Cari amici.
Di recente, ho appreso con sorpresa della scomparsa di Piero Amighetti, fondatore della Rivista del Trekking.
Unendomi al dolore dei familiari, mi permetto di ricordarlo, quando alla fine degli anni novanta, ho avuto l'immenso piacere di conoscerlo e di essere stato invitato al Trekking città di Trento, di cui conservo ancora oggi foto e ricordi.
Per le poche volte che ho avuto piacere di scambiare qualche battuta con lui, non ho potuto fare a meno di ammirare l'ottima capacità organizzativa, soprattutto nel far conoscere luoghi a me sconosciuti.
Ai tanti che vivono l'escursionismo come un'affamata corsa, dove l'orologio è il vero capo gita, ricordo che il mio modo di fare trekking si è in parte ispirato a lui, andando sempre alla ricerca di luoghi dove il turismo di massa è sconosciuto, riscoprendo percorsi sempre nuovi in ambienti diversi, dove oltre che alla natura, sia l'arte sia la storia, rappresentano un perfetto insieme di bellezze da vivere.
Credo di non ricordare male, ma fu anche uno dei primi ad aver riscoperto la Via Francigena, storico itinerario, che oggi tutti noi, sappiamo cosa rappresenta per il nostro paese.
Una persona semplice e disponibile, come raramente se ne incontrano, così rendo omaggio a Piero Amighetti e al suo modo di fare trekking.
Di recente, ho appreso con sorpresa della scomparsa di Piero Amighetti, fondatore della Rivista del Trekking.
Unendomi al dolore dei familiari, mi permetto di ricordarlo, quando alla fine degli anni novanta, ho avuto l'immenso piacere di conoscerlo e di essere stato invitato al Trekking città di Trento, di cui conservo ancora oggi foto e ricordi.
Per le poche volte che ho avuto piacere di scambiare qualche battuta con lui, non ho potuto fare a meno di ammirare l'ottima capacità organizzativa, soprattutto nel far conoscere luoghi a me sconosciuti.
Ai tanti che vivono l'escursionismo come un'affamata corsa, dove l'orologio è il vero capo gita, ricordo che il mio modo di fare trekking si è in parte ispirato a lui, andando sempre alla ricerca di luoghi dove il turismo di massa è sconosciuto, riscoprendo percorsi sempre nuovi in ambienti diversi, dove oltre che alla natura, sia l'arte sia la storia, rappresentano un perfetto insieme di bellezze da vivere.
Credo di non ricordare male, ma fu anche uno dei primi ad aver riscoperto la Via Francigena, storico itinerario, che oggi tutti noi, sappiamo cosa rappresenta per il nostro paese.
Una persona semplice e disponibile, come raramente se ne incontrano, così rendo omaggio a Piero Amighetti e al suo modo di fare trekking.