Da Sesto
Calende 198 mt, sì costeggia il Fiume Ticino fino alla diga di Porto della
Torre nel comune di Somma Lombardo.
Poco prima
dell’incrocio con la SS n°336 che arriva da Somma Lombardo, sì svolta a
sinistra, salendo velocemente lungo una piacevole mulattiera, che introduce
nella Brughiera di Vigano. Appena incrociato il bivio, sì svolta a destra
seguendo le indicazioni dei sentieri ST e VI. Dopo aver attraversato il bosco,
sì incontra una serie di tralicci, bisogna seguire il sentiero, ignorando il
bivio del segnavie VI, proseguendo con il sentiero ST, fino ad arrivare sulla
SP n°27 che va a Golasecca 280 mt. Sì attraversa la Provinciale, seguendo il
segnavie IP sulla sinistra, che si dovrà percorrere fino a raggiungere la
strada che da Vergiate porta a Golasecca. La sì oltrepassa, e dopo qualche
centinaio di metri, sì svolta a sinistra seguendo una strada sterrata non
segnalata, che sì va a collegare al segnavie MO; ora, svoltando a destra, sì
sale rapidamente fino alla cima del Monte Gagliasco 350 mt, ignorando il bivio
che sì trova poco prima. Dalla cima del Monte Gagliasco, sì scende velocemente,
fino a ritrovare il sentiero MO, svoltando a sinistra, si perde quota,
arrivando così nell’area degli scavi, dove sì possono ammirare alcune tracce
delle antiche popolazioni celtiche presenti in epoca preromana. Dopo aver fatto
visita al sito archeologico, sì prosegue la discesa ritornando sulla SP n°27
che da Golasecca porta a Sesto Calende, che sì raggiunge percorrendo la stessa
strada percorsa al mattino, fino al centro di Sesto Calende.
NOTA
Il Parco del
Ticino, è un parco fluviale che offre numerose escursioni in ambienti
totalmente diversi tra di loro, sì passa dalle risaie del pavese, alle colline
moreniche del varesotto, in un continuo mutare di paesaggi così diversi tra
loro, ma uniti dal grande fiume che scorre lento nella sua valle che scende
fino al Po.
L’itinerario
che propongo in queste righe, parte da Sesto Calende, borgo già menzionato in
epoca romana, situato nella parte dove il Lago Maggiore, torna a chiamarsi
Fiume Ticino. La bella passeggiata lungo il fiume, offre spettacolari panorami
sulle Alpi, in particolare, sì ha una spettacolare vista sul Monte Rosa 4634 mt
che sì eleva dietro la chiesa parrocchiale.
Proseguendo
lungo il fiume, sì può ammirare l’opera idraulica della Diga della Miorina, che
regola il livello del Lago Maggiore. Sempre costeggiando il Ticino, sì arriva
alla più imponente diga di Porto della Torre, utilizzata per la produzione di
energia elettrica.
La Brughiera di
Vigano, è una sorpresa, un bosco davvero particolare, composto prevalentemente
da castagno e pino silvestre, solo i tralicci dell’alta tensione, rompono il
cupo del fitto bosco, regalando qualche veduta sul Monte Rosa e più avanti sul
Monte Zeda 2156 mt.
Dopo aver
attraversato la SP n°27, entrando nel bosco, sì noteranno ben due sottopassi.
Quando li ho visti, mi sono domandato: perché sono stati realizzati dei
sottopassi, se sopra a parte il bosco non vi è altro?
Dopo un’attenta
osservazione, mi sono accorto che quello che reputavo un semplice colle con
bosco annesso, in realtà era un tracciato di un’antica via, e dopo aver
riflettuto, ho dedotto che quella che sembrava una strada, senza alcun dubbio,
era l’antico tracciato dell’Ipposidra, in altre parole, la vecchia ferrovia,
dove i cavalli, trainavano le barche da Sesto Calende a Tornavento; tutto
questo, capitava a metà del 1800.
La cima del
Monte Gagliasco, è rappresentata da una collina che sì sale davvero in pochi
minuti, immersa quasi completamente nel bosco, ma grazie alla linea di
tralicci, sì può avere una piacevole veduta sulle colline moreniche e sulla
valle del Ticino.
La zona
archeologica del Monsorino, racconta di antiche popolazioni che abitavano
questi luoghi nell’età del ferro, i primi scavi, iniziarono già nel 1800, oggi
quello che sì può ammirare, è racchiuso in due zone, dove si trovano delle
pietre che componevano l’antico abitato.
CURIOSITA’
Nel sito
archeologico del Monsorino, sono state rinvenute ceramiche e altri oggetti in
bronzo e ferro, appartenenti alle popolazioni celtiche che abitavano queste
colline.
TEMPI DÌ
PERCORRENZA: 4:30 circa.
DIFFICOLTA’: (T).
DISLIVELLO: circa 100 mt.
PUNTI D’APPOGGIO: locali a Sesto Calende
COME ARRIVARE: in auto da Milano o da Domodossola con
strada statale del Sempione o A8 /A26. In treno lungo la linea Milano
Domodossola.
CARTOGRAFIA O
GUIDE: carte e guide, redatte
dal consorzio Parco Valle del Ticino.
SEGNALETICA: cartelli informativi.
DOVE ALLOGGIARE: Hotel David, tel: 0331/920182.