Da Canzo 402 mt, sì percorre un tratto di strada asfaltata che porta alla fonte Gajum, fino all’attacco del sentiero. Seguendo il segnavie, sì arriva dopo qualche decina di minuti alla località Gajum 485 mt, quindi, proseguendo su ampia sterrata, sì raggiunge il Rifugio Terz’Alpe 793 mt. Lasciato il rifugio, seguendo le indicazioni, sì guadagna ancora quota raggiungendo La Colma 1000 mt, sì continua su di un ripido sentiero che sale alla Bocchetta di Luera 1209 mt, quindi con una breve deviazione, sì raggiunge la vetta del Corno Orientale 1239 mt.
NOTA
I Corni di
Canzo, posso definirli come tre sassoni, adagiati su una dorsale. Tre sassi che
rimangono in perfetto equilibrio, incuranti del tempo che passa, e dalle forti
intemperie che sferzano queste cime solitarie, perché ognuna di queste vette è
un mondo a se, montagne che quando le sali, puoi dire con orgoglio di essere
arrivato fino a lì, con la fatica, l’impegno e la concentrazione, che queste
montagne meritano.
Tra i tanti
percorsi che sì possono fare, ne propongo uno che sì può definire classico, e
che porta alla scoperta del più piccolo dei corni, in altre parole quello
orientale. Piccolo, ma non per questo, meno impegnativo, poiché l’ultimo tratto
di sentiero, richiede un buon allenamento.
Sì parte da
Canzo, piccola cittadina che sorge a pochi passi dal Fiume Lambro e che vanta
una lunghissima storia, che scivola in dietro nel tempo fino ai celti.
Gajum, è una
località rinomata per la sua acqua, qualcuno ricorderà sicuramente le bottiglie
d’acqua con impresso il marchio Fonte Gajum.
Il percorso
che sale alle tre alpi, sì sviluppa su facile sterrata, e ognuno di esse
presenta una caratteristica particolare. Prim’Alpe, è composta da una piccola
corte, se così posso definirla, qui sorge un centro di educazione ambientale
gestito da Legambiente. Seconda Alpe, è costituita da un corposo gruppo di case
ridotte ormai a interessanti rovine, un percorso didattico, ne consente una
visita accurata. Terz’Alpe, è un grande casolare che ricorda molto un piccolo
castello, oggi è un punto d’appoggio importante per escursionisti o semplici
famiglie, qui sì può trovare una buona cucina o un semplice bar.
La Colma,
divide il gruppo dolomitico dei Corni di Canzo, dal gruppo del Monte Rai 1259
mt, con cime più morbide e meno impegnative, e consente di scendere nel
versante di Valmadrera, da dove partono numerosi sentieri, anche impegnativi,
che salgono su queste montagne.
La vista dal
Corno Orientale, è davvero sensazionale, la prima immagine che colpisce
nell’immediato, è la grossa mole del Corno Centrale 1308 mt, che crea uno
scenario dolomitico davvero suggestivo, a destra, sì può notare il Rifugio SEV,
ottimo punto d’appoggio per escursionisti o semplici turisti, bella panoramica
sul ramo di Lecco del Lago di Como, facilmente riconoscibili, i borghi di Abbadia
Lariana 209 mt e di Mandello del Lario 214 mt.
Bella la
vista del Monte Moregallo 1276 mt, alle sue spalle, a sinistra svetta il gruppo
delle Grigne, mentre al centro, sono riconoscibili il Monte Coltignone 1473 mt
e Resegone di Lecco 1875 mt, mentre in basso adagiata su di una conca, la città
di Lecco, sì propone nel leggendario scenario dei Promessi Sposi.
CURIOSITA’
Volendo fare
qualcosa di più suggestivo, consiglio di fare visita al Rifugio SEV, il
sentiero consente di passare sotto le pareti del Corno Centrale, respirando un
ambiente dolomitico di notevole interesse paesaggistico.
TEMPI DÌ
PERCORRENZA: 2:30 circa.
DIFFICOLTA’: (T fino a Terz’Alpe, dal rifugio in
avanti il percorso è da considerarsi E).
DISLIVELLO: circa 850 mt.
CARTOGRAFIA O
GUIDE: carta Kompass N°91- 105.
PUNTI D’APPOGGIO: locali a Canzo, Albergo Ristorante La
Sorgente in località Gajum, e Rifugio Terz’Alpe.
COME ARRIVARE: da Como seguendo le indicazioni per
Lecco Bergamo, poi, svoltare a sinistra per Tavernerio, dopo Albavilla seguire
per Asso o Canzo.
SEGNALETICA: Cartelli informativi e bandierine bianco
rosse.
DOVE ALLOGGIARE: Albergo ristorante La Sorgente, tel:
031/681119.