lunedì 25 marzo 2019

Dalla località Serra, al Monte Giarolo.



Percorrendo in auto la Valle Curone, poco dopo aver raggiunto il borgo di Morigliassi 641 mt, si seguono le indicazioni per la località Serra 683 mt.
Lasciata l’auto, si percorre un segnavie, contrassegnato da un quadrato giallo, quindi attraverso un ampio sentiero in parte carrozzabile, sì guadagna velocemente quota salendo lungo la Costa della Gabbia, raggiungendo la vetta del Monte Giarolo 1473 mt.








NOTA
Per me che vivo in provincia di Varese, viene quasi logico frequentare le montagne più vicine, però guardando verso sud, ogni volta che vedo quel lembo di Appennino che sì affaccia all’orizzonte, nasce l’istinto di andare a esplorare monti così lontani. Così, quando posso, mi dirigo a sud, per far visita a delle montagne che meritano di essere vissute, perché è un viaggio alla scoperta di panorami incredibili, che meritano di essere goduti nel migliore dei modi.
Dopo aver attraversato in auto buona parte della Valle Curone, sì arriva a questa minuscola borgata, davvero quattro case messe in croce, con il minuscolo oratorio, dedicato a San Pietro, realizzato nel XVI secolo. Qui sì trova una fontanella, indispensabile rifornimento d’acqua, per chi vuole affrontare questo itinerario, poiché a parte qualche ruscello, altre sorgenti dove rifornirsi di acqua, non ve n’è. Da qui, come già detto, parte l’itinerario, un segnavie contrassegnato da un quadrato giallo, che però, non indica: né la meta, né i tempi di percorrenza.
S’inizia a salire su quest’ampio sentiero, probabilmente anche carrozzabile, alternandosi fra tratti di bosco e ampi campi coltivati, da dove sì possono aprire delle spettacolari balconate che spaziano sulle colline della Valle Curone e della quasi parallela Valle Staffora, con vista sul piccolo gruppo montuoso, dove sorge il famoso eremo di S. Alberto di Butrio, costruito nel XI secolo 687 mt, mentre più a destra, è ben visibile la cresta che colma con il Monte Alpe 1253 mt.

Continua la salita lungo l’ampio sentiero, arrivando a un pianoro, ricoperto da conifere. Proseguendo la salita, il bosco inizia a cambiare, lasciando spazio a delle belle faggete e a boschi di abete misto a larice. Un altro ampio pratone, consente una bella veduta della cresta parallela, con vista su: Pian della Mora a circa 1350 mt, Monte Bagnolo 1550 mt, fino al più alto Monte Chiappo 1700 mt. Dietro la cresta, appare in tutta la sua bellezza, la cima del Monte Lesima, che con i suoi rispettosi 1724 mt, rappresenta la massima elevazione di questa catena montuosa che dal mare o dalla pianura, si spinge ai confini di ben quattro regioni.








Un ultimo tratto in salita, e sì raggiunge finalmente la vetta del Monte Giarolo. Qui si può ammirare ben 360° gradi di panorama, con vista sulla cresta che sale fino ai 1661 mt del Monte Cofrone e ai 1700 mt del Monte Ebro. Guardando verso destra, spunta solitaria la cima del Monte Antola 1597 mt.


Rivolgendo lo sguardo da ovest verso est, inizio a elencare tante tra le più importanti cime della catena alpina, quelle che sono riuscito a riconoscere con certezza, ma posso assicurare che nelle giornate terse, il panorama è ancora più emozionante di quello che ho visto io, e sono: Cima d’Argentera 3297 mt, Monviso 3841 mt, Gran Paradiso 4061 mt, Monte Rosa 4634 mt, Dom 4545 mt, Monte Leone 3552 mt, Monte Disgrazia 3678 mt e Pizzo Bernina 4050 mt. Posso garantire che nelle giornate limpide, sì ha sicuramente una visuale sulle colline del Monferrato, sulla Pianura Padana, fino alle Prealpi Luganesi e su buona parte delle Alpi Orobie. Credo che dopo questa piacevole carrellata di nomi, qualsiasi escursionista che cerca i panorami più belli, non potrà fare a meno di salire questa montagna, solo per godersi i minuti interminabili di un panorama unico come solo l’Appennino Ligure sa regalare.
CURIOSITA’
La statua che vediamo oggi, è una seconda versione di quella originale. La prima, fu messa in posa l'11 agosto del 1901, a causa delle intemperie, il 5 agosto del 2001, venne messa in posa una nuova statua.
TEMPI DÌ PERCORRENZA: 2:15 circa.
DIFFICOLTA’: (E) per tratti su sentiero ripido.
PUNTI D’APPOGGIO: nessuno.
DISLIVELLO: circa 800 mt.
SEGNALETICA: qualche cartello informativo solo in vetta, per il resto vi sono solo sbiaditi cartelli di tanto in tanto contrassegnati da un quadrato giallo, e qualche bandierina bianco rosso verso la fine della salita.
COME ARRIVARE: da Milano o da Genova con autostrada A7, oppure da Torino o da Piacenza con autostrada A21, uscita Tortona, quindi seguire le indicazioni per Valle Curone, Fabbrica Curone, Morigliassi e quindi, località Serra.
DOVE ALLOGGIARE:
CARTOGRAFIA E GUIDE: Via del Sale foglio N°1 e 2, Appennino Pavese Valli Staffora e Curone, foglio N°4

Archivio blog