mercoledì 16 aprile 2014

Salita invernale sul Monte Ostano

Da Varallo Sesia 450 mt, si seguono le indicazioni per Camasco 756 mt; raggiunto il paese si prosegue fino alla frazione Corte 800 mt.
Lasciata l’auto, ci s’incammina per il segnavie N°625, camminando lungo una stradina che sale fino al Colle del Ranghetto 1272 mt.
Dal colle, si prosegue fino ad un grosso casolare, qui svoltando a sinistra, si percorre un ampio sentiero che porta in cresta; raggiunta la sommità, si gira a destra camminando dentro un bel bosco di faggio fino a raggiungere la cresta finale che con ampi prati, conduce alla vetta del Monte Ostano 1509 mt.












NOTA
Bella salita invernale su di una vetta che offre 360° di panorama.
S’inizia con la bella Valle del Nono; la Frazione Corte rappresenta l’ultimo borgo abitato che s'incontra prima di affrontare la solitaria salita.
La Strada che sale al colle, in parte sterrata in parte asfaltata, procede con una pendenza regolare attraverso fitti boschi, dove il sole di primavera risveglia il sottobosco e anima i tanti uccelli che manifestano la loro presenza con i versi più strani.
Dal Colle del Ranghetto, termina il bosco per dare spazio agli immensi prati che circondano la piccola cappelletta.










La salita al Monte Ostano, non è particolarmente faticosa, ma all’inizio della primavera, quando la neve colora di bianco i pascoli, la situazione cambia radicalmente.
Qui a parte il gracchio dei corvi non si sente assolutamente nulla, il silenzio dell’inverno è ancora vivo, anche l’aria che si respira sa di neve, d’alta montagna; così con le ciaspole ai piedi, si affronta la salita.
Raggiunta la cima, lo spettacolo è assicurato.
Una vista mozzafiato ripaga ampiamente la fatica fatta, un susseguirsi di valli e monti si presenta agli occhi dell’alpinista che sale questa bella montagna.
Di fronte il Monte Croce 1645 mt apre i giochi, poi con alcuni sali e scendi, ecco che si alza il Massa del Turlo 1959 mt, vetta che apre la via alle grandi montagne che si andranno ad inserire nella bella mole del Massiccio del Monte Rosa, visibile in tutta la sua bellezza. Tra le tante cime che si possono ammirare, inserisco anche: Monte Barone 2044 mt, primo duemila che si affaccia sulla Valsesia e sulla Val Sessera, l’Alta Cima di Bò 2556 mt, una delle più alte cime del biellese, Monte Tagliaferro 2964 mt, Corno Bianco 3320 mt; volgendo lo sguardo verso la pianura, ecco Monte Fenera 899 mt, con la sua inconfondibile sagoma, e sopra il piccolo spicchio di Lago d’Orta che si riesce a vedere, si erge il Mottarone 1491 mt, il primo grande gruppo montuoso del Lago Maggiore.
Per le altre foto: 
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TEMPI DI PERCORRENZA: 2:00/2:30 circa
DIFFICOLTA’: (T/E) per la salita al Monte Ostano.
PUNTI D’APPOGGIO: nessuno.
DISLIVELLO: circa 700 mt.
COME ARRIVERE: A26 uscita Romagnano Sesia. Si prosegue con SS n°299 per Alagna Valsesia, percorrendola fino a Varallo Sesia, poi con indicazioni fino a Camasco e dunque Frazione Corte.
CARTOGRAFIA O GUIDE: carta Kompass N°97.
SEGNALETICA: cartelli e bandierine rosso bianco rosso del sentiero N°625.
DOVE ALLOGGIARE: Alberghi, B&b, Hotel a Varallo.

giovedì 10 aprile 2014

Rifugio Binate

Rifugio Binate
Da Cabbio 670 mt, paese situato nella Valle di Muggio che si trova tra Mendrisio e Chiasso, si percorre la lunga strada sterrata che sale al Passo Bonello 1142 mt, da qui seguendo il sentiero che attraversa il bosco, si arriva al Rifugio Prabello 1200 mt; ora camminando lungo l’Alta Via dei Monti Lariani, si raggiunge l’ex Rifugio Binate 1210 mt.










NOTA
Quello che posso garantire in quest’itinerario, sono senza dubbio gli ampi panorami. Un continuo susseguirsi d’ampie balconate che nelle giornate terse, mostra il suo splendore.
L’itinerario inizia con la bella vista sul Monte Generoso 1701 mt, poi man mano che ci s’introduce nella Val Luasca, ci si abbandona al silenzio del bosco, che dal castagno, passa velocemente al faggio, dove se si ha fortuna, si può incontrare anche qualche capriolo.

Dall’alpe della Bolla, il paesaggio cambia, il fitto bosco, lascia lo spazio a grandi prati che in base alla stagione, si tingono di vari colori.
Raggiunto il Rifugio Prabello, non si può non mostrare meraviglia per la bella mole del Sasso Gordona 1410 mt, con la sua inconfondibile sagoma. Il rifugio è gestito, è offre un ottimo punto d’appoggio per i tanti escursionisti che amano queste montagne.
Dal rifugio, si apre la prima vera balconata sulle Alpi e Prealpi, un vero susseguire di cime, dalle alte guglie delle Alpi Retiche ai morbidi Panettoni che compongono il Triangolo Lariano e la Val d’Intelvi, dove oltre al Monte Generoso, si possono ammirare anche il Monte Galbiga 1698, il Monte di Tremezzo 1700 mt e il Pizzo della Croce 1491 mt. Dopo il lungo traverso in un fitto bosco di faggio. Ecco la Colma di Binate 1125 mt sulla carta, perché sui cartelli vi sono ben tre differenti quote. Da qui, Monte Legnone 2609 mt, Grignone 2409 mt e Monte San Primo 1686 mt, dominano il panorama, mentre dall'altro versante, una nutrita schiera di quattromila, si mostrano in tutta la loro bellezza.
Il Rifugio Binate, è un’ampia struttura che un tempo offriva una buon’ospitalità, chiuso ormai da anni, si può in ogni modo godere della sua ampia terrazza, dove tavoli e panche si prestano per un delizioso pranzo al sacco. Da qui, l’ampia veduta sul Monte Rosa 4634 mt e sul Cervino 4478 mt, completa la meraviglia di un’escursione in queste belle montagne.
Per altre foto
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TEMPI DI PERCORRENZA: 3:00/3:30 circa.
DIFFICOLTA’: (T/E) solo per i pochi tratti su sentiero.
PUNTI D’APPOGGIO: locali a Cabbio, e Rifugio Prabello con possibilità di pernottamento. Tel: 031/831905- 340/7969876.
DISLIVELLO: circa 600/700 mt.
COME ARRIVARE: Da Mendrisio o da Chiasso, seguendo le indicazioni per Valle di Muggio.
CARTOGRAFIA O GUIDE: carta Kompass N°91.
SEGNALETICA: segnaletica svizzera con cartelli e bandierine bianco rosso bianco. Segnaletica italiana con cartelli vari e targhette dell’Alta Via dei Monti Lariani.
DOVE ALLOGGIARE: B&b a Cabbio, Lugano, Mendrisio, la scelta è molto varia.



mercoledì 2 aprile 2014

L'Or di Case e Scogno

Da Aurano 684 mt, si percorre il segnavie VT4 fino a Scareno 694 mt; ora con sentiero N°12 si raggiunge da prima l’Alpe Piaggia 910 mt e di seguito le località L’Or di Case e Scogno 1028 mt.









NOTA
L’itinerario qui descritto, è sicuramente uno dei più belli che si possono percorrere in queste montagne.
I continui sali e scendi che da Aurano conduce fino al Ponte del Dragone 642 mt, si sviluppa lungo un piacevole bosco di castagni, con piante di oltre un secolo. Già l’immergersi nell'atmosfera del classico paese di montagna, rende speciale quest’itinerario, il silenzio delle case arroccate sul pendio interrotto dal breve passaggio di qualche auto, crea quella piacevole atmosfera che si respira lungo gli stretti vicoli.
Piccole e grandi valli sì attraversano lungo la salita; case isolate e piccoli alpeggi, tutto questo compongono la cornice di un quadro perfetto. Ma dal Ponte del Dragone cambia tutto. L’intensa salita che conduce all’Alpe Piaggia, crea lo sfondo, il primo piano ad una vista eccezionale. Non mi meraviglia che lungo il sentiero s’incontrano numerose edicole mariane, del resto il luogo è mistico, pieno di magia, un micro mondo dove la gente ha ancora quel senso d’ospitalità che in città non si respira più.

 







L’Alpe Piaggia, è quasi una borgata, un paesino isolato, una di quelle frazioni che ancora oggi si raggiungono solo a piedi.
Qui si gode una veduta spettacolare; Monte Zeda 2156 mt e Pizzo Marona 2051 mt, completano il quadro. Durante la stagione fredda, quando la neve ricopre le due cime, si crea nel silenzio dell’alpe, un’atmosfera d’alta montagna, infatti, pare di guardare cime ben oltre i tremila metri. In primavera, l’impeto dei torrenti, rompono prepotenti il silenzio dell’Alpe Piaggia.
L’Or di Case e Scogno, si raggiungono abbastanza velocemente, qui le montagne sono sicuramente più basse, ma la vista del Monte Bavarione 1505 mt, oltre alle tante baite sparse lungo i pendii, non è per nulla spiacevole. In primavera con la fioritura della ginestra, il sentiero che dall’Alpe Piaggia porta a Scogno, si tinge di giallo, aggiungendo colore al colore di un quadro perfetto, da vivere minuto dopo minuto.









CURIOSITÀ’: 
Festa della transumanza all'alpe Segletta
Festa all'alpe Piaggia 
Madonna del Carmine a Scareno
Festa all'alpe Biogna.









TEMPI DI PERCORRENZA: 2:30 circa.
DIFFICOLTA’: (E) sentiero a tratti ripido con attraversamento d’alcuni ruscelli.
PUNTI D’APPOGGIO: locali ad Aurano.
DISLIVELLO: circa 500 mt, tra i tanti Sali e scendi.
COME ARRIVARE: da Milano con autostrada A26 fino a Gravellona Toce; poi SS N°34. Dalla rotonda che incrocia la SS N°33, si prosegue per Verbania per poi girare subito dopo a sinistra seguendo per Miazzina, Cambiasca e Valle Intasca fino ad Aurano. Da Domodossola con SS N°33 fino a Gravellona Toce, poi SS N°34; quindi come sopra. Da Locarno con SS N° 34, poi come sopra.
CARTOGRAFIA O GUIDE: carta Kompass N°90
SEGNALETICA: cartelli molto sbiaditi, più bandierine rosso bianco quando presenti. Prestare attenzione ai bivi, in particolare nella parte iniziale.
DOVE ALLOGGIARE: Verbano- Cusio- Ossola. 



Monte Chiusarella

Da Bregazzana 494 mt, si percorre il sentiero N°14 e 3V, percorrendo la strada militare che porta sul Monte Martica 1032 mt. Arrivati ai piedi del Monte Chiusarella 915 mt, sì svolta a sinistra percorrendo un panoramico sentiero che porta fino alla cima.










NOTA

 







Una delle cime più panoramiche in provincia di Varese, quando torni a camminare su questa parte del Parco Regionale del Campo dei Fiori, hai sempre la stessa emozione, una meraviglia che guardi sempre con stupore, come se ogni volta fosse sempre la prima. Del resto il panorama è sicuramente spettacolare.
L’inizio si sviluppa lungo un largo sentiero che attraverso un fitto bosco con castagni secolari, sale fino alla strada militare che oltrepassa l’Alpe Ravetta 618 mt.
Lasciato il sentiero, si abbandona temporaneamente il sentiero 3V per seguire la strada militare che sale su a Pian Waldès 710 mt. Qui l’ambiente cambia radicalmente, pini e castagni la fanno da padrona in un mondo calcareo molto bello. A Pian Waldès si apre la prima ampia panoramica, questo sarà solo un anticipo di quello che si potrà vedere dalla cima del Monte Chiusarella. Saliti in quota, si abbandona la strada militare per seguire un sentiero che attraverso ampi prati, sale velocemente in vetta.
Dalla vetta del Chiusarella, spettacolare veduta su Alpi, Prealpi e Appennino, 360° di panorama che riempiono gli occhi di meraviglia.
Tra le tante cime che si possono ammirare segnalo: Monviso 3841 mt, Monte Zeda 2156 mt, Sasso del Ferro 1062 mt, Monte Martica 1032 mt, Poncione di Ganna 992 mt, Monte Disgrazia 3678 mt.









TEMPI DI PERCORRENZA: 1:30/2:00 circa.
DIFFICOLTA’: (T/E) per la salita al Monte Chiusarella.
PUNTI D’APPOGGIO: ricovero d’emergenza sotto la cima del Monte Chiusarella.
DISLIVELLO: oltre i 400 mt.
COME ARRIVARE: da Varese per SS 233 fino alle gallerie, poi indicazioni per Bregazzana.
CARTOGRAFIA O GUIDE:  carta Kompass N°90, carta del Parco Regionale del Campo dei Fiori.
SEGNALETICA: cartelli del parco e segnali della 3V con bandierine bianco rosso.
DOVE ALLOGGIARE: B&b, agriturismi, hotel a Varese e provincia.

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