Monte Avigno.



Da Artò 634 mt, piccola frazione posta nel Comune di Madonna del Sasso, si percorre il segnavie T36 che sale al Passo di Combocciolo 947 mt. Poco prima di arrivare al passo, s’incontra il bivio con il sentiero N°754, quindi svoltando a sinistra si sale alla cima del Monte Svigno 1136mt.
 





 
NOTA
Per chi ama i paesaggi autunnali e le lunghe passeggiate nel bosco, quest’itinerario è l’ideale. Partendo dalla bella frazione d’Artò, subito si entra nell’atmosfera del tipico villaggio di montagna, con i classici vicoli e le case rustiche che sono sempre piacevoli da vedere; il suo monumento più importante, è rappresentato dalla Chiesa parrocchiale di San Bernardino da Siena, realizzata intorno al XV secolo.
Usciti dal paese, seguendo un tratto di provinciale, appare la bella mole del Monte Avigno, che inizia a cambiare il suo colore, dipingendosi dei caldi colori dell’autunno. Raggiunto il bivio, sì entra poco dopo, nel fitto bosco misto di faggi e castagni, poi man mano che si guadagna quota, i faggi saranno presenti fino alla vetta. I sentieri sono praticamente delle strade sterrate che ogni tanto si restringono, ma che consentono comunque ad un mezzo non troppo ingombrante, di transitare ugualmente. La salita al Monte Avigno, si sviluppa invece su sentiero, a volte ripido, scavato dalle acque piovane. La cima è anch’essa ricoperta di vegetazione, solo un piccolo squarcio, consente la vista della cima del Bec Res 1630 mt, si può anche facilmente individuare il piccolo rifugio posto poco sotto la cima, della cima del Il Massale 1745 mt; chiaramente riconoscibile sulla destra, la vetta del Corno Bianco 3320 mt.

 






CURIOSITA
Nel centro del paese, si può ammirare un dipinto del cinquecento, della scuola di Gaudenzio Ferrario.
TEMPI DI PERCORRENZA: 1:45 circa.
DIFFICOLTA’: (E) per sentieri ripidi.
DISLIVELLO: 550 mt circa.
PUNTI D’APPOGGIO: nessuno.
COME ARRIVARE: da Milano o da Genova con autostrada A26 fino a Borgomanero, quindi seguire le indicazioni per S. Maurizio e Pella. Trovato il bivio, svoltare a sinistra, seguendo la strada che porta al Santuario Madonna del Sasso.
CARTOGRAFIA O GUIDE: carta Kompass N°97.
SEGNALETICA: cartelli informativi, più bandierine rosso bianco.
DOVE ALLOGGIARE: B&B Albatros nella frazione Artò, tel : 0322/981605 – 333/8188073 – 339/4449731.

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