Da Varzi 416 mt, si percorre
l’itinerario Via del Sale fino a Castellaro 756 mt.
NOTA
Le tipiche giornate invernali
o anche autunnali, sono quelle in cui la nebbia ricopre il cielo e la foschia
crea quell’atmosfera uggiosa, giornate grigie, in cui viene solo voglia di
stare in casa, perché il tempo non è bello, ma neppure brutto, allora, forse è
meglio non rischiare di trovarsi la pioggia lungo il cammino. Posso però
assicurare, che anche in queste giornate grigie, si può trovare ugualmente il
piacere di fare una bell’escursione, in un percorso, magari umido, dove è
meglio guardare bene dove si mettono i piedi, ma che da la possibilità di
vedere i tanti animali che vivono nel bosco, nascosti dai tanti curiosi che
affollano i nostri sentieri.
Un piacevole esempio, è
l’itinerario qui proposto, che garantisce di fare una piacevole salita in piena
regola, ma con la certezza di trovare un punto d’appoggio in grado di dare
riparo e un pasto caldo.
Sì parte da Varzi, uno dei
borghi medioevali più belli d’Italia, percorrendo l’antica Via del Sale che
segue per un bel tratto, il letto del Torrente Staffora, in un paesaggio tipico
di pianura, pur essendo a quattrocento metri di quota.
Dopo la pianura, arriva il
sentiero di montagna, con una salita che mette subito alla prova il fiato e la
gamba di un buon escursionista. Dopo la bella salita, sì arriva nel borgo di
Monteforte 678 mt, un gruppetto di case arroccate su di una collina, immerso
nel silenzio di queste misteriose montagne, e oggi, con questo tempo, la
suggestione è davvero sentita. Un breve giro tra i vicoli del borgo è in
sostanza obbligatoria.
Sì prosegue l’itinerario
nuovamente in salita, fino a sbucare fuori sulla SP n°91 che conduce a
Castellaro, meta di quest’escursione. La provinciale, si seguirà per un buon
tratto, ma il silenzio e la quasi assenza di traffico, rende il percorso su
asfalto comunque gradevole; spesso, vengono in mente le fiabe dei folletti e di
tutti quei mitici abitanti dei boschi, che spesso si sentono raccontare nei
libri per bambini, eppure se sì ha molta immaginazione, sì può quasi sentire lo
sguardo curioso e indiscreto, di questi immaginari omoni che vagano in questi,
luoghi di fiabe.
Ormai vicini a Castellaro, si
percorre un sentiero sulla destra, questo consente di evitare l’ultimo tratto
su provinciale, e permette anche di attraversare per intero, il paese di
Castellaro, gioiello incastonato nella bella collana di quella lingua
d’Appennino, che sconfina in territorio lombardo.
Qui a Castellaro, sorge
l’unico locale del paese, che offre un’ottima cucina tipica e un posto dove
pernottare, perché chi avesse voglia di un’escursione più impegnativa, ricordo
che la Via del
Sale, porta fino alla vetta del Monte Chiappo 1700 mt, una delle cime più alte
dell’Appennino Ligure.
CURIOSITA’
Vi sono numerose vie del sale,
che servivano per trasportare le merci dalla pianura al mare e viceversa. La Via del Sale qui descritta è
un pratico esempio, del resto il commercio nella storia, ha sempre
rappresentato un esercizio di vitale importanza, soprattutto per le relazioni
tra popoli, è come una sorta di sodalizio che garantiva un benessere a tanti.
TEMPI DI
PERCORRENZA: 2:00/2:30 circa.
DIFFICOLTA’: (E) per sentieri ripidi, resi insidiosi dalle
formazioni d’argilla che in caso di pioggia, possono essere insidiose.
PUNTI D’APPOGGIO: locali a Varzi e Castellaro.
DISLIVELLO: 400 mt circa.
COME ARRIVARE: da Milano con A7, uscita Bereguardo, poi indicazioni
per Pavia, Casteggio e Salice Terme e Varzi. Da Genova, con A7 e A 21, con
uscita Voghera, quindi indicazioni per Salice Terme e Varzi.
CARTOGRAFIA O
GUIDE: Appennino Pavese e Piacentino
fogli N°4 e 5.
SEGNALETICA: cartelli informativi e bandierine bianco rosso.
DOVE ALLOGGIARE: Hotel Ristorante Primula Bianca, tel: 0383/52160.