lunedì 13 gennaio 2020

Da Sesto Calende al Monte Gagliasco.



Da Sesto Calende 198 mt, sì costeggia il Fiume Ticino fino alla diga di Porto della Torre nel comune di Somma Lombardo.
Poco prima dell’incrocio con la SS n°336 che arriva da Somma Lombardo, sì svolta a sinistra, salendo velocemente lungo una piacevole mulattiera, che introduce nella Brughiera di Vigano. Appena incrociato il bivio, sì svolta a destra seguendo le indicazioni dei sentieri ST e VI. Dopo aver attraversato il bosco, sì incontra una serie di tralicci, bisogna seguire il sentiero, ignorando il bivio del segnavie VI, proseguendo con il sentiero ST, fino ad arrivare sulla SP n°27 che va a Golasecca 280 mt. Sì attraversa la Provinciale, seguendo il segnavie IP sulla sinistra, che si dovrà percorrere fino a raggiungere la strada che da Vergiate porta a Golasecca. La sì oltrepassa, e dopo qualche centinaio di metri, sì svolta a sinistra seguendo una strada sterrata non segnalata, che sì va a collegare al segnavie MO; ora, svoltando a destra, sì sale rapidamente fino alla cima del Monte Gagliasco 350 mt, ignorando il bivio che sì trova poco prima. Dalla cima del Monte Gagliasco, sì scende velocemente, fino a ritrovare il sentiero MO, svoltando a sinistra, si perde quota, arrivando così nell’area degli scavi, dove sì possono ammirare alcune tracce delle antiche popolazioni celtiche presenti in epoca preromana. Dopo aver fatto visita al sito archeologico, sì prosegue la discesa ritornando sulla SP n°27 che da Golasecca porta a Sesto Calende, che sì raggiunge percorrendo la stessa strada percorsa al mattino, fino al centro di Sesto Calende.







NOTA
Il Parco del Ticino, è un parco fluviale che offre numerose escursioni in ambienti totalmente diversi tra di loro, sì passa dalle risaie del pavese, alle colline moreniche del varesotto, in un continuo mutare di paesaggi così diversi tra loro, ma uniti dal grande fiume che scorre lento nella sua valle che scende fino al Po.
L’itinerario che propongo in queste righe, parte da Sesto Calende, borgo già menzionato in epoca romana, situato nella parte dove il Lago Maggiore, torna a chiamarsi Fiume Ticino. La bella passeggiata lungo il fiume, offre spettacolari panorami sulle Alpi, in particolare, sì ha una spettacolare vista sul Monte Rosa 4634 mt che sì eleva dietro la chiesa parrocchiale.
Proseguendo lungo il fiume, sì può ammirare l’opera idraulica della Diga della Miorina, che regola il livello del Lago Maggiore. Sempre costeggiando il Ticino, sì arriva alla più imponente diga di Porto della Torre, utilizzata per la produzione di energia elettrica.
La Brughiera di Vigano, è una sorpresa, un bosco davvero particolare, composto prevalentemente da castagno e pino silvestre, solo i tralicci dell’alta tensione, rompono il cupo del fitto bosco, regalando qualche veduta sul Monte Rosa e più avanti sul Monte Zeda 2156 mt.
Dopo aver attraversato la SP n°27, entrando nel bosco, sì noteranno ben due sottopassi. Quando li ho visti, mi sono domandato: perché sono stati realizzati dei sottopassi, se sopra a parte il bosco non vi è altro?
Dopo un’attenta osservazione, mi sono accorto che quello che reputavo un semplice colle con bosco annesso, in realtà era un tracciato di un’antica via, e dopo aver riflettuto, ho dedotto che quella che sembrava una strada, senza alcun dubbio, era l’antico tracciato dell’Ipposidra, in altre parole, la vecchia ferrovia, dove i cavalli, trainavano le barche da Sesto Calende a Tornavento; tutto questo, capitava a metà del 1800.
La cima del Monte Gagliasco, è rappresentata da una collina che sì sale davvero in pochi minuti, immersa quasi completamente nel bosco, ma grazie alla linea di tralicci, sì può avere una piacevole veduta sulle colline moreniche e sulla valle del Ticino.
La zona archeologica del Monsorino, racconta di antiche popolazioni che abitavano questi luoghi nell’età del ferro, i primi scavi, iniziarono già nel 1800, oggi quello che sì può ammirare, è racchiuso in due zone, dove si trovano delle pietre che componevano l’antico abitato.







CURIOSITA’
Nel sito archeologico del Monsorino, sono state rinvenute ceramiche e altri oggetti in bronzo e ferro, appartenenti alle popolazioni celtiche che abitavano queste colline.

TEMPI DÌ PERCORRENZA: 4:30 circa.
DIFFICOLTA’: (T).
DISLIVELLO: circa 100 mt.
PUNTI D’APPOGGIO: locali a Sesto Calende
COME ARRIVARE: in auto da Milano o da Domodossola con strada statale del Sempione o A8 /A26. In treno lungo la linea Milano Domodossola.
CARTOGRAFIA O GUIDE: carte e guide, redatte dal consorzio Parco Valle del Ticino.
SEGNALETICA: cartelli informativi.
DOVE ALLOGGIARE: Hotel David, tel: 0331/920182.

giovedì 9 gennaio 2020

Anello del Lago di Comabbio.



Da Corgeno 268 mt, sì percorre la pista ciclopedonale che consente di fare il giro completo del Lago di Comabbio.







NOTA
Il Lago di Comabbio 243 mt, è un bacino che sì trova poco a nord del paese di Vergiate 290 mt. Il lago è di origine glaciale, ed è circondato da importanti aree umide come ad esempio la Palude di Brabbia.
L’itinerario qui proposto, ha inizio da Corgeno 263 mt, piccola frazione di Vergiate, e situato a pochi passi dalle rive del lago, l’anello di circa 12 km, e molto interessante dal punto di vista paesaggistico, e tocca i comuni di: Mercallo dei Sassi 277 mt, Comabbio 307 mt, Ternate 281 mt e Varano Borghi 281 mt, da la possibilità di ammirare ampi panorami sulle colline che circondano il bacino; la loro massima elevazione è rappresentata da Monte San Giacomo 433 mt e il Monte Pelada 472 mt.
Tutti i paesi sopra citati, sono posti ai piedi delle colline, procedendo lungo il percorso, sì possono ammirare nella loro bellezza, incastonandosi perfettamente con l’ambiente che circonda il lago, alcuni conservano nel loro territorio preziose tracce d’insediamenti risalenti al IV secolo a.c., inoltre, lungo il percorso sono ben visibili, alcune delle cime più belle del varesotto, come Monte Nudo 1235 mt, Campo dei Fiori 1227 mt, con a fianco il borgo di Santa Maria del Monte 883 mt e per finire il Poncione di Ganna 992 mt. Altre cime che meritano di essere menzionate sono: Monte Zeda 2156 mt, che sorge nel Parco nazionale della Valgrande, Monte Generoso 1701 mt, la più alta vetta che sì affaccia sul Lago di Lugano, Monte Bisbino 1325 mt e Grigna Settentrionale 2409 mt.







CURIOSITA’
A Corgeno, sì trova un’importante società di canottieri che vanta circa trent’anni di gloriosa attività.

TEMPI DÌ PERCORRENZA: 3:00/4:00 ore circa.
DIFFICOLTA’: (T).
DISLIVELLO: inesistente.
PUNTI D’APPOGGIO: locali, principalmente a Corgeno e a Ternate.
COME ARRIVARE: da Milano con SS 33 del Sempione fino a Vergiate, poi SS 394 fino a Corgeno.
CARTOGRAFIA O GUIDE: carta Kompass N°90.
SEGNALETICA: cartelli informativi.
DOVE ALLOGGIARE: Hotel Montelago a Ternate, tel:0332/960136.

lunedì 6 gennaio 2020

La Via Francigena, da Mortara a Nicorvo.



Da Mortara 108 mt, seguendo le indicazioni, sì percorre al contrario un tratto della Via Francigena, fino a Nicorvo 115 mt.








NOTA
La Via Francigena, è un’antica via di epoca medievale che utilizzavano i pellegrini provenienti da nord, per raggiungere Roma.
In queste righe, ne propongo un brevissimo tratto, da percorrere al contrario. Per prima cosa, consiglio di visitare il piccolo centro storico di Mortara, in particolare la basilica in stile gotico dedicata a San Lorenzo, eretta tra il 1375 e il 1380. Sì prosegue seguendo le indicazioni che portano fuori dalla cittadina; l’inizio non è  entusiasmante, per entrare nel bello del percorso, bisogna raggiungere il minuscolo borgo di Madonna del Campo, qui una minuscola chiesa del 1100, all’interno vi si trova un dipinto del 1514 eseguito dal pittore Tommasino da Mortara, questa struttura religiosa è  di fatto la seconda realtà dopo Mortara che può  attirare l’attenzione a chi decide di affrontare la camminata qui proposta.
Oltrepassate le case, ecco apparire l’enorme distesa di risaie che nelle giornate terse, regalano panorami unici su Apppennino Ligure con vista fino al Monte Ebro 1700 mt, su ampia porzione dell’arco alpino con vista su: Monviso 3841 mt, Monte Rosa 4634 mt, Monte Zeda 2156 mt (Parco Nazionale Val Grande), Monte Legnone 2609 mt (alto lario), e Pizzo Arera 2512 mt (Alpi Orobie).
Nicorvo è un antico paese che sorge a est del Torrente Agogna, qui sì possono visitare le due principali strutture religiose che sono: la Chiesa di San Terenziano consacrata nel 1620, e il Santuario della Madonna del Patrocinio, innalzata nel 1764.







CURIOSITA’
A Nicorvo, è possibile ammirare una secolare Magnolia.
TEMPI DÌ PERCORRENZA: 2:00 circa.
DIFFICOLTA’: (T)
PUNTI D’APPOGGIO: locali a Mortara e a Nicorvo.
DISLIVELLO: praticamente inesistente.
SEGNALETICA: cartelli informativi e bandierine bianco rosso.
COME ARRIVARE: in auto da Alessandria o da Milano con SS n°494. Oppure in treno da: Milano, Novara, Vercelli, Alessandria e Pavia.
CARTOGRAFIA E GUIDE: La Via Francigena. 1000 km a piedi dal Gran Sambernardo a Roma, editore Terre di Mezzo.
DOVE ALLOGGIARE: Albergo San Michele a Mortara, telefono: 0384/99600.

venerdì 3 gennaio 2020

Presentazione

Video di presentazione della traversata che salvo impedimenti si terrà ad agosto 2020. Ho aggiunto il pulsante donazioni, nel caso vogliate contribuire alla realizzazione di questo progetto che ha lo scopo di far incontrare sport e natura, ambiente e cultura. Il ricavato sarà utilizzato per affrontare le spese di organizzazione ed eventualmente per realizzare un volume che racconti l'intera traversata. Vi ringraziamo anticipatamente Luigi e Tamara

https://youtu.be/Y2Tvs-b7_yc

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