venerdì 26 ottobre 2018

Il Triangolo Lariano, da Como a Canzo.



Da Como 201 mt, sì percorre la mulattiera che passando dalla località Crescione, sale a Brunate 715 mt.
Arrivati a Brunate, sì attraversa il paese, fino a trovare le indicazioni che portano al faro Voltiano 902 mt e in seguito al Rifugio CAO 980 mt. Sì continua a camminare lungo un’ampia carrozzabile che segue la dorsale, passando per Baita Bondella 1075 mt e Baita Boletto 1180 mt, quindi, proseguendo su sentiero, si aggira il versante nord del Monte Boletto 1236 mt e del Monte Bolettone 1317 mt, arrivando alla Bocchetta di Lemna 1115 mt. Nuovamente in salita, sì arriva alla Bocchetta di Palanzo 1210 mt, dove sì trova il bivio con il sentiero che scende a Canzo 402 mt. Seguendo il sentiero che svolta a destra, sì costeggiano le pendici del Monte Palanzone 1436 mt, per collinare lungo Colma Piana 1179 mt. In decisa discesa, sì raggiunge Bocca Vallunga 902 mt. Ancora in discesa, il sentiero, diventa una carrozzabile, che attraversa un ampio castagneto, portando all’Agriturismo Cascina Enco. Un ultimo tratto su sterrata e si arriva ad Asso 427 mt, quindi su strada asfaltata sì attraversa il paese per arrivare sulla provinciale che porta
a Canzo e alla stazione.







NOTA
Il Triangolo Lariano, è composto principalmente da due gruppi montuosi. Il primo, situato ad est, è una piccola catena che va dai Corni di Canzo 1373 mt e Monte Moregallo 1276 mt, al Monte Cornizzolo 1240 mt, il secondo più lungo, parte da Como, e va a terminare a Bellagio 229 mt. La lunga dorsale, comprende vette che spesso superano i 1200 mt di quota con le due cime principali, il Monte Palanzone 1436 mt e il Monte San Primo, che con i suoi 1686 mt, rappresenta la cima più alta del Triangolo Lariano.
La traversata classica, è quella che da Como, conduce fino a Bellagio, percorrendo l’intera dorsale in circa 10/12 ore, con la possibilità di effettuare, il percorso in due giorni con pernottamento in una delle tante strutture che s’incontrano lungo il cammino.
Quella che propongo in queste pagine, è una variante, che sì può effettuare in un giorno solo e che consente di utilizzare comodamente i mezzi pubblici, rinunciando così all’auto.
Sì parte dal lungo lago di Como, salendo lungo la pedonale che porta a Brunate.
Dopo una lunga salita che segue in pratica la funicolare, sì raggiunge una strada asfaltata che si segue svoltando a destra e in breve porta alla stazione a monte della funicolare; consiglio di fare una visita al borgo, che sì presenta nella classica veste di paesino di montagna, circondato però da numerose ville, dotate d'immensi giardini botanici.
Dopo un’altra buona salita, sì arriva al Faro Voltiano, per chi come me, che abita ad ovest della città di Como, nelle serate in cui il cielo è limpido, non è difficile scorgere la luce del faro ad intermittenza, che emette il suo raggio luminoso.
Dopo aver visitato l’area del faro, inizia ora la bella traversata lungo un’ampia strada sterrata che in perfetta sequenza, conduce alle tante capanne che sorgono poco prima della cima del Monte Boletto, Capanna CAO, Baita Carla, Baita Bondella e Baita Boletto, qui, sì può trovare ospitalità a pranzo, a cena e con funzione d’alberghetto, fatta eccezione per la Baita Boletto; tutte le capanne, hanno delle bellissime balconate che spaziano sulla Brianza e sulla Pianura Padana, fino all’Appennino.
Passata la baita Boletto, poco prima di iniziare la salita al Monte Boletto, sì devia a sinistra affrontando il piacevole sentiero che passa sotto la cima, per arrivare ad una selletta, dove sì trova la Capanna San Pietro, una volta era un ottimo punto d’appoggio, oggi è una struttura in disuso, abbandonata alle intemperie.
 
Il sentiero che aggira il Monte Bolettone, attraversa un bellissimo bosco di faggi, che definire fiabesco, è davvero il minimo, un’atmosfera solitaria molto suggestiva.
Dalla Bocchetta di Lemna, un’altra ampia sterrata, porta alle pendici del Monte Palanzone, dopo aver aggirato il Pizzo dell’Asino 1272 mt, arrivando alla Bocchetta di Palanzo, qui, sì respira già un’aria di montagna, con una bellissima balconata che spazia sul ramo occidentale del Lago di Como.
La discesa, sì sviluppa interamente dentro il bosco.
Solo la località Enco, offre un’ampia visuale sulla Valle del Lambro, dopo aver attraversato una grande area coltivata a castagno, con piante secolari. Qui un altro ristoro, consente di avere un buon punto d’appoggio, per questa traversata.
Ancora in discesa, su facile sentiero, e sì raggiunge il borgo d’Asso, piccola cittadina, incastonata in questa bella valle, e poco dopo, ecco il Paese di Canzo, dove sì può trovare strutture per il pernottamento e il treno, per rientrare a casa.

CURIOSITA’

TEMPI DI PERCORRENZA: 6:30/7:00 circa.
DIFFICOLTA’: (E) per la lunghezza del percorso e per il dislivello.
DISLIVELLO: oltre 1100 mt in salita e circa 1000 mt in discesa.
CARTOGRAFIA O GUIDE: carta Kompass N°91.
PUNTI D’APPOGGIO: locali a Como, Brunate, Asso e Canzo, altri locali in località Faro Voltiano, Rifugio CAO, Baita Carla, Baita Bondella e Baita Boletto lungo la dorsale, e Agriturismo Enco, nell’omonima cascina.
COME ARRIVARE: in treno, da Milano, con linea: Milano Cadorna, Saronno Como Lago, mentre per il ritorno, con linea: Canzo Meda, Milano Cadorna.
SEGNALETICA: pochi pannelli informativi lungo la salita da Como a Brunate, poi, cartelli informativi e bandierine bianco rosso.
DOVE ALLOGGIARE: Rifugio CAO, tel: 031/221074, Baita Carla, tel: 031/220186 e Baita Bondella, tel: 031/220307.

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