mercoledì 7 marzo 2018

Da Boca, alla cima del Monte Fenera.



Da Boca 389 mt, si percorrono i segnavie N° 778, 777, fino a raggiungere il borgo di Maretti. Sì prosegue lungo la strada in parte asfaltata, fino ad arrivare in località La Colma, da qui, con segnavie N°772, 768 e 771, sì raggiunge il piccolo ricovero d’emergenza e poco più avanti, la cima del Monte Fenera 899 mt.







 
NOTA
Il Parco del Monte Fenera, è uno di quei parchi che, di fatto, sono conosciuti a livello locale ma, sconosciuti ai grandi escursionisti che arrivano da fuori. Parlo di un parco, che racchiude in se tre ambienti molto belli, quello della campagna e dei colli coltivati a vite, delle piccole montagne d’origine vulcanica e dal grande colosso calcareo, che è rappresentato dal Monte Fenera.
Sì lascia l’auto nell’ampio parcheggio del cimitero di Boca, piccolo paese che vanta una storia millenaria. Si segue la provinciale, che porta al grande Santuario della Madonna di Boca per un centinaio di metri, svoltando poco dopo a destra in Via delle Piane. Sì continua camminando immersi nel silenzio della campagna, respirando l’aria frizzante del mattino. Dopo un breve tratto nel bosco, poco dopo si apre il meraviglioso scenario delle vigne del novarese, un susseguirsi di piante che compongono file interminabili, a volte dal disegno singolare, regalando piacevoli vedute sulle colline novaresi, e guardando verso la pianura.
Dopo i campi, inizia la decisa salita che porta a Punta La Pelosa 650 mt. Anche se si può evitare la salita, consiglio vivamente, di andare a vedere, l’ampio panorama che si gode dalla vetta, con vista sul Mottarone 1491 mt e sul Monte Massone 2161 mt, oltre ad avere una piacevole veduta sulle colline e sui vigneti.
 





Si prosegue lungo l’ampio sentiero, percorribile anche in bike, attraverso piacevoli boschi di castagno.
L’oratorio di San Bernardo, è una delle tante chiese che s’incontrano lungo l’itinerario, ed è anche una delle più isolate. Nelle immediate vicinanze sorge una bella area attrezzata, con tavoli e panche, utili per piacevoli pranzi al sacco.
Lasciato l’oratorio, si sale verso una sella che di fatto, separa le due cime, che insieme al Monte Fenera, vanno oltre gli 800 mt di quota, che sono Monte Calvario 826 mt e Monte Lovagone 857 mt.
Dalla località Maretti, si cambia un pò lo scenario,  seguendo la dorsale, si attraversano due piacevoli borghi, che consiglio vivamente di visitare. Pur nelle loro piccole dimensioni, offrono una piacevole atmosfera rustica con odori antichi di pietra e di camino, con una piacevole balconata, che spazia sui tanti paesi che sorgono a nord del parco, oltre ad avere una piacevole veduta sul Monte Briasco 1185 mt e sul Monte Avigno 1136 mt.



Il Monte Fenera, con il suo micro mondo calcareo, offre numerosi cenni storici, un piccolo mondo a se, diverso dalle tante montagne che sorgono in Val Sesia.  Qui i boschi di castagno, lasciano più spazio alle betulle e ai faggi, che seguono il crinale fino alla vetta; per chi fosse interessato, per salire in cime al Fenera, si può effettuare, una deviazione che sale sempre in vetta, ma che passa attraverso i resti di un antico alpeggio, ridotto ormai in pochi ruderi.  Poco sotto la cima, sorge il piccolo ricovero d’emergenza, qui si può trovare un prezioso riparo in caso di maltempo. Il bivacco, è dotato solo di tavolo e panche, e dunque, non è possibile pernottarvi senza aver portato tutto l’occorrente.





Le ultime righe, le dedico al meraviglioso panorama che si gode dalla vetta. In basso, sorge nella piana, la cittadina di Borgosesia 359 mt, mentre alzando lo sguardo, subito appaiono le bianche vette della Val Sesia, tutte sopra i 2000 mt, vette come l’Alta Cima di Bò 2556 mt a sinistra, l’immenso colosso del Monte Barone 2044 mt, che s’impone subito alla vista, e per concludere, una splendida veduta sul Massiccio del Monte Rosa, al centro Punta Parrot 4436 mt e Punta Gnifetti 4554 mt.





Nulla di più da dire, se non di godervi la lunga camminata che vi porta alla scoperta di questo parco, che merita la giusta attenzione.
CURIOSITA’
Nel parco, sono stati rinvenuti i resti dell’uomo di Neandertal e dell’orso delle caverne.
TEMPI DI PERCORRENZA: 3: 30/4:00 circa.
DIFFICOLTA’: (E) per i tratti su sentiero, e per la lunghezza del percorso.
DISLIVELLO: 800 mt circa.
SEGNALETICA: cartelli informativi e bandierine  rosso bianco rosso.
CARTOGRAFIA O GUIDE: carta Kompass N°97
PUNTI D’APPOGGIO: locale in località La Colma e ricovero d’emergenza, poco sotto la vetta.
COME ARRIVARE: in auto da Novara o dall’uscita di Ghemme della A26, con SS N°299 fino a Prato Sesia, poi indicazioni per Boca.
DOVE ALLOGGIARE:

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