Da Gozzano 367 mt, sì percorre il segnavia Gran Tour del Lago d’Orta, in direzione di Bolzano Novarese 420 mt, raggiunta la SP 111, la sì attraversa e sì prosegue lungo il segnavie che scende nella valle del Torrente Agogna.
Sì risale la
valle fino a raggiungere la strada asfaltata che da Ameno 517 mt, conduce alla
Frazione Lanciano 600 mt circa. Raggiunta la strada, si svolta a destra
iniziando a salire in direzione di Lanciano, quindi appena trovato il bivio, sì
svolta a sinistra per iniziare a percorrere la sterrata che porta all’Alpe
Sculera. Sì entra così nella valle del Rio Vago, arrivando al ponte che
attraversa la valle, ora con decisa salita, sì passa vicino alla Frazione di
Tacchino 595 mt, per poi affrontare l’ultimo tratto su sentiero che porta
all’Alpe Sculera 670 mt.
NOTA
La Provincia di Novara, sì
divide in tre settori, uno pianeggiante, dove sì coltiva il riso, uno collinare
dove sorgono le grandi vigne del novarese e uno montuoso, dove sì può trovare
gli antichi mestieri di montagna, tra cui l’allevamento o la pastorizia.
Questa provincia, vanta
numerosi itinerari da percorrere a piedi, in bicicletta o a cavallo, tutti
diversi tra loro, che sì sviluppano in ambienti di notevole interesse
paesaggistico, con tanti accenni di storia antica che parla di epoche in cui il
lavoro manuale era una risorsa importante.
Quello che propongo in queste
righe, conduce alla scoperta di un angolo di provincia che merita la giusta
attenzione, un luogo dove l’ambiente e la storia, sì saldano in un unico
soggetto capace di resistere al lento scorrere del tempo.
Sì parte da Gozzano piacevole
borgo che vanta una storia che arriva dall’Impero Romano, situata a pochi
chilometri dal Lago d’Orta, offre una serie di monumenti di notevole interesse,
come la Basilica di San Giuliano edificata alla fine del IX secolo o la Chiesa
di San Lorenzo del XII secolo.
Il paesaggio è collinare, un
susseguirsi di colli e valli compongono un puzzle molto suggestivo.
Bolzano Novarese, borgo
risalente all’alto Medioevo, è un piccolo borgo che però non è toccato dal
percorso, che lo sfiora leggermente.
Il Torrente Agogna, nasce
poco a sud della cima del Mottarone 1491 mt, attraversa tutto il gruppo
montuoso, per proseguire lungo la pianura fino all’incontro con il Po, dove
termina la sua corsa verso valle.
Tacchino è una delle tante
frazioni di Ameno, un piccolo borgo fantasma, dove la presenza dell’uomo, è
limitata a qualche attività agricola o di apicoltura, un luogo dimenticato che
racchiude solo una minuscola attività umana.
Alpe Sculera, è composta da
due grossi edifici distanti tra di loro e da una chiesa dedicata a Santa
Eurosia, giovane martire vissuta nella seconda metà dell’ottocento dopo Cristo,
costruita dopo la metà del 1600.
La panoramica è molto avara,
però il luogo è molto suggestivo è merita una visita, l’ampio prato, consente
una piacevole sosta nel silenzio di queste modeste alture, un altro gioiello
custodito nel Gruppo Montuoso del Mottarone.
CURIOSITA’
Nella Valle del Torrente
Agogna, sì trovano i resti di un’antica fucina alimentata ad acqua.
TEMPI DÌ
PERCORRENZA: 3:00/ 3:30
circa.
DIFFICOLTA’: (T/E) per i tratti su sentiero.
DISLIVELLO: circa 370 mt di salita e circa 50 mt di
discesa.
SEGNALETICA: cartelli informativi e bandierine bianco
rosse, prestare bene attenzione agli incroci, la segnaletica del Gran Tour del
Lago d’Orta, è presente in un solo senso di marcia, durante il ritorno alcuni
bivi, possono trarre in inganno.
CARTOGRAFIA O
GUIDE: carta Kompass n°97/90.
PUNTI D’APPOGGIO: locali a Gozzano.
COME ARRIVARE: da Novara, in auto con SS 229 o in treno lungo la
linea Novara Domodossola.
DOVE ALLOGGIARE: