Da Tavernerio 460 mt, dopo aver lasciato l’auto nel parcheggio di fronte alla Chiesa di San Martino, sì prosegue a piedi svoltando a destra, percorrendo un tratto breve di Via Armando Diaz, per poi abbandonarla, per seguire una strada sterrata che sì trova sulla sinistra. Iniziata la salita, si evita il primo bivio proseguendo lungo la stradina a destra. Poco più avanti, s’incontra un altro bivio, qui sì mantiene la sinistra, poco dopo, altro bivio, dove si segue la mulattiera che sì ha di fronte. Ancora pochi passi ed ecco un altro bivio, qui si mantiene la sinistra, iniziando una più decisa salita che costeggia il lato sinistro della Valle di Tavernerio. La strada sterrata, diventa un ampio sentiero, guadagnando quota sì passa nell’altro versante della valle verso i 900 mt di quota.
Raggiunto la
costa, sì prosegue fino a trovare l’incrocio con il sentiero che arriva da
Solzago 461 mt. Dal bivio, sì segue il sentiero a destra, costeggiando le
pendici del Monte Boletto 1236 mt, fino ad arrivare alla Bocchetta di Molina
1116 mt, incrociando la DTL. Evitando la salita al Monte Bolettone 1317 mt, sì
prosegue seguendo la Dorsale del Triangolo Lariano, che passa sotto la cima del
Monte Bolettone 1317 mt, arrivando alla Bocchetta di Lemna 1115 mt. Sì prosegue
sempre lungo la DTL, fino ad arrivare a un bivio, ora con decisa salita, sì
raggiunge la vetta del Pizzo dell’Asino 1272 mt.
NOTA
Il Lago di
Como è circondato da vari gruppi montuosi, uno di questi, è definito Triangolo
Lariano. Uno dei percorsi escursionistici più famosi della zona, è la
traversata da Brunate 715 mt a Bellagio 229 mt, però ne esistono di meno
conosciuti e senza segnavie, percorsi che creano una vera ragnatela di sentieri
che offrono la possibilità di creare tantissimi percorsi e traversate, che
risalgono le valli che si affacciano sulla Brianza.
Il percorso
che qui descrivo, è certamente poco frequentato, per entrare nella Valle di
Tavernerio, serve una buona guida e anche un buon intuito, indispensabile per
raggiungere i segnavie sulla parte alta.
Come già
evidenziato, sì parte da Tavernerio, piccolo borgo che sorge ai piedi del Monte
Boletto, e che vanta una storia millenaria, basti pensare che le prime tracce
della presenza umana rinvenute in loco, parlino di una storia che arriva dal
Neolitico.
La valle di
Tavernerio, si risale praticamente all’interno del fitto bosco, per uscire
dalla vegetazione, bisogna raggiungere i 1000 mt di quota.
L’avvicinamento
alla Bocchetta di Molina, regala la prima vera balconata che sì apre, dopo la
lunga salita attraverso una valle ricca di vegetazione, che lascia davvero poco
spazio a un ampio panorama. Guardando verso sud, lo sguardo va verso Milano,
chiaramente visibili i grandi grattaceli che compongono il centro della città.
Da menzionare, il piccolo Lago di Montorfano, situato a 397 mt di quota, che è
anche un’importante riserva naturale. Man mano che sì procede verso la
Bocchetta di Molina, non sì può non volgere lo sguardo alla bella dorsale che
porta alla cima del Monte Boletto. Dalla bocchetta, il panorama guarda verso il
Lago di Como, tra i tanti borghi che sì affacciano sul lago, è facilmente
riconoscibile quello di Argegno 210 mt, paese che da l’ingresso all’ampia conca
della Val d’Intelvi. Tra le cime che si possono ammirare, elenco sicuramente il
Monte Bisbino 1325 mt e il Monte Colmegnone 1383 mt, oltre alla bella mole del
Monte Generoso 1701 mt e all’inconfondibile sagoma del Sasso Gordona 1410 mt. Guardando
verso nord nordovest, sì riconoscono facilmente: Monte Tremezzo 1700 mt, Pizzo
di Gino 2245 mt e Monte Bar 1816 mt.
Molto
suggestivo, è l’attraversamento della faggeta che ricopre il lato nord del
Monte Bolettone, immersa in un silenzio quasi magico, interrotto da vocio degli
escursionisti e dai tanti uccellini che svolazzano da un ramo all’altro.
Il Pizzo
dell’Asino, sì trova poco prima del Monte Palanzone 1436 mt, per raggiungere la
vetta, sì deve affrontare una ripida salita che offre piacevoli panorami sulla
dorsale.
Raggiunta la
cima, sì apre una spettacolare balconata che spazia a 180° gradi, bella la
vista sul Gruppo Montuoso delle Grigne, con le due cime principali che sono: il
Grignone 2409 mt e la Grignetta 2184 mt.
Bella vista sul Monte Due Mani 1656 mt, e sull’inconfondibile sagoma del Resegone di Lecco 1875 mt, come non sì può non riconoscere i Corni di Canzo 1373 mt e il Monte Cornizzolo 1240 mt. Guardando verso la pianura, sì possono ammirare una buona parte del Lago di Pusiano 257 mt e una piccola porzione del Lago di Annone 224 mt, mentre più a destra, sì riconosce il gruppo collinare che compone il Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone.
Una
piacevole escursione, con un percorso diverso dai soliti, e che regala molte
emozionanti panoramiche lungo tutta l’ascensione.
CURIOSITA’
TEMPI DÌ
PERCORRENZA: 3:30 circa.
DIFFICOLTA’: (E) per i tratti su sentiero.
DISLIVELLO: circa 1000 mt.
CARTOGRAFIA O
GUIDE: carta Kompass N°91.
PUNTI D’APPOGGIO: nessuno.
COME ARRIVARE: da Como seguendo le indicazioni per
Lecco Bergamo, poi, svoltare a sinistra per Tavernerio.
SEGNALETICA: all’inizio nessuna, poi pannelli
informativi lungo la dorsale.
DOVE ALLOGGIARE: