domenica 13 gennaio 2019

Da Castelletto Cervo alla Cascina Magna.


Da Castelletto Cervo 209 mt, sì oltrepassa il Torrente Cervo, seguendo la strada asfaltata per almeno cinquecento metri. Appena trovata un’ampia sterrata, sulla destra, sì svolta e la sì percorre fino ad arrivare alla Chiesa di San Vincenzo. Ignorando la segnaletica, si segue la sterrata che gira a sinistra, quindi dopo aver affiancato il ponte, sì deve superare la Roggia di Castellengo attraverso un ponte in metallo. Ora percorrendo la strada asfaltata che costeggia la SS 232, sì raggiunge la Chiesa SS Pietro e Paolo, che sì trova dall’altra parte della statale. Prestando attenzione alle auto, sì attraversa la strada statale, percorrendo la strada asfaltata sulla destra, che sì deve percorrere fino al borgo di Castellengo. Dopo aver visitato il borgo, si prosegue scendendo da una strada sterrata che porta all’Ecomuseo del Cossatese e della Baraggia. Raggiunto l’ecomuseo, sì seguono le indicazioni del GtB (Gran Tour del Biellese), che introduce a una piccola valle, ora con decisa salita, sì arriva a un altopiano, dove s’incontrano svariate cascine, tra cui: Cascina Pescia e Cascina Magna 306 mt. Proseguendo con il GtB, sì raggiunge dopo una decina di minuti, una zona panoramica che spazia sulla Valle del Cervo, su Cossato e sulle montagne circostanti.










NOTA
Percorso molto interessante dai panorami eccezionali, questa è la sola definizione che posso dare a questo itinerario, che va alla scoperta dell’ampia valle del Torrente Cervo e di una zona collinare come la Riserva Naturale Orientata della Baraggia tutta da scoprire.
Sì parte da Castelletto Cervo, piccolo borgo che sorge sopra una costa che si affaccia sul Torrente Cervo. Il minuscolo centro, è composto dalla chiesa parrocchiale dedicata a San Tommaso e dal castello risalente al XIII secolo, che domina sulla valle.








Il Torrente Cervo, sì attraversa seguendo una strada asfaltata che durante le piene del torrente, è chiusa. Per essere un torrente, la portata d’acqua è notevole e il suo letto è molto ampio. Percorrere l’ampia pianura è davvero emozionante, nelle giornate limpide, il panorama è semplicemente spettacolare, con vista che spazia su tutte le più belle cime della Provincia di Biella, tra cui: Monte Barone 2044 mt, Cima di Bò o Alta Cima 2556 mt, Monte Mucrone 2335 mt e Monte Mars, che con i suoi 2600 mt, rappresenta la massima elevazione del biellese, oltre ad una splendida vista sul Monte Rosa.
Proseguendo lungo la sterrata, sì arriva alla Chiesa di San Vincenzo, realizzata intorno al XII secolo, interessante nella sua struttura con l’enorme campanile. La Chiesa all’esterno non è messa bene, avrebbe bisogno di un discreto restauro, e comunque non è visitabile all’interno. Il contesto però, è molto suggestivo e la vista sulle Alpi, ampia, questa splendida atmosfera.
Raggiunta la chiesa dei SS Pietro e Paolo, sì apre un altro magico contesto, con la splendida veduta dell’antico borgo di Castellengo realizzato nel X secolo, arroccato su di una collina a circa 260 mt di quota, domina la valle con la sua imponenza. Il borgo è visitabile quasi completamente, e sì possono prenotare visite e ricevimenti.

Il complesso collinare della Baraggia, è un luogo molto suggestivo. La meta qui descritta, consente di ammirare un’area rurale di notevole pregio, con vari cascinali che sorgono su quello che posso definire come un piccolo altopiano, alture a quote collinari che regalano spettacolari panorami sulle montagne del biellese e sulla Valle del Torrente Cervo, che vista dall’alto, è ancora più suggestiva, come lo è vedere i tanti animali al pascolo che vivono liberi nella valle sottostante; scene che in pianura sono davvero rare, ma che qui a quanto pare, sono una piacevole abitudine. Le ultime righe le lascio al punto panoramico, che è obbligatorio raggiungere, perché dall’alto di queste quote collinari, sì gode come già più volte ripetuto, un panorama eccezionale, e sarebbe davvero un peccato, rinunciare a tale vista, che sì raggiunge davvero con pochi minuti di cammino.
 
CURIOSITA’
La Riserva Naturale Orientata delle Baragge, sì estende per 3980 ettari con diversi appezzamenti, su tre province che sono: Novara, Vercelli e Biella, ed è stata istituita nel 1992.
TEMPI DÌ PERCORRENZA: 2:30 circa.
DIFFICOLTA’: (T/E) per un brevissimo tratto su sentiero.
DISLIVELLO: circa 150 mt.
SEGNALETICA: anche se s’incontra la segnaletica del GtB, consiglio di seguire le indicazioni che ho riportato nell’articolo, perché i paletti presenti lungo il percorso GtB, a volte sono mancanti e a volte sono stati volutamente rimossi, rendendo complicato seguire lo sviluppo del GtB.
CARTOGRAFIA E GUIDE: Il Bilellese centro orientale, foglio 4. INGENIA.
PUNTI D’APPOGGIO: nessuno.
COME ARRIVARE: da Vercelli, seguire le indicazioni per Biella e Buronzo e Gattinara.
DOVE ALLOGGIARE: B&B La Carosera in località Castellengo, tel: 335/5252890.

mercoledì 9 gennaio 2019

Da Vigevano alla Cappella dedicata a San Martino.



Da Vigevano 116 mt, sì percorre Via Buccella piccola strada asfaltata dove, ha inizio l’itinerario. Si segue la strada asfaltata fino al borgo di Buccella. Oltrepassata la frazione, sì svolta a destra seguendo Strada Ramo dei Prati, che scende al naviglio Sforzesco. Raggiunto il naviglio, si svolta a sinistra seguendo l’ampio sentiero che costeggia il canale.
Raggiunto il ponte successivo, sì segue l’ampia sterrata che svoltando a sinistra, entra in località Villa Reale. Usciti dal borgo, sì segue la strada asfaltata che porta a Cassolnovo 120 mt. Raggiunta la curva sì prosegue diritto, percorrendo un’ampia sterrata sì arriva alla strada che scende all’Allevamento Mandelli; con una breve deviazione, sì può visitare l’esterno della chiesa di San Giacomo.
L’itinerario prosegue seguendo Strada dei Livellari, anch’essa conduce nel centro di Cassolnovo, quindi, raggiunte le prime case, si deve svoltare a destra per Via San Martino; poco dopo, sì oltrepassa il Canale Langosco, arrivando alla piccola cappella di San Martino.
NOTA
Il breve itinerario qui descritto, porta alla scoperta di una vasta area della Pianura Padana, chiamata Lomellina, un breve assaggio di questo mondo composto d’immensi campi, piccoli borghi e lunghi navigli.
Sì parte da Vigevano bellissima cittadina già esistente in epoca romana, situata poco a est del Fiume Ticino. Iniziando a camminare lungo Via Buccella, subito ci s’immerge nel silenzio delle campagne, ampi campi spaziano come un grande mare, e le tante cascine che s’incontrano lungo la strada, sembrano piccole isole.
La località Buccella, realizzata intorno al 1100, è costituita da alcuni rustici, da una graziosissima chiesa e da una villa non più in perfette condizioni. Questo luogo racconta già di per se, una lunga storia che dai secoli trascorsi, è giunta ai nostri giorni.
Il tratto che costeggia il Naviglio Sforzesco, canale realizzato intorno al 1400, è immerso nel verde e nel silenzio dei boschi che avvolgono il canale, un luogo gestito dall’uomo, ma allo stesso tempo selvaggio, e se sì ha fortuna, sì può anche incontrare qualche capriolo.
La località Villa Reale anch’essa risalente al 1300/ 1400, è un altro gioiello che non può lasciare indifferenti, una serie di rustici che avvolgono la villa principale che purtroppo si riesce a vedere solo marginalmente, mentre sì può ammirare la piccola chiesa dedicata a San Carlo Borromeo.
A pochi passi dal piccolo centro di Cassolnovo, sorge in una posizione molto suggestiva, la chiesa di San Giacomo eretta alla fine del 1500, circondata dalle risaie e dai boschi che precedono il Canale sforzesco. La chiesa non è visitabile, però come già detto, il contesto è davvero bello.
Dopo aver sfiorato le periferie di Cassolnovo, sì raggiunge il Canale Langosco, realizzato nel 1600, e subito dopo la cappella votiva dedicata a San Martino. Costeggiando il canale, sì raggiunge poco più avanti, un ponte, da qui sì può ammirare tutto il fascino della campagna, un angolo di pianura che merita di essere visitato. Se qualcuno pensa che in pianura non vi siano panorami mozzafiato, sbaglia completamente, una così ampia area di campi, regalano nelle giornate limpide fantastiche vedute su Alpi, Prealpi e Appennino, con un’eccezionale vista sul Monte Rosa 4634 mt.

CURIOSITA’
 Cassolnovo, è il comune più a nord della provincia di Pavia.

TEMPI DÌ PERCORRENZA: 2:00 circa.
DIFFICOLTA’: (T)
PUNTI D’APPOGGIO: nessuno.
DISLIVELLO: praticamente inesistente, circa 15 mt tra salita e discesa.
SEGNALETICA: in pratica inesistente, seguire le indicazioni qui riportate.
COME ARRIVARE: in auto da Milano con SS 494, poi a una rotonda seguire le indicazioni per Novara, oltrepassando la linea ferroviaria Milano Mortara, quindi sì segue la provinciale fino a trovare le indicazioni per Cascina Buccella.
CARTOGRAFIA E GUIDE: carta dei percorsi ciclopedonali foglio N°5 redatta dal parco.
DOVE ALLOGGIARE: numerose strutture a Vigevano.

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