Da Sabbia 728 mt, sì percorre il segnavie n°561 che conduce al Monte Capio 2172 mt, sì attraversa la Val Sabbiola fino alla località Montata 880 mt, ora in decisa salita, sì arriva all’Alpe Campo 1525 mt. Sì prosegue ancora in salita, fino sfiorare i 1800 mt di quota, quindi con un piacevole traverso, sì arriva all’Alpe Laghetto 1810 mt.
NOTA
La Val Sabbiola, è una valle
che sì colloca a pochi chilometri dallo storico borgo di Varallo Sesia 450 mt,
percorrendo il lungo serpente della Val Mastallone, rimane la seconda
importante valle che s’incontra lungo la provinciale. Numerosi i sentieri che
sì snodano in questa valle, come numerose sono le borgate che arroccate sui
pendii, sfidano da secoli le intemperie da rigidi inverni e da turbolenti
primavere.
L’itinerario da me proposto
parte appunto da Sabbia, piccolo comune abitato già prima dell’avvento di
Cristo.
La prima parte del percorso,
attraversa la sponda sinistra della valle, fatta eccezione per alcuni casolari
e piccoli alpeggi come la località Montata, il segnavie, non incrocia mai
nessuna delle piccole frazioni, che s’incontrano sul lato destro della valle;
tuttavia, grazie a una deviazione di circa quindici minuti, lungo il segnavie
n°565, è possibile visitare il borgo di Erbareti 969 mt, paese dove non vi sono
residenti fissi come a Sabbia.
La dura salita che porta
all’Alpe Campo, va percorsa durante la fioritura delle ginestre, che regala dei
bellissimi colori che sì sposano perfettamente con l’ambiente che le circonda.
L’alpe Campo, è composta di
una serie di baite sparse è sì colloca sopra una sella altamente panoramica;
oltre ad avere una piacevole vista sulla Val Sabbiola, sì ha anche una bella
visuale sulla Cima di Razzarola 1714 mt, e sulle cime più vicine, come il Monte
Capio 2172 mt, massima elevazione che sì può ammirare in questo percorso. Altra
cima che merita di essere menzionata è la Cima di Rondo 1976 mt.
Man mano che sì prosegue
lungo la salita, la visuale si apre fino al Corno Bianco 3320 mt, oltre che
alla vista sul Monte Barone 2044 mt, come sull’inconfondibile sagoma del Monte
Fenera 899 mt. Per poter osservare il Monte Rosa, sì deve salire ancora un
pochino, però, nelle uniche due finestre, sì può ammirare solo una breve
porzione, più precisamente, la visuale spazia sulla Punta Parrot 4436 mt.
L’Alpe Laghetto, è composto di
un gruppetto di baite sparse in una conca glaciale, molto suggestiva. Dove
probabilmente sorgeva il laghetto che da il nome all’alpeggio, oggi, sì è
creata una zona umida, indubbiamente di notevole interesse naturalistico. La
conca sì colloca praticamente sotto il Monte Capio, molto bella è anche la Cima
dei rossi 2134 mt, che a differenza del Monte Capio, sì mostra più rocciosa;
dalla sella che precede l’alpeggio, sì ha una bella vista sul Massa del Turlo
1969 mt e sul Monte Forcolaccia 2034 mt, com’è molto suggestivo il panorama
sulle tante valli che sì tuffano nel lungo serpente della Val Sesia.
Alpe Laghetto, un luogo
ideale per trascorrere delle ore immersi nel silenzio, un luogo che racconta la
vita dell’alpeggio e dei tanti uomini che hanno lavorato su queste montagne.
CURIOSITA’
Arrivando all’Alpe Laghetto,
sì noteranno due grossi fori scavati al centro della conca, due buchi in mezzo
alla montagna. Questi due buchi, sono quello che rimane di una vecchia miniera
di Nichel.
TEMPI DÌ
PERCORRENZA: 3:00 circa.
DIFFICOLTA’: (E) per i tratti su sentiero. Prestare attenzione nel
tratto che attraversa la Val Sabbiola, per alcuni smottamenti del sentiero, al
momento non ancora sistemati.
PUNTI D’APPOGGIO: nessuno.
DISLIVELLO: oltre 1100 mt.
COME ARRIVARE: A26 con uscita Romagnano Sesia, Ghemme, sì prosegue in
direzione di Alagna, fino a Varallo Sesia. Da Varallo con SP 9, che percorre la
Val Mastallone, quindi, svoltare a destra per SP 79 che sale fino a Sabbia.
CARTOGRAFIA O
GUIDE: Carta Kompass N°97.
SEGNALETICA: Cartelli informativi e bandierine bianco
rosso.