giovedì 20 marzo 2014

Pian Lera

Da Carlazzo località San Pietro 307 mt, si percorre la strada asfaltata che passa sotto l’antico borgo di San Pietro, sulla sinistra, si notano i confini della Riserva Naturale Lago di Piano. Raggiunto il versante opposto della valle, s’incontra un ampio capanno agricolo, qui sì svolta a destra percorrendo una strada sterrata che porta al Ristorante Millennium.
Raggiunto il locale, si trova sulla sinistra un segnavie. Ora, salendo la facile strada sterrata, che si trova a sinistra, si arriva alla località Selva Ghirlanda 625 mt, quindi con stretto sentiero, si arriva al bivio con il sentiero che arriva da Porlezza; percorrendolo brevemente e facendo una piccola deviazione sul pendio a sinistra, si arriva a Pian Lera 847 mt.


      NOTA
Non essendo una meta che può generare particolare interesse, l’itinerario qui descritto può in ogni caso regalare ottimi ambienti solitari.
L’inizio è caratterizzato dalla bella vallata che spazia da est ad ovest con ampi panorami sulle vicine montagne, i verdi pascoli danno da mangiare ai tanti cavalli o alle pecore che s’incontrano aldilà dei recinti.
La lunga salita alla località Selva Ghirlanda, s’immerge subito nel fitto bosco misto, solo in due occasioni si riesce a scorgere delle piacevoli balconate, per questo motivo il presente itinerario lo consiglio, quando tutti gli alberi sono addormentati.










La salita a Pian Lera, si svolge lungo un ripido sentiero che attraversa alcuni valloni molto belli, circondati da fitti boschi di faggio. Il Pian Lera, è composto di un unico edificio diroccato, nulla di particolare, però la presenza di un pozzo dove al suo interno scende una ripida scala a chiocciola fatta in pietra. Nell’area, si nota uno spiazzo, probabilmente utilizzato per l’antico mestiere del carbonaio.
Nei brevi panorami, il Pizzo di Gino 2245 mt è sempre presente, come anche il Monte Grona 1736 mt e Monte dei Pizzoni.

 
















TEMPI DI PERCORRENZA: 2:30 circa.
DIFFICOLTA’: (E) sentiero ripido dopo Selva Ghirlanda.
PUNTI D’APPOGGIO: locali all’attacco del segnavie, per il resto nulla.
DISLIVELLO: circa 550 mt.
COME ARRIVARE: da Lugano, attraverso la dogana di Gandria. Da Como, percorrendo la SS N°340 toccando i paesi di: Argegno e Menaggio.
CARTOGRAFIA O GUIDE: carta Kompass N°91.
SEGNALETICA: da Castel S. Pietro al Ristorante Millennium, la segnaletica è inesistente, poi segnavie rosso giallo ma con pochi cartelli informativi. La località Pian Lera, è segnalata solo all’inizio del percorso.
DOVE ALLOGGIARE: varie possibilità tra camping, B&B e alberghi. Qui segnalo solo il B&B La Marinella, Via per Osteno N°29 22018 Porlezza.
Tel: 333/4143964-333/4064833
Fax: +39 (0) 34472298
maxfumagalli@hotmail.it

giovedì 13 marzo 2014

IL PARCO DI MONTEVECCHIA

Dalla stazione di Cernusco Merate 258 mt, lato parcheggio, ci si trova su Via A. Stoppani; percorrendola verso sinistra, si arriva in Via C. Porta. Voltando a destra, si cammina lungo la via fino alla SP N°54. Attraversata la provinciale, si entra nel Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone. Percorrendo il sentiero n°1, sì attraversa la Valle Curone fino al bivio con il sentiero N°2. Voltando a sinistra, si segue il sentiero fino a raggiungere la località Cà del Soldato 328 mt; sempre con il sentiero N°2 si sale velocemente a Montevecchia Alta 441 mt. Per godere al meglio di tutta l’ampia panoramica, si percorre il sentiero N° 10 fino alla località S. Bernardo. Per il rientro, si ritorna a Montevecchia Alta, quindi con il sentiero N°2 si scende velocemente alla SP N°54. Dalla provinciale si volta a sinistra fino a ritrovare poco dopo Via C. Porta che riconduce alla Stazione di Cernusco Merate.











NOTA
Un piccolo paradiso.
Così mi permetto di definire il Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone.
Trovandoci a pochi passi da grandi centri urbani e strade provinciali ad alta densità di traffico, in questo luogo si riesce a rimanere lontani dal caos.
Risalendo la valle del Curone, ci si gode i tanti ponti che attraversano il torrente Curone, che scorre impetuoso verso la pianura. Giunti nel cuore della valle, ci si trova davanti ad un paesaggio collinare di notevole bellezza, un luogo solitario dove l’ambiente accetta solo i vecchi cascinali che riempiono i verdi prati che colorano la valle.
Salendo lungo i fitti boschi misti, si raggiunge il Centro Parco Cà del Soldato; da qui, oltre a trovare un piccolo museo gestito dalle Guardie Ecologiche del parco, si può ammirare il primo ampio panorama dell’itinerario. Dalla cresta del S. Genesio 846 mt, spunta la sagoma seghettata del Resegone di Lecco 1875 mt; seguendo la cresta verso destra si riconosce facilmente la cima del Monte Tesoro 1432 mt, mentre più in basso si erge il piccolo Monte Canto 710 mt, dove ai suoi piedi è situato il Santuario di Papa Giovanni XXIII°.
L’antico borgo di Montevecchia Alta, ricorda molto i paesaggi collinari dell'Italia Centrale; adagiato sulla collina rivestita da ampie coltivazioni d'erbe aromatiche e piacevoli vigneti. Lungo le sue balconate, si può ammirare un’ampia panoramica. Nelle giornate limpide, l’Appennino si mostra in una serie di catene montuose che vanno dal Monte Lesima 1724 mt, situato lungo il confine di ben tre regioni: Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, ai 2017 mt dell’Alpe di Succiso nell’Appennino Toscoemiliano. Guardando verso ovest, è impossibile non riconoscere la sagoma del Monviso 3841 mt. Affacciandosi nell'altro versante dalla collina, oltre alle cime già menzionate, si possono ammirare: il gruppo montuoso delle Grigne, Monte San Primo 1686 mt, il gruppo montuoso dei Corni di Canzo, oltre ad una bella veduta delle Prealpi Bergamasche.











CURIOSITÀ: Montevecchia, sembra che ci siano dei misteri da rivelare, forse addirittura un collegamento con le tre piramidi di Giza, quindi alla cintura di Orione
Ci sono tre colline nell'area, sembrano non siano naturali ma fatte dall'uomo.
Mistero...













TEMPI DI PERCORRENZA: 4:00 circa.
DIFFICOLTA’: (T/E) per tratti su sentiero ripido.
PUNTI D’APPOGGIO: locali a Cernusco e a Montevecchia Alta, oltre al Centro Parco Cà del Soldato dove si può trovare l’assistenza delle Guardie Ecologiche.
DISLIVELLO: circa 250 mt.
COME ARRIVARE: in treno lungo la linea Milano, Carnate Lecco. In auto da Milano seguendo per Monza, Arcore e Usmate. Da Lecco, seguendo per Olginate e Calco.
CARTOGRAFIA E GUIDE: carta dei sentieri, Montevecchia e Valle del Curone. 1:15000, redatta da INGENIA cartoguide.
SEGNALETICA: indicazioni di legno gestita dal parco e bandierine rosso bianco rosso lungo i sentieri; prestare attenzione nei centri abitati, in quanto la segnaletica può risultare insufficiente.
DOVE ALLOGGIARE: Merate, Lecco e d'intorni.




martedì 11 marzo 2014

Alpe Ronno

Da Cannero 225 mt, si cammina lungo il segnavie N°10 fino alla frazione Oggiono 515 mt, quindi con segnavie N°5 si sale fino alla località Alpe di Ronno 782 mt.









NOTA
Piacevole percorso che si sviluppa lungo un’antica mulattiera che raggiunge la bella borgata d’Oggiono, regalando piacevoli vedute sul Lago Maggiore.
Oggiono è un grazioso gruppo di case, i tanti vicoli che attraversano il borgo, regalano quella piacevole atmosfera che si respira nei tipici paesi di montagna; nella stagione fredda, il profumo dei camini si diffonde lungo i vicoli aumentando la piacevole sensazione che si respira in questi antichi luoghi.









Proseguendo lungo il sentiero N°5, si raggiunge l’Alpe Ronno. Qui l’atmosfera muta ancora. L’alpeggio, quel piccolo gruppo di case incastonate nel cuore delle montagne, regala sempre ampie balconate o luoghi solitari dove natura e uomo convivono in pace da centinaia d’anni, nulla a che vedere con la frenesia e con il vivere senza rispetto per nessuno a cui noi gente di città siamo spesso abituati. Qui la gente ti saluta, si rivolge a te con quella cordialità tipica di chi vive in un mondo dove l’indifferenza non è di nessun’utilità, qui nel bene o nel male si convive con la natura e una mano in più può sempre fare la differenza.
Il continuo svolazzare dei corvi imperiali, e il piacevole volteggiare della poiana, riempie l’azzurro cielo, i loro inconfondibili versi, si odono sopra i fitti boschi di castagno, anche con esemplari molto vecchi e agrifoglio, mentre in lontananza svettano le belle montagne che compongono la prima parte delle Prealpi Lombarde, oltre alle montagne della vicina Svizzera. Tra le cime che si ammirano lungo il percorso, vi segnalo: Monte Morissolo 1311 mt, Monte Carza 1116 mt, Monte Lema 1620 mt, Monte Generoso 1701 mt, Monte della Colonna 1203 mt e Monte Nudo 1235 mt, oltre ad una bella veduta sul Gruppo montuoso delle Grigne e sul Lago Maggiore con i Castelli di Cannero che si possono ammirare anche lungo il cammino.









CURIOSITA’: Il nome Cannero è legata all'acqua, si vedono ancora i resti dei castelli nell'isoletta. 
Passa anche la Linea Cadorna, sistema difensivo alla frontiera nord verso la Svizzera.
Manifestazioni: Carnevale Ambrosiano
Mostra della Camelia.











TEMPI DI PERCORRENZA: 2:00 circa.
DIFFICOLTA’: (E) per il sentiero che da Oggiono sale all’Alpe Ronno.
PUNTI D’APPOGGIO: locali a Cannero.
DISLIVELLO: circa 550 mt.
COME ARRIVARE: da Milano, con autostrada A26 fino a Gravellona Toce, poi SS N°34. Da Domodossola con SS N°33 fino a Gravellona Toce, poi SS N°34. Da Locarno con SS N° 34.
CARTOGRAFIA O GUIDE: carta Kompass N°90
SEGNALETICA: cartelli, più bandierine rosso bianco. Prestare attenzione ai bivi.
DOVE ALLOGGIARE: Cannero, Cannobio.



lunedì 10 marzo 2014

Salita all'Alpe di Brusino

Da Porto Ceresio 280 mt, sì cammina, lungo il Sentiero Confinale, che sale deciso ad oltrepassare la località Cà del Monte. Raggiunto il cippo di confine, sì entra in territorio elvetico, seguendo a sinistra il segna vie che porta a Serpiano 644 mt.
Volendo evitare la strada asfaltata, sì può percorrere il segna vie che gli passa sopra, ricollegandosi più avanti, alla strada sterrata che parte dalla funivia e che porta all'Alpe Brusino.









NOTA
Bella salita con piacevoli panorami sul Lago di Lugano.
Il percorso, dopo una bella passeggiata sul lungo lago, a guardare folaghe e svassi che galleggiano nell'acqua, s’inerpica lungo una ripida mulattiera che sì addentra in un bel bosco misto, con castagno, agrifoglio e faggio. Nella stagione fredda, il silenzio avvolge l’intero percorso, solo nelle ore più calde, fringuelli e cince animano la quiete del bosco.
La località Cà del Monte, è un piccolo borgo che sorge sopra Porto Ceresio, le case in corte che compongono il nucleo, regalano ancora una piacevole atmosfera, nonostante le abitazioni più recenti che purtroppo stonano con il paesaggio.
Raggiunta l’Alpe di Brusino, non si può fare a meno di ammirare tre castagni plurisecolari, dalle dimensioni enormi, descriverli è difficile, bisogna andare a vederli…












Dalle ampie balconate che s’incontrano, s’ ha un’ottima veduta sul Lago di Lugano, sulle Prealpi Varesine e sulle montagne svizzere.
Tra le tante segnalo: Poncione di Ganna 992 mt, Monte Piambello 1125 mt, San Salvatore 912 mt, Monte Limidario 2187 mt, Monte Bar 1816 mt e tanti altri ancora, oltre alla piacevole veduta della vetta del Monte San Giorgio 1100 mt, che s’impone sopra l’Alpe.









CURIOSITA’: il Monte San Giorgio, in territorio svizzero sono state iscritti nel Patrimonio Mondiale dell'UNESCO per la scoperta di siti archeologici, molto più tardi anche la parte italiana.
Il paleontologo e geologo Antonio Stoppani iniziò gli scavi.
Da visitare il Museo dei Fossili a Meride, ai piedi del Monte San Giorgio
Museo di Storia Naturale di Lugano 
Museo dell'istituto di paleontologia dell'Università di Zurigo
Museo civico dei fossili di Besano, in provincia di Varese
Museo civico di storia naturale di Milano.
Sono da vedere anche i castagni secolari che si trovano arrivati all'Alpe di Brusino.
Piatti tipici Svizzeri: la fonduta al formaggio, cioccolato svizzero, formaggio svizzero.













TEMPI DI PERCORRENZA: 2:00 circa.
DIFFICOLTA’: (T/E) pur non presentando difficoltà, l’itinerario può creare qualche problema con pioggia o neve.
PUNTI D’APPOGGIO: locali a Porto Ceresio, Serpiano e Alpe di Brusino.
DISLIVELLO: circa 350/400 mt.
COME ARRIVARE: in auto o in bus. Da Varese, percorrendo la SS n°344; da Luino o da Ponte Tresa, percorrendo la SP n°61.
CARTOGRAFIE O GUIDE: Carta Kompass N°90/91.
SEGNALETICA: cartelli del Sentiero Confinale con bandierine rosso bianco rosso; cartelli della segnaletica svizzera con bandierine bianco rosso bianco.
DOVE ALLOGGIARE: Cuasso al Monte, Ardena di Brusimpiano, Lavena Ponte Tresa, Varese.





Archivio blog