domenica 20 febbraio 2022

Da Pettenasco all'Alpe Poncione.

Da Pettenasco 331 mt, sì segue il segnavie che sale a Pratolungo 506 mt. Sì prosegue lungo facile sterrata, raggiungendo il borgo di Agrano 456 mt, ora, seguendo la strada asfaltata che porta all’agriturismo Alpe Selviana, che di seguito diverrà sterrata, inizia la piacevole salita che porta all’Alpe Poncione 726 mt, che sì raggiunge con una breve deviazione dalla strada principale.









NOTA

Il Gruppo montuoso del Mottarone 1491 mt, è famoso ai tanti per le piste da sci, pare che su questi rilievi abbia avuto inizio, quello che oggi conosciamo come lo slalom gigante, sicuramente tanti conosceranno questa montagna, per il meraviglioso panorama che sì gode dalla vetta e dalla panoramica funivia, che ha purtroppo avuto una triste vicenda che evito di descrivere e commentare.

Sicuramente è una montagna turistica, facilmente raggiungibile in auto e con tanti ristoranti, dove poter trovare riparo alle rigide giornate invernali oppure alle afose estati.

Il Mottarone è però anche escursionismo, anche a buoni livelli, accessibile anche in bici o a cavallo, luoghi incontaminati a volte poco frequentati e anche dimenticati come in questo caso. Il giro qui descritto, porta volutamente alla scoperta di un alpeggio ormai in rovina, un luogo magico dove respirare l’atmosfera dei tempi che furono.

Sì parte da Pettenasco, piccola cittadina che sì affaccia sulle rive del Lago d’Orta, abitato già in epoca romana, borgo molto suggestivo, che merita una breve visita. Qui, durante la seconda guerra mondiale, Pettenasco fu territorio d’incontro tra la resistenza piemontese e quella lombarda.

Pratolungo è un piacevole borgo a pochi passi da Pettenasco, fuori dal grande traffico del lago, rimane un luogo incantato, immerso nel verde, con una spettacolare vista sul gruppo del Mottarone. Di notevole interesse storico e paesaggistico, sono le due chiese, una dedicata alla Madonna della Neve e l’altra a San Grato.

Molto suggestiva, è la valle del Torrente Pescone, ricca di prati, dove animali da pascolo, trovano lo spazio ideale per trascorrere in serenità la loro vita.








Agrano è un altro piacevole borgo che merita una visita accurata, pur con modeste dimensioni, è una frazione di Omegna 295 mt; qui, nei punti panoramici, sì ha una piacevole veduta sul Monte Croce 1643 mt.



L’Alpe Poncione, come descritto, sì raggiunge con una breve deviazione. Dopo circa venti minuti dall’ultima segnaletica verticale, dopo aver passato un incrocio con un sentiero che scende sulla sinistra, a ridosso di una curva, sì notano alcune strutture in mezzo al bosco, dopo aver individuato il sentiero non segnalato, che aggira il colle, finalmente s’incontra quello che rimane dell’Alpe Poncione, probabilmente abbandonato da non tantissimi anni, dato che la struttura è ancora in condizioni accettabili. Il panorama è scarso, solo una veduta sul Monte Mazzarone 1146 mt, per il resto, la fitta pineta che circonda e conserva l’alpeggio, impedisce la visuale sulla valle del Torrente Pescone e sulla parte alta del Mottarone.

Può essere interessante, fare una piccola deviazione, per andare a visitare l’Alpe Zegro, che sì trova sulla sinistra, poco dopo l’ultimo bivio, l’edificio sì riconosce perché dipinto di giallo e situato in un piacevole prato che regala l’atmosfera alpina di quote molto più elevate.

 

CURIOSITA’

Ad Agrano, è conservata in una teca, il corpo mummificato di una donna di cui non sì conosce l’origine, nominata come: La morta di Agrano.


 






TEMPI DÌ PERCORRENZA: 2:30 circa.

DIFFICOLTA’: (T)

DISLIVELLO: poco più di 450 mt in salita e circa 50 mt in discesa.

SEGNALETICA: e bandierine rosso bianco rosso, e cartelli informativi.

CARTOGRAFIA O GUIDE: carta Kompass N°97, può essere utile consultare Wikiloc.

PUNTI D’APPOGGIO: Locali a Pettenasco, Agrano e Agriturismo Il Glicine all’Alpe Selviana.

COME ARRIVARE: in auto da Novara su SP 229, oppure in treno lungo la linea Novara Domodossola.

DOVE ALLOGGIARE: varie strutture ricettive nella zona.

Un amico che segue il blog, segnala che nell'itinerario Vintebbio, Cima Frascheia, i punti d'appoggio al momento non esistono più a causa di un violento incendio.

Da Borgomanero al borgo di Soliva.


Dal cimitero di Vergano Novarese 340 mt circa, sì raggiunge la provinciale, svoltando a destra, e percorrendola per circa duecento metri. Raggiunta Via Casale Canuggioni, sì svolta a destra percorrendola in salita, subito dopo un tratto in piano, sì trova il cartello del segnavie n°798°. Sì prosegue lungo il segnavie, fino ad arrivare all’incrocio con il sentiero n°798; ora, seguendo quest’ultimo, sì oltrepassa il Parco di Chepoli e dopo una leggera discesa, sì riguadagna quota fino a raggiungere l’abitato di Soliva 632 mt.








NOTA

Il Parco del Monte Fenera, ha un'estensione che va più o meno dalle periferie di Maggiora 397 mt, Grignasco 322 mt e Borgosesia 354 mt. Al suo interno, si trovano rilievi che non vanno oltre i 900 mt di quota, basti pensare che la vetta più alta, il Monte Fenera appunto, raggiunge come massima elevazione i 899 mt. Oltre alle cime, e ai tanti sentieri che consentono un’ampia visita del parco, quello che a mio parere da maggior suggestione, sono i tanti piccoli borghi raggiungibili con strette strade asfaltate o con piacevoli sentieri anche di buon livello.

L’itinerario qui proposto, parte da Borgomanero 308 mt, più esattamente dal cimitero di Vergano Novarese, dove sì trova un ampio parcheggio.

L’itinerario sì sviluppa prevalentemente su strada sterrata, e in prevalenza attraverso ampi boschi misti, quindi sarà un itinerario avaro di grandi panorami.

Una delle prime vedute, si ha quando sì passa vicino a un vigneto, che guarda verso la cresta del Monte Croce del Teso 712 mt, oppure, lungo la salita, sì hanno piacevoli vedute del campanile di Castagnola 749 mt, uno dei borghi più alti del parco.








Di notevole interesse, è il Parco Chepoli, situato a 480 mt di quota, qui sì può trovare una vasta area attrezzata e una sorgente, dove ricaricare la borraccia, oltre a numerose stazioni a tema e un percorso didattico per i ragazzi.



Soliva è un borgo che guarda verso la Pianura Padana,  della sua storia, non sì trova praticamente nulla, come non ho trovato ad esempio il nome della chiesa, posso solo dire che è un luogo fuori dal mondo, un angolo di pace a pochi chilometri da un grande centro come Borgomanero, un posto dove il silenzio viene interrotto solo dalle poiane, perché le auto sono rare e il traffico e praticamente inesistente. Come già scritto la visuale spazia sulla pianura, e quindi, nelle giornate terse, l’Appennino Ligure riempie lo sfondo. Sulla sua sinistra, è riconoscibile il Campo dei Fiori di Varese 1227 mt, e più in la, sì riconosce l’inconfondibile sagoma del Monte Generoso 1701 mt, oltre alla vista delle colline moreniche che precedono la piatta pianura.

 

CURIOSITA’

 

TEMPI DÌ PERCORRENZA: 2:30 circa.

DIFFICOLTA’: (T)

DISLIVELLO: oltre 350 mt in salita e circa 70 mt in discesa.

SEGNALETICA: e bandierine rosso bianco rosso, e pochi cartelli informativi .

CARTOGRAFIA O GUIDE: carta Kompass N°97, può essere utile consultare Wikiloc.

PUNTI D’APPOGGIO: nessuno.

COME ARRIVARE: in auto da Novara su SP 229, oppure in treno lungo la linea Novara Domodossola.

DOVE ALLOGGIARE: varie strutture ricettive a Borgomanero.

giovedì 3 febbraio 2022

A spasso tra i colli fra Borgomanero e Briga Novarese.

Dal Campo sportivo di S. Cristinetta a Borgomanero 320 mt, seguendo il segnavie bianco rosso, sì cammina lungo l’omonima via fino ad arrivare sulla provinciale. Sì oltrepassa la provinciale per proseguire lungo Via San Michele che si percorrerà fino a passare sotto la SP229-II. Passati sotto il ponte della provinciale, sì svolta a destra, andando avanti per circa 200 mt. Poi, sempre seguendo il segnavie, sì gira a sinistra andando verso Cascina Capricciosa. Raggiunto l’ingresso della cascina, si segue la sterrata a sinistra, e costeggiando la proprietà, sì arriva a un vecchio roccolo. Ora, svoltando a sinistra, si guadagna quota raggiungendo dei vigneti e da lì a breve, il colle dove è collocata la chiesetta di San Michele 406mt.

Dal Colle San Michele, sì prosegue lungo la sterrata che sì vede subito a sinistra, dopo un tratto pianeggiante, s’inizia a scendere di quota, e ignorando tutti i bivi a sinistra, arrivando così a Cascina Spinetta; continuando lungo la strada asfaltata, sì raggiunge l’abitato di Talonno. Poco prima di arrivare alla Trattoria Le Noci, si svolta a sinistra percorrendo Via Bonazzi e arrivando subito dopo in Via Madonnina. Ora ignorando temporaneamente il segnavie, sì percorre Via Madonnina fino alla SP34, la sì oltrepassa imboccando Via Maggiore, con una piccola salita, sì arriva al piazzale della Chiesa di San Germano 386 mt, da dove si gode un piacevole panorama.

Dopo essere ritornati in Via Madonnina, sì recupera il segnavie, sì rientra nel bosco, e poco dopo si raggiunge la Frazione Mescia 390 mt. Dopo aver visitato la frazione, sì riprende il segnavie andando verso la Frazione Sereia, che però non sì andrà a visitare, perché il segnavie, rientra nel bosco, girando dietro il Motto Sereia 442 mt, arrivando a un altro bivio. Qui, sì svolta a sinistra passando davanti ad una cascina, quindi seguendo le indicazioni, sì riprende quota, passando sotto Motto Grande 458 mt, e raggiungendo poco dopo il Motto di Duno 419 mt. Seguendo la sterrata, sì riperde quota fino a raggiungere Via San Tommaso, quindi svoltando a destra, ci si dirige verso Briga Novarese. Raggiunta la piccola chiesa di San Tommaso, sì svolta a destra salendo lungo la strada asfaltata che porta all’accesso di una proprietà privata. Dal cancello, sì prosegue dritto lungo la strada sterrata (percorso senza segnavie), sulla destra, sì nota la cima del Motto Grande, ben visibile in inverno quando le piante sono spoglie. Poco prima di trovarsi parallelamente al Motto Grande, sì svolta a sinistra iniziando a salire di quota, sì evita un bivio a sinistra, camminando lungo il sentiero a destra, quindi dopo aver passato il traliccio, sì rientra nel bosco, per arrivare alla cima del Motto della Croce 460 mt, raggiungibile con una breve deviazione sulla destra.

S’inizia a scendere, si passa vicino ai ruderi di un’antica torre, arrivando poco dopo a un incrocio, qui sì deve mantenere la destra, fino a quando non si esce sulla strada asfaltata.

Svoltando a destra, si sale lungo la strada asfaltata, arrivando al bivio che indica il colle La Madonnina, che sì raggiunge svoltando a sinistra. Dalla cappella, invece di ritornare sulla strada asfaltata, sì percorre un sentierino segnato con delle frecce, questo consente di raggiungere in breve la chiesa di San Grato 435 mt, compiendo un’altra piccola deviazione. Ritornati sul sentierino, con un altro breve traverso, sì arriva finalmente alla Chiesa di San Colombano 448 mt.



 






NOTA

Borgomanero è una città che sorge a nord di Novara, attraversata dal Torrente Agogna, si trova in mezzo al piccolo gruppo montuoso che sì collega al Parco del Monte Fenera 899 mt, situato alla sinistra, mentre alla sua destra, sì trovano piccoli rilievi morenici che superano i 400 mt di quota.

Il percorso che descrivo, percorre in un continuo salire e scendere, tre gruppi isolati di colline, vicini ma divisi da piacevoli conche attraversate da ruscelli, che creano un paesaggio molto caratteristico.

Sì parte appunto da Borgomanero, città di antiche origini, la località Santa Cristinetta, prende il nome da una piccola cappella, situata lungo la provinciale.

Il Colle San Michele, dove è situata la piccola chiesa che risale almeno al X secolo, da qui, sì ha una piacevole vista sulle colline che guardano verso Gattico 383 mt. Poco prima di arrivare alla chiesa, una piccola vigna, da la possibilità di avere una magnifica veduta sul Monte Rosa, che all’alba sì tinge del colore che da il nome alla montagna.









Talonno è un piccolo borgo situato nel comune di Invorio, nella sua parte più alta, è situata la Chiesa di San Germano, realizzata nel 1500, offre una bella vista sul borgo e sulle vicine colline, dalla piazza, s’intravede il Monte Rosa apparire dietro gli alberi, come una fortezza che domina il paesaggio.

Molto caratteristica, è la Frazione di Mescia, qui sì trova un’altra piccola chiesa, dedicata a San Defendente, costruita verso la fine del 1800, a seguito di un furioso incendio.

Il Motto di Duno, è una lunga lingua morenica, sulla quale sì posano numerosi massi erratici, antica testimonianza di quando i ghiacciai trasportavano questi enormi massi verso la pianura.








Nell’unico punto panoramico, è ben visibile l’inconfondibile sagoma del Monte Barone 2044 mt.

Il comune di Briga Novarese, è sfiorato dal percorso, quindi il centro sì può visitare solamente con una deviazione. Lungo le periferie, s’incontra la chiesa di San Tommaso risalente all’anno 1000, all’interno sono custoditi dei preziosi affreschi.

Il Motto della Croce, è un grosso panettone dove è stata posta una croce su cui non vi è alcuna scritta, può essere interessante la piccola area attrezzata con tavolo e panche, che da la possibilità di fare una comoda pausa.

La collina dove è collocata la chiesa di San Colombano, ha di fatto, tre punti panoramici. Il primo è quello dove è posto una piccola cappella votiva che domina su Briga Novarese e sulla città di Borgomanero, stesso panorama, ma più limitato, sì ha dall’Oratorio di San Grato, realizzato verso la fine del 1600.

La vera perla, che sì conserva alla fine del percorso, è rappresentata dalla Chiesa di San Colombano costruita verso la fine del 1500 e dedicata al monaco irlandese fondatore dell’abbazia di Bobbio in Provincia di Piacenza. Di notevole interesse, sono le fortificazioni di epoca romana, di cui oggi rimangono la torre e altre mura sparse lungo la collina. Il panorama da qui è fantastico, oltre alla bella vista sul Monte Rosa e altri 4000 che sì possono quasi toccare con un dito, sì ha una piacevole vista sul Mottarone 1491 mt, sul Pizzo Proman 2098 mt e sul Monte Massone 2161 mt, ben visibili sono il Convento di Mesima e dell’antica Torre di Buccione che si affaccia sul Lago d’Orta di cui sì riesce a vedere una minuscola porzione, mentre è ben visibile, la Chiesa di Madonna del Sasso, collocata sopra una vertiginosa parete di roccia. Sul colle, è presente una buona area attrezzata, che da la possibilità di trascorrere dei piacevoli momenti in un luogo ricchissimo di storia e con un panorama di tutto rispetto, quasi come un’altura di alta montagna.



 






CURIOSITA’

Sul Colle San Michele, sono stati rinvenuti alcuni reperti risalenti al I secolo dopo cristo, oltre ad una necropoli oggi andata perduta.

TEMPI DÌ PERCORRENZA: 4:00 circa per fare tutti i colli, per il ritorno sì può anche abbreviare con segnavie che da San Tommaso, riporta in Via San Michele.

DIFFICOLTA’: (T/E) per qualche tratto su sentiero ripido.

DISLIVELLO: circa 300 in salita e circa 250 in discesa.

SEGNALETICA: e bandierine rosso bianco rosso, e pochi cartelli informativi fino alla chiesa di San Tommaso, da lì in avanti, la segnaletica è praticamente inesistente.

CARTOGRAFIA O GUIDE: carta Kompass N°97, può essere utile consultare Wikiloc.

PUNTI D’APPOGGIO: locali a Borgomanero, a Talonno e Briga Novarese.

COME ARRIVARE: in auto da Novara su SP 229, oppure in treno lungo la linea Novara Domodossola.

DOVE ALLOGGIARE: varie strutture ricettive a Borgomanero.

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