domenica 21 febbraio 2016

Da Gavarno a Santa Maria in Misma.




Da Gavarno Frazione di Scanzorosciate 383 mt, si percorre Via Monte Bianco, fino all’attacco del Sentiero Andrea Caslini Rocco. Percorrendo il sentiero, nominato anche come segnavie N°513, attraverso un’ampia sterrata e un piacevole sentiero, sì raggiunge il Santuario di Santa Maria in Misma 824 mt.
NOTA
Piacevole itinerario che sì svolge nelle Prealpi Bergamasche, un sentiero che percorre un luogo sacro e che regala affascinanti panorami. Si parte da Gavarno, piccolo borgo risalente almeno l’anno mille, e che sorge ai piedi di un lungo costone, qui si può visitare l’area del Castello di Gavarno XVII secolo e della Chiesa della S.S. Trinità XVI, nelle vicinanze vi sì trova un ampio parcheggio, che sì consiglia di utilizzare.
Via Monte Bianco è una strada asfaltata che conduce ad alcune abitazioni residenziali, al termine di questa via, inizia il Sentiero Andrea Caslini Rocco, che porta fino a Monte di Sovere 1282 mt, dove sorge la Malga Lunga. L’ampia sterrata iniziale segue il lungo Costone di Gavarno, poi sì attraversa un Roccolo ancora oggi utilizzato nella stagione venatoria, poi poco più avanti la sterrata lascia posto al piacevole sentiero che porta alla Cascina Predale,
qui si apre un’ampia panoramica sulle Prealpi Bergamasche, in alto svetta la cima del Monte Misma 1160 mt,
mentre guardando verso la Val Seriana, sono facilmente riconoscibili il Monte Padona 1227 mt e il Canto Alto 1146 mt, mentre in lontananza sì può ammirare la bella mole del Resegone di Lecco 1875 mt.
Superato il pratone, sì entra in un luogo mistico, di preghiera, girando intorno al Monte Bastia 815 mt, raggiungendo la località Roccolone, costituita da un grosso edificio molto suggestivo. L’ultimo tratto di sentiero, devo dire che è molto bello, passa sotto le bianche rocce calcaree che compongono il Monte Misma, creando un paesaggio predolomitico di notevole bellezza. Ultimo gioiello: il santuario, eretto tra il XI e il XII secolo, si tratta di un edificio romanico realizzato in pietra, con quello stile antico che è sempre piacevole vedere, da qui si apre una piacevole balconata che spazia sulla Pianura Padana e sulle colline sottostanti, dove sorge il comune di Cenate, anche in questo caso, si può ammirare la bella mole del Monte Misma, che sì può raggiungere seguendo le facili indicazioni.
CURIOSITA
Due curiosità: la prima riguarda il santuario, pare che nella zona sono frequenti le testimonianze che riguardano l’apparizione della Vergine Maria dal 1988 ad oggi. La seconda, riguarda il Sentiero Andrea Caslini Rocco, si tratta di un combattente membro della 53a Brigata Garibaldi, caduto nel 1944, e per la quale sì è dedicato un percorso alla sua memoria, proprio quello che da Gavarno, conduce a Malga Lunga, dove fu catturato per poi essere giustiziato.
TEMPI DI PERCORRENZA: 2:00 circa.
DIFFICOLTA’: (T/E) per i tratti su sentiero.
PUNTI D’APPOGGIO: locali a Gavarno, e Rifugio Santa Maria in Misma.
DISLIVELLO: 500 mt circa.
COME ARRIVARE: da Milano o da Brescia con autostrada A4 uscita Bergamo, seguire indicazioni per Val Seriana, poi per Gorle, Scanzorosciate e Tribulina di Gavarno fino al castello.
CCARTOGRAFIA O GUIDE: Carta Kompass N°104/106.
SEGNALETICA: cartelli informativi e bandierine rosso bianco.
DOVE ALLOGGIARE: Rifugio Santa Maria in Misma, dotato di 40 posti letto e aperto nei festivi. Tel: 035/956008.

domenica 14 febbraio 2016

Dalla località Spizzirò al borgo di Panzini.



Dalla località Spizzirò al borgo di Panzini.
Dalla SS 461, dopo aver oltrepassato gli abitati di Ponte Nizza 265 mt e Molino del Conte 282 mt, sì svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Spizzirò. Appena giunti alla località Spizzirò 311 mt, si lascia l’auto per seguire il segnavie che attraverso tratti su sterrata, ampio sentiero e strada asfaltata, raggiunge la frazione di Vignola 483 mt. Si prosegue per sentiero aggirando il Monte Nocelle 668 mt, fino ad uscire sulla strada che porta a S. Alberto. Appena trovata la strada asfaltata, la sì percorre per circa cento metri, svoltando a sinistra per seguire una sterrata che diverrà in seguito un ampio sentiero e che porta all’Abbazia di S. Alberto di Butrio, da li, con strada asfaltata, si raggiunge l’abitato di Panzini 745 mt.
NOTA
Sicuramente una bella gita da svolgere in quel lembo di Appennino che sì affaccia nella regione Lombardia.
L’inizio sì svolge in ambiente di campagna, salendo lungo una ripida stradina che attraversa ampi campi coltivati a grano, man mano che si sale, s’incontrano le belle frazioni che sorgono ai piedi del Monte Nocelle, piccoli borghi come Vignola, dove si può respirare ancora l’atmosfera dei secoli passati, solo poche case moderne, interrompono la magia di questi luoghi.
Dopo Vignola, inizia la parte più escursionistica dell’intero percorso. Per aggirare il franoso pendio, si utilizza un sentiero in parte attrezzato, che da la possibilità di avere ottime vedute sulla valle e su alcune delle cime più alte dell’Appennino Lombardo come il Monte Ebro 1700 mt. Di fronte, si ha una piacevole veduta sulle colline con la cima del Monte Vallasca 752 mt, che sovrasta i colli.
Superato il tratto impegnativo, ci s’immerge nel silenzio di queste piccole montagne, sì attraversa una profonda valle circondata da cime che non vanno oltre i 700 mt di quota, più avanti s’incontrano anche ampi prati verdi. La magia si manifesta, quando si raggiunge l’Abbazia di S. Alberto di Butrio, luogo sacro e isolato. Realizzata attorno all’anno 1000 dallo stesso Sant’Alberto, qui regna la quiete dei boschi e il frizzante cinguettare di tanti uccelli che vivono in simbiosi con l’edificio religioso. Nell’edificio, hanno dimorato anche San Luigi Orione e Frate Ave Maria, le cui spoglie sono custodite all’interno dell’abbazia.
Panzini è un altro piccolo borgo che sì colloca perfettamente in queste montagne, sorge su di un’altura da dove sì può godere un ampio panorama che guarda verso il Castello di Oramala 730 mt e il Monte Calenzone 1150 mt; come tante realtà che s’incontrano nella valle del Torrente Staffora, anche Panzini è composto da antiche case in pietra, un piccolo nucleo abitato tutto l’anno da poche persone, un luogo di silenzio come lo è del resto tutto il contesto che circonda l’area dell’abbazia.
CURIOSITA’
Pare che nell’Abbazia di S. Alberto di Butrio, abbia vissuto Re Edoardo II dopo la fuga dall’Inghilterra, dove morirà nel 1321, secondo le leggende, pare che la tomba abbia poteri curativi.
TEMPI DI PERCORRENZA: 2:30 circa.
DIFFICOLTA’: (E) prestare attenzione al tratto attrezzato tra Vignola e S. Alberto di Butrio.
PUNTI D’APPOGGIO: Agriturismo Spizzirò, tel: 0383/572194 - 320/7569815, e presso l’abbazia.
DISLIVELLO: 450 mt circa.
COME ARRIVARE: da Pavia con SS 461 fino a Ponte Nizza, poi indicazioni per Spizzirò.
CARTOGRAFIA O GUIDE: Carta Appennino Pavese, Valli Staffora e Curone, da Val di Nizza a Cabella Ligure, foglio 4. Studio Cartografico Italiano Genova. Oltreisentieri, guide escursionistiche.
SEGNALETICA: pannelli informativi e bandierine bianco rosso. Prestare attenzione ai segnali, a volte sbiaditi o insufficienti.
DOVE ALLOGGIARE: Possibilità d’alloggio presso l’Abbazia di S. Alberto di Butrio, tel: 0383/542179.

domenica 7 febbraio 2016

Da Borgosesia a Cellio.



Da Borgosesia, località San Grato 357 mt, si percorre il segnavie N°747 fino a Cellio 685 mt.
NOTA
A chi ama le belle passeggiate nei borghi della bassa Val Sesia, questa proposta può suscitare la giusta attenzione. L’inizio non è molto brillante, infatti, dopo un breve tratto su sentiero, si attraversa una zona residenziale di scarso interesse, che prosegue fino a Valbusaga. Da questa minuscola frazione, inizia il bello del percorso, tratti su sentiero, si alternano con tratti su strada asfaltata, questo consente di godere di un paesaggio boschivo molto bello e vario, passando dal più comune castagno a splendidi esemplari di faggio, i prati sono rari, ma quei pochi che s’incontrano lungo il cammino, creano il giusto paesaggio d’alta collina. Il resto del percorso, è un susseguirsi di minuscole frazioni, tutte incastonate perfettamente nel silenzio dei loro crinali, le chiese che s’incontrano sono molte, tutte molto belle, a volte con la facciata affrescata, ma non visitabili all’interno, questo vale anche per la grande chiesa parrocchiale di Cellio.
Cellio è un piccolo comune incastonato nel verde, un confine tra la zona collinare e le piccole montagne che superano i 1100 mt di quota.
Le primissime notizie storiche, risalgono addirittura al 187 a c, grazie ad alcuni insediamenti romani.
Dalla chiesa parrocchiale, sì apre una bellissima terrazza panoramica che guarda verso la pianura padana, due le montagne che con la loro inconfondibile forma, si possono riconoscere facilmente e sono: Monte Fenera 899 mt e Monte Barone 2044 mt, primo duemila che sì affaccia sulla Val Sesia; nelle immediate vicinanze, si alza il Monte San Grato 914 mt, raggiungibile con un’ora circa di cammino. Lungo tutto il percorso, s’incrociano numerosi segnavie, che danno la possibilità di creare svariati percorsi ciclopedonali, con mete sempre diverse, componendo anelli o belle traversate da valle a valle, da frazione a frazione e così via, un mondo tutto da scoprire nei mesi invernali per il silenzio del bosco, nei mesi primaverili per le belle fioriture e nei mesi autunnali per i caldi colori.
CURIOSITA’
La chiesa parrocchiale di San Lorenzo, ha al suo fianco il più alto campanile della Val Sesia, ben 56 mt d’altezza.

TEMPI DI PERCORRENZA: 2:30 circa. DIFFICOLTA’: (T/E) per tratti su sentiero.
PUNTI D’APPOGGIO: locali a Borgosesia e a Cellio
DISLIVELLO: circa 450 mt.
COME ARRIVARE: A26 con uscita Romagnano Sesia Gemme, proseguire lungo la statale N°299 in direzione Varallo Sesia, poi ad una grande rotonda, proseguire per Borgosesia. La località San Grato, si trova vicino alla ferrovia, la chiesa in ogni modo si trova con facilità.
CARTOGRAFIA O GUIDE: carta Kompass N°97.
SEGNALETICA: cartelli del segnavie affissi sui rami o dipinti sui muri, poi bandierine bianco rosso.
DOVE ALLOGGIARE: B&B a Cellio, tel: 347/7847434.

lunedì 1 febbraio 2016

Da Cittiglio ad Aga.




Da Cittiglio 267 mt, si percorrono i segnavie 3V Via Verde Varesina e AV Anulare Valcuviano fino a Casalzuigno 358 mt, poi seguendo le indicazioni, si affronta una ripida stradina asfaltata che porta ad Aga 504 mt.
NOTA
Facile itinerario che porta alla scoperta della bassa Val Cuvia, s’inizia da Cittiglio, piccola cittadina chiamata nell’alto medioevo Cistellum e sorge a poca distanza dal Lago Maggiore, qui vi nacque il famoso ciclista Alfredo Binda. Dopo aver attraversato la periferia, ci si abbandona ad un sentiero che porta alle periferie di Brenta, più precisamente nella località Cascina 330, da lì in breve si arriva alla chiesa di San Quirico 369 mt. La chiesa fu costruita nel XII secolo come chiesa parrocchiale, in seguito fu costruita l’attuale chiesa di San Vito e Modesto. Furono fatti importanti interventi di restauro; l’unica impronta di carattere romanico, è rappresentato dal campanile. La chiesa in seguito divenne santuario. Qui si apre la prima balconata sulla Val Cuvia, con una bella veduta su Monte Sangiano 532 mt e su Sasso del Ferro 1062 mt.
Si prosegue lungo un’altra facile sterrata che attraversa belle località private, una stradina adatta anche per belle passeggiate a cavallo. Giunti a Casalzuigno, ci sì abbandona ad un altro tipico paese della Val Cuvia, attraversandolo per buona parte. Aga è indubbiamente una delle località più belle della valle, il borgo si presenta con tutto il fascino dei borghi di montagna; oltre ad essere un’ottima meta è anche punto di passaggio per camminate più impegnative. Da qui, si apre una bella balconata sul Campo dei Fiori 1227 mt, facilmente riconoscibile, il Poncione di Ganna 992 mt.
Nelle vicinanze, si trova l’oratorio di San Bernardino, edificata intorno al quattrocento.


CURIOSITA’
Fra il 1914 e il 1949, lungo l’attuale SS 394, la frazione di Zuigno era servita dalla tranvia della Valcuvia.

TEMPI DI PERCORRENZA: 2:00 circa.
DIFFICOLTA’: (T/E) per brevissimi tratti su sentiero.
PUNTI D’APPOGGIO: locali a Cittiglio e a Casalzuigno.
COME ARRIVARE: Da Laveno con SP 394 dir, oppure in treno con linea ferroviaria Varese Laveno, o da Varese con SS 394 pi breve tratto su strada provinciale, oppure in treno con linea ferroviaria Varese Laveno.
CARTOGRAFIA O GUIDE: carta Kompass N°90 e Via Verde Varesina redatta da De Agostani.
SEGNALETICA: Cartelli informativi più bandierine bianco rosso del sentiero 3V e bandierine giallo verde del sentiero AV.
DOVE ALLOGGIARE: B&B Il Cortile, Via Libertà N°87, tel: 0332/618029.

Archivio blog