domenica 11 febbraio 2018

Da Vintebbio a Cima Frascheia.



Da Vintebbio 297 mt, frazione nel comune di Serravalle Sesia, si segue il segnavie N°702, fino ad arrivare alle porte della Frazione Martellone. Poco prima di arrivare in paese, nelle vicinanze d’alcune panchine, si nota una strada sterrata sulla sinistra. Il segnavie n°702, prosegue lungo questa via, "il segnavie si trova dopo qualche metro", quindi proseguendo lungo il segnavie, si raggiunge la Frazione Quazzo. Giunti all'abitato, si segue la strada asfaltata, fino quando non si trova il sentiero n°704. Svoltando a sinistra, si segue il segnavie fino alla Bocchetta di Chignole, quindi sempre svoltando a sinistra, con segnavie n°700, sì raggiunge la Cima Frascheia 625 mt.








 
NOTA
Da Romagnano Sesia, seguendo il fiume, sulla sinistra, si eleva un piccolo gruppo montuoso d’origine vulcanica, che consiste in una vera e propria catena montuosa, con cime che non vanno mai oltre i 700 mt di quota. L’itinerario qui descritto, è un’altra proposta, che segue quella da me pubblicata qualche anno fa, e che porta al Rifugio Alpini di Lozzolo, situato poco sotto la Bonda Grande 553 mt.
Si parte da Vintebbio, una delle tante frazioni che compongono il comune di Serravalle Sesia 330 mt.
Seguendo il sentiero n°702, dopo pochi minuti, si raggiunge il Castello di Vintebbio 340 mt circa, costruito nel IX secolo. L’area è molto interessante, non solo per le antiche mura, ma anche per l’ampio panorama che si gode da qui. Consiglio di godersi la vista, perché l’itinerario è molto avaro per quanto riguarda i panorami. Dalla balconata, colpisce subito la bella veduta del Monte Fenera 899 mt, e l’imponente mole del Monte Barone 2044 mt, primo duemila della Valsesia.








Proseguendo per il sentiero n°702, sì arriva ad un bivio. Con una breve deviazione a destra, sì raggiunge la frazione Sella a circa 400 mt, che merita una visita, per la piacevole composizione del borgo, che è senza dubbio, uno dei più belli nel comune di Serravalle.


Dopo la visita alla frazione, si prosegue nel magico sentiero che attraversa piacevoli boschi di castagno, con qualche pino che regala una piacevole sensazione d’alta montagna a quote collinari.
Martellone, merita un’altra visita, la minuscola piazza della chiesa, s’incastra perfettamente nel borgo che sorge nel cuore di piccole valli ricche d’acqua che scorre nei tanti ruscelli che attraversano i borghi.
Dopo la località Quazzo, inizia la più impegnativa salita, lungo il sentiero n°704. Man mano che si sale, appare nella sua splendida forma, la Pietra Gruana 699 mt, le ripide pareti, un tempo costituivano una delle più belle palestre di roccia della bassa Valsesia, con passaggi che vanno fino al V°. Prima di arrivare alla Bocchetta di Chignole, consiglio di fare una breve deviazione, che porta alla vecchia Tana del Lupo a circa 600 mt di quota, indispensabile punto d’appoggio per chi ancora oggi, decide di onorare queste pareti, con la sua presenza. Dal piccolo rifugio, sì può ammirare in tutto il suo splendore, le verticali pareti che salgono verso la vetta della Pietra Gruana.
Senza dover scendere giù, dalla Tana del Lupo, si segue un sentierino che riporta al segnavie n°704, e di seguito alla Bocchetta di Chignole 620 mt circa. Con onore, si segue lo storico sentiero n°700 detto anche: Sentiero di Fra Dolcino; qui su queste colline, terminava la fuga dei frati dolciniani, conclusa poco più avanti con un sanguinoso epilogo.
Il segnavie, si seguirà fino alla Cima di Frascheia, che con la sua modesta quota, rappresenta una delle più alte cime che compongono questa catena, per gustarsi un po’ di panorama, bisogna scendere di circa 50 mt, qui si apre una piacevole balconata, dove sì può ammirare Monte S. Emiliano 728 mt, con la sua chiesa che da il nome alla cima.
Dalla Cima Frascheia, non si ammira nessun panorama, il bosco, ricopre quasi interamente la cima, e solo in inverno, si riesce a distinguere qualche cima. In compenso, sulla vetta, è stato collocato un bivacco d’emergenza, utilissimo in caso di maltempo improvviso. Il riparo, al suo interno ha solo un tavolo e nient’altro, quindi come già detto, può essere utilizzato, solo in caso d’emergenza, salvo voler pranzare o dormire sul pavimento in legno. All’esterno, si trova un tavolo con delle panche, ma dato che è esposto ad ogni tipo d’intemperie, non garantisco la stabilità. Io ho pranzato al sacco sulla piccola veranda, al sole e al riparo dal vento.
CURIOSITA’










TEMPI DI PERCORRENZA: 2:30 circa.
DIFFICOLTA’: (T/E) per i tratti su sentiero.
PUNTI D’APPOGGIO: Tana del Lupo, quando aperta, e il riparo d’emergenza posto sulla cima Frascheia.
DISLIVELLO: 500 mt circa.
COME ARRIVARE: A26 con uscita Romagnano Sesia Ghemme, si prosegue oltrepassando il centro di Romagnano, quindi si attraversa il Fiume Sesia lungo la provinciale che porta a Gattinara, svoltando subito dopo a destra, in direzione di Vintebbio.
CARTOGRAFIA O GUIDE: chiedere al CAI di Varallo Sesia, se producono ancora le cartine della zona.
SEGNALETICA: cartelli informativi e bandierine rosso bianco.
DOVE ALLOGGIARE:

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