Da Gravellona Toce 211 mt,
località Poggio Molle, si percorre il segnavie VN1, fino ad un bivio, quindi
seguendo le indicazioni, si raggiungono l’Alpe Pianello 747 mt, e l’Alpe
Agnella 792 mt, proseguendo lungo un bel traverso, s’inizia una decisa salita
che sì ricollegherà al sentiero VN1, che condurrà al Rifugio Alpe Nuovo 1204
mt.
NOTA
Il complesso montuoso del
Mottarone 1491 mt, è conosciuto principalmente per la pratica dello sci, la
cima, è raggiungibile con una breve passeggiata, visto che si può arrivare sia
in auto sia in funivia da Stresa. Numerosi i rifugi o locande dove i turisti in
estate e gli sciatori in inverno, cercano piatti tipici della zona da degustare
senza la fatica di dover raggiungere la località a piedi; volendo dare un
giudizio, Mottarone è la classica montagna per turisti, ma non è proprio così.
Il gruppo del Mottarone può
vantare sentieri impervi e luoghi solitari raggiungibili solo a piedi, basta
allontanarsi dalle piste da sci, per ritrovarsi in un mondo tutto diverso, dove
il semplice turista non vi si può recare.
Dopo la facile salita che da
Poggio Molle porta alla località Motto Bandiera 500 mt, inizia il vero sentiero
di montagna, qui il sentiero VN1 diventa più impegnativo di quello che poteva
sembrare all'inizio. Raggiunto il bivio, il sentiero VN1, si abbandona per
intraprendere una difficile salita, lungo dei sentieri poco frequentati dove sì
può assaporare il fascino di queste montagne. Dopo un’impervia salita, si
arriva ad Alpe Pianello, qui il piccolo gruppo di baite ti fa fare un bel tuffo
nel passato, quando questi luoghi erano frequentati da pastori e contadini, qui
vi si può trovare anche una sorgente dove dissetarsi e fare rifornimento
d’acqua, utile per la salita successiva.
Dopo un bel traverso, ecco
l’Alpe Agnella, altro storico gruppo di baite ora abbandonate, ma che resistono
ancora alle intemperie e al lento scorrere del tempo.
La salita al Rifugio Alpe
Nuovo, si svolge lungo una ripida salita, che s’inerpica su per un costone,
fino all’incrocio del sentiero VN1 ora l’ultimo traverso consente di arrivare
al rifugio. Il rifugio è stato costruito nel 1993 ed è proprietà del CAI di Baveno,
è dotato di una decina di posti letto, per informazioni, bisogna chiedere
direttamente alla sezione CAI di Baveno. Arrivati, ecco aprirsi finalmente, una
splendida balconata, con vista sul Lago Maggiore, guardando verso la sponda
lombarda, con una buona vista, si può individuare il convento di Santa Caterina
del Sasso, mentre più in là, il Lago di Varese e il Campo dei Fiori 1227 mt,
sono facilmente riconoscibili. Un’altra piacevole veduta, è rappresentata dal
Monte Zucchero1230 mt che si può raggiungere in circa 15/20 minuti di cammino.
Guardando verso la Val d’Ossola, ecco svettare
l’imponente mole del Monte Massone 2161 mt, più a fianco, il gruppo montuoso
che compone il Parco Nazionale della Val Grande, domina l’intero panorama, tra
le vette che menziono vi sono sicuramente: Punta Proman 2098 mt, Cima Pedum
2111 mt e Monte Zeda 2156 mt.
Dopo tutto quello che ho
descritto, tanti sono i motivi per venire a visitare questi luoghi e godersi le
periferie di una montagna che rischia di diventare ingiustamente una montagna
per soli turisti.
CURIOSITA’
La prima gara di slalom
gigante, venne disputata nel 1935, proprio sulle piste del Mottarone.
TEMPI DI
PERCORRENZA: 3:30/4:00 circa.
DIFFICOLTA’: (E) per sentiero ripido e impegnativo.
PUNTI D’APPOGGIO: Rifugi Alpe Nuovo, per informazioni, chiamare la
sezione CAI di Baveno.
DISLIVELLO: circa
1000 mt.
COME ARRIVARE: A26
fino a Gravellona Toce, poi cercare l’attacco del sentiero.
CARTOGRAFIA O
GUIDE: carta Kompass N°97.
SEGNALETICA: cartelli informativi, più bandierine rosso bianco o
giallo rosso. Prestare sempre attenzione alla segnaletica, perché non è
aggiornata.
DOVE ALLOGGIARE: B&B Le fate dei Fiori, tel: 342/7086991.