sabato 11 luglio 2020

Da Rassa al Monte Bò di Valsesia.



Da Rassa 917 mt, sì percorrono i segnavie 252 e 252a fino all’Alpe Selvaccia 1556 mt, poi con segnavie 243a sì raggiunge la località Pizzo 1704 mt, quindi con sentiero 243 sì affronta la decisa salita che porta in vetta al Monte Bò di Valsesia 2071 mt.

NOTA
La Valsesia è una lunga valle che da Romagnano Sesia 268 mt, porta fino ai piedi del Monte Rosa. Lungo questa valle, vi sono numerose valli laterali che offrono tantissimi itinerari escursionistici, dalle semplici passeggiate turistiche alle grandi traversate di più giorni, su itinerari che mettono in comunicazione tra di loro le stesse valli. Tra le tante valli, la Val Sorba ne è un valido esempio, una valle che mette in comunicazione la Valsesia con la Valle di Gressoney, attraverso il Colle del Loo 2452 mt.
A pochi chilometri dalla statale della Valsesia, sorge Rassa, piccolo borgo di origine Walser, un piccolo gioiello che non sì può non andare a visitare, i vicoli, le case e i ponti medioevali che consentono di attraversare il Torrente Sorba e il Torrente Gronda, creano un paesaggio unico nella sua bellezza.
L’itinerario qui descritto, parte appunto da Rassa, con un sentiero che sale deciso, sì raggiunge l’Alpe Selvaccia, dove sì apre una piacevole balconata con vista sulla Punta Gnifetti del Monte Rosa 4554 mt e sulla Val Sorba.
Un’altra piccola salita porta ad ammirare la bellissima balconata della località Il Pizzo, grazioso gruppo di baite con vista sulla Valsesia e sulle montagne che s’innalzano sopra la valle, cime come Monte Ventolaro 1835 mt e Cima delle Balme 1930 mt o Cima d’Ometto 1911 mt.
L’ultima salita si sviluppa lungo un panoramico sentiero, ricoperto di rododendri, che nel periodo di fioritura, colorano il costone di fuxia. Dalla cima del Monte Bò, sì apre una panoramica a 360°, oltre alla vista sulla Val Sorba, valle di origine glaciale, facilmente distinguibile per la particolare forma a U, guardando verso il Monte Rosa, sì riesce a distinguere a occhio nudo il Rifugio Regina Margherita 4559 mt, il rifugio più alto d’Europa. Tra le altre cime che sì possono ammirare da questa vetta, vi è il vicino Testone delle Alpi 2081 mt e l’Alta Cima di Bò o Monte Bò Biellese 2556 mt.
Nelle giornate limpide, si riconosce facilmente l’inconfondibile sagoma del Mottarone 1491 mt, allargando lo sguardo fino al Massiccio del Campo dei Fiori di Varese 1227 mt; un’altra cima che non posso non nominare è l’inconfondibile sagoma del Monte Barone 2044 mt, primo duemila della Valsesia.
Non sì può davvero aggiungere altro, se non andare a vivere di persona la magia di questo percorso.
CURIOSITA’
I Walser sono una popolazione di orine germanica, giunta sulle nostre montagne intorno al VIII secolo.

TEMPI DÌ PERCORRENZA: 3:00 circa.
DIFFICOLTA’: (E) per sentiero ripido e poco frequentato da Rassa alla località Il Pizzo.
PUNTI D’APPOGGIO: locali a Rassa.
DISLIVELLO: 1150 mt circa.
COME ARRIVARE: A26 con uscita Romagnano Sesia, Ghemme, sì prosegue in direzione di Alagna Valsesia 1191 mt, dopo aver passato l’abitato di Piode 752 mt, al bivio per Rassa svoltare a sinistra.
CARTOGRAFIA O GUIDE: Carta Kompass N°88
SEGNALETICA: cartelli informativi e bandierine rosso bianco, prestare molta attenzione ai segnali, quando troppo sbiaditi, possono creare qualche problema.
DOVE ALLOGGIARE:

Archivio blog