Passeggiando tra i
vicoli di Castell’Arquato.
I borghi più belli d’Italia.
Una definizione perfetta, che sì associa a tutti quei paesi che mantengono
intatta la loro struttura antica; mura, torri e tanti vicoli che sì snodano tra
un palazzo e l’altro aggirando edifici in pietra dotati di balconi decorati dai
fiori più vivaci.
Castell’Arquato è giustamente
inserito nella lista, come uno dei borghi più belli d’Italia, un piccolo gioiello
che si gira tranquillamente in una giornata, dove oltre agli edifici storici,
vi sì trova ben quattro interessanti musei.
L'origine è un pò
discordante, si parla d’epoca romana, ma le indicazioni che ho trovato non
confermano quest’affermazione. Quel che è sicuro, è il fiorire di
Castell’Arquato nel medio evo, quando addirittura si rese autonomo da Piacenza.

Un altro monumento di spicco,
è la Colleggiata,
le cui origini iniziali, risalgono addirittura l’anno 758, ricostruita nel 1122
dopo un rovinoso terremoto.

Tra i tanti musei, segnalo il
Museo Colleggiata e il Museo Geologico. Tutto questo, immerso nel verde delle
colline piacentine, dalla quale si producono ottimi vini e ottimi salumi,
infatti, sono numerosi i locali che danno la possibilità di assaggiare
specialità gastronomiche locali come ad esempio il culatello. Tra gli eventi
segnalo la cena Medioevale, che si svolge nel mese di luglio, e che consiste in
un momento di folclore antico, accompagnato da piatti tipici della tradizione
locale.
Visita a Lodi
Grandi e piccole città. Le
città. Grandi o piccoli che siano, oltre ad essere sedi amministrative, sono
anche luoghi dove ambiente, storia, arte e cultura, rappresentano una fonte di
ricchezza per le comunità che la abitano. A volte troppo grandi, e per questo
il pernottamento diventa quasi obbligatorio, però vi sono città più piccole,
che in un giorno o anche meno, possono dare nel loro piccolo le stesse
soddisfazioni di quelle più grandi.
L’esempio qui proposto è
Lodi.
A circa una quarantina di
chilometri da Milano, Lodi è una piccola ma interessante città, situata nel
piatto della pianura lombarda e bagnata marginalmente dal Fiume Adda.

Il Fiume Adda si presenta come un impetuoso
torrente di grandi dimensioni, il fragore delle azzurre acque che scivola in
candide rapide, dove i canoisti trovano terreno fertile per i loro allenamenti.
Il centro storico, come gia
detto, non ha grandi dimensioni, tuttavia la città, presenta una ricca storia,
basti pensare al passaggio di Napoleone Bonaparte nel maggio del 1796.
Piazza della Vittoria è
indubbiamente la più grande piazza di Lodi. Qui vi si trova la Cattedrale con
l’imponente campanile.
La piazza, comprende tutta una serie di
edifici storici che la rendono davvero molto bella; ovviamente la visita
all’interno della cattedrale è d’obbligo, la struttura interna, gli affreschi e
le cappelle votive, sono di notevole interesse, come lo è anche il Museo
Diocesano di Arte Sacra. All’interno della cattedrale, sono custodite le
reliquie del Vescovo Bassiano, patrono della città.
Un’altra piazza da visitare,
è indubbiamente Piazza Ospitale; qui vi si trova la gotica facciata della
chiesa di San Francesco.
La chiesa non è visitabile, forse siamo stati
solo sfortunati a trovarla chiusa, in ogni caso la piazza è davvero bella.
Altro edificio di notevole
interesse, è il Tempio Civico dell’Incoronata; non siamo riusciti a scattare
delle belle foto, il che ci dispiace molto, ma l’interno è qualcosa di
spettacolare. La struttura presenta una forma ottagonale, l’interno è
totalmente rivestito di affreschi e decorazioni dorate che ricoprono le pareti,
una visione che riempie di stupore.
Vi abbiamo elencato le
principali attrattive, ma il centro storico possiede altri monumenti interessanti,
uno stimolo in più per una visita più accurata.
CURIOSITA’: Il 10 maggio del 1796, ci fu la famosa Battaglia di Lodi, combattuta dall'esercito di Napoleone Bonaparte contro l'armata austriaca.
COME ARRIVARE: in auto da Milano o da Piacenza, percorrendo l’A1 con
uscita Lodi, oppure con SS N°9.
In treno, lungo la linea
Milano Bologna, da Milano, treni ogni trenta minuti.
DOVE ALLOGGIARE: Hotel Castello, Piazza Castello 2, tel: 037/1420396 - Agriturismo Cascina Cavrigo, loc. Cascina Cavrigo 35, tel: 034/28691606.
DOVE RISTORARSI: La Tavolaccia, Viale Milano 18, tel: 037/1417252 - Il Datterino di Zona Giuseppe, Via San Giacomo 9, tel: 037/150326.

COME ARRIVARE: In auto, da Milano o da Piacenza con A1 uscita Piacenza nord, quindi seguire indicazioni per: Codogno, Maleo, Meleti, Maccastorna. Il giro prosegue su strade provinciali, seguendo indicazioni per Castelnuovo Bocca d'Adda, Georso, San Pietro in Cerro, Fiorenzuola d'Arda, Cadeo, Montanaro, Paderna, San Giorgio Piacentino, Podenzano, Grazzano Visconti, Trebbiola, Molinazzo, Rivalta. Si consiglia l'utilizzo di un navigatore o di una buona cartina.
DOVE ALLOGGIARE: B&B La Corte, Strada del Cantone 19, Rivergaro, tel: 3316387631- 3270519387.
DOVE RISTORARSI: Antica Locanda Del Falco, Castello di Rivalta 4, tel: 0523/978101 - Antica Trattoria del Cacciatore, Via Tollara 14, San Giorgio Piacentino, tel: 0523/530127.
Come in altre realtà, anche Cagliari si sviluppa su due livelli: la parte bassa che si affaccia sul Golfo, e la parte alta che rappresenta la vera attrattiva della città. Inoltre, sparsi per la città, si elevano alcuni colli, dove si trovano interessanti siti storico ambientale, mentre nelle estreme periferie, sì possono ammirare importanti oasi naturali, dove nidificano i fenicotteri.
Arrivati a Viale Buon Cammino, si percorre la pedonale Via Giardini pubblici, poco dopo, si scende al bellissimo parco dove si trova la Galleria Comunale d’Arte. Percorrendo il giardino pubblico, appare alla vista, un’enorme albero. Al suo interno, un intreccio di rami, forma una vera piovra vegetale dall’aspetto terrificante e meraviglioso nello stesso tempo, un’opera d’arte unica nella sua rarità. L’albero in questione, credo che sia una magnolia, le foglie sono abbastanza chiare, anche se qualche dubbio me lo lasciano, ma a parte questo, l’albero va visto, e ammirato in tutta la sua maestosità.
Le immagini parlano da sole.
Proseguiamo la visita, scendendo in Piazza Carlo Alberto, sì svolta a sinistra lungo Via Cannelles, che conduce al Bastione Saint Remy, che purtroppo è attualmente in fase di restauro, in ogni modo scendendo giù in Piazza Costituzione, si ha comunque una bella veduta sulla facciata anteriore.
Un’altra area per cui ci
sentiamo di consigliare la visita, è quella del Parco Monte Claro, qui in una
villa vi si trova la biblioteca comunale. In precedenza, la villa fu adibita
anche a manicomio, ma pare che vi siano tracce più antiche, oggi e circondata
da un ampio parco pubblico di notevole bellezza.
Per concludere la giornata, consigliamo di prendere l’autobus e di spostarsi nel quartiere Sant’Elia. Dal Piazzale Lazzaretto, si cammina fino ad incontrare una stradina in terra battuta che porta ad una spiaggetta molto bella, dalla quale si ha un’emozionante panoramica su
l Golfo di Cagliari.
Visitare Piacenza
Piacenza, è una corposa città
che sorge sulle rive del Fiume Po. Fondata nel lontano 218 a.c. con il nome augurale
di Placentia, racchiude al suo interno numerosi gioielli che cercheremo di
elencare al meglio in quest’articolo.
Il cuore della città, un
tempo era rinchiuso dentro robuste mura, al suo interno vi sono collocati
numerosi palazzi e tante chiese, alcune di notevole interesse.
Consigliamo di iniziare la
visita, entrando da Via Campagna, qui appena raggiunta Piazzale delle Crociate
si trova la bella Basilica di Santa Maria di Campagna, costruita tra il 1522 e
il 1528.
Proseguendo per Via Campagna,
s’incontra la Chiesa
di San Sepolcro, dotata di una facciata molto imponente.
Arrivati a Piazza Borgo, si
prosegue per Via Garibaldi, quindi appena trovata la stretta Via Sant’Ilario,
sì svolta a sinistra per arrivare a Palazzo Gotico, che da accesso alla bella
Piazza dei Cavalli, dove si può ammirare anche Palazzo del Governatore e la Chiesa di San Francesco.

Qui sopra, abbiamo una veduta
di Palazzo Gotico, edificio eretto verso la fine del 1200.
Proseguendo per Via XX
Settembre, si arriva a Piazza del Duomo.
Costruito tra il 1122 e il
1233 è dedicato all’Assunta. La facciata è rivestita con lastre di marmo rosa e
arenaria, presenta tre entrate, sopra quella centrale, si trova il gran rosone.
L’interno è tipico dei grandi
edifici religiosi, dotato di possenti colonne e cosparso di lapidi.
Particolare è anche la
cappella posta sotto l’altare, qui sono custodite delle reliquie di Santa
Giustina, mentre nell’ala destra sono custodite in una teca di vetro, le
reliquie del Beato Gian Battista Scalabrini.
La Basilica di Sant’Antonino, fu iniziata nell’IV secolo, ma
l’aspetto attuale risale al XI secolo. Purtroppo non abbiamo avuto occasione di
visitarla all’interno, possiamo solo affermare che al suo interno, sono
custodite le reliquie di Sant’Antonino Martire.
Tra i palazzi, oltre a quello
gotico, la visita all’immenso complesso rappresentato da Palazzo Farnese è
d’obbligo.
L’imponente struttura
fortilizia, risale al 1352, mentre il palazzo fu terminato nel 1602.
Consigliamo inoltre la visita
del Museo Civico di Storia Naturale e la Galleria e Collegio Alberoni, dove è custodita la
tavola con l’Ecce Homo, dipinto del celebre pittore Antonello da Messina,
eseguito tra il 1473 e il 1476.
COME ARRIVARE: In auto da Milano o da Bologna percorrendo la A1 con uscita Piacenza sud, oppure da Torino o da Brescia percorrendo la A21 con uscita Piacenza est, oppure in treno da: Milano, Cremona, Bologna, Alessandria.
DOVE ALLOGGIARE: Hotel Astor, Via Tibini 29/31, tel: 0523/329296 - B&B DEL BORGO, Via Poggiali 24, tel: 0523/385436 - 3408057247.
DOVE RISTORARSI: Trattoria La Pireina, Via Borghetto 137, tel: 0523/338578 - Osteria Del Trentino, Via Del Castello 71, tel: 0523/324260.
Le informazioni che siamo riusciti a trovare sul castello, hanno evidenziato che la struttura esiste almeno dall’IX secolo.
Giro dei castelli,
da Maccastorna a Rivalta Trebbia.
Per chi ama il medio evo, e
tutto il fascino che suscita questo determinato periodo, il tour qui proposto, può
dare un giusto appagamento al turista che cercano insaziabile, ogni tipo
d’edificio che possa in qualche modo suscitare la giusta emozione, trasportando
l’individuo con la fantasia, in un viaggio nel tempo, un mondo fatto di
sovrani, cavalieri e sudditi.
Le località qui descritte,
non sempre sono visitabili, anche perché, il periodo invernale a volte può
essere poco redditizio; motivo in più, per approfondire meglio l’argomento,
prima di ritornare a visitare i luoghi qui descritti.
Maccastorna,
provincia di Lodi.
Maccastorna è un minuscolo
borgo che sorge all’interno del Parco Regionale dell’Adda Sud.
Edificati tra il XIII e il
XIV secolo, è un monumento di notevole imponenza. L’edificio pare sia di
proprietà privata (ma non abbiamo indagato), aggirare le sue mura, ha appagato
notevolmente la nostra curiosità, per nulla rimasti insoddisfatti, anche se la
curiosità di dare una sbirciata al suo interno era sicuramente forte.
San Pietro in
Cerro, provincia di Piacenza.
Dopo aver attraversato il
Fiume Po, ci siamo diretti a San Pietro in Cerro. Qui, un altro grazioso borgo,
contiene al suo interno, un altro castello di notevoli dimensioni.
Edificato nel 1460, la
struttura è circondata da un ampio parco.
Il castello è visitabile da
marzo ad ottobre solo di domenica e nei giorni festivi.
Paderna, provincia
di Piacenza.
Proseguendo il nostro
viaggio, abbiamo fatto tappa a Paderna. Qui l’ambiente è tipico della pianura;
immersi nel silenzio dei campi abbiamo costeggiato il Castello di Paderna.
Le informazioni che siamo riusciti a trovare sul castello, hanno evidenziato che la struttura esiste almeno dall’IX secolo.
Il castello è visitabile, per
informazioni, si può accedere al sito del FAI, che gestisce l’area.
Grazzano Visconti,
provincia di Piacenza.
Il nostro itinerario ci ha
condotto a Grazzano Visconti. Qui la meraviglia ha catturato la nostra
fantasia, trasportandoci indietro nel tempo di almeno 1000 anni.
Il borgo, fu fatto realizzare
in tipico stile medioevale dal Duca Giuseppe Visconti di Modrone all’inizio del
1900. L’abitato è molto affascinante, preciso in ogni minimo particolare e
dettaglio, a tal punto, che il castello cade in secondo piano.
Rivalta Trebbia,
provincia di Piacenza.
Il borgo di Rivalta, è
decisamente più piccolo rispetto a Grazzano Visconti, ma per chiudere il giro
dei castelli qui proposto, è il luogo ideale.
Le prime notizie sul castello
di Rivalta Trebbia, risalgono almeno l’anno 1000. Esso è collocato su di una
piccola altura che domina il Fiume Trebbia; il castello è visitabile da
febbraio a novembre. Al suo interno racchiude un piccolo borgo in cui si
possono trovare alcune locande.
Un ultimo cenno di storia,
parla di un’epica battaglia che si svolse durante la seconda guerra punica,
dove l’esercito romano fu pesantemente sconfitto da quello cartaginese.
Una leggenda narra di un
elefante ferito in battaglia. In seguito fu lasciato in custodia ad alcuni
contadini, che dopo averlo curato, lo utilizzarono per il lavoro nei campi. Una
testimonianza è rappresentata dall’enorme statua situata lungo la provinciale
che conduce a Rivalta Trebbia.
COME ARRIVARE: In auto, da Milano o da Piacenza con A1 uscita Piacenza nord, quindi seguire indicazioni per: Codogno, Maleo, Meleti, Maccastorna. Il giro prosegue su strade provinciali, seguendo indicazioni per Castelnuovo Bocca d'Adda, Georso, San Pietro in Cerro, Fiorenzuola d'Arda, Cadeo, Montanaro, Paderna, San Giorgio Piacentino, Podenzano, Grazzano Visconti, Trebbiola, Molinazzo, Rivalta. Si consiglia l'utilizzo di un navigatore o di una buona cartina.
DOVE ALLOGGIARE: B&B La Corte, Strada del Cantone 19, Rivergaro, tel: 3316387631- 3270519387.
DOVE RISTORARSI: Antica Locanda Del Falco, Castello di Rivalta 4, tel: 0523/978101 - Antica Trattoria del Cacciatore, Via Tollara 14, San Giorgio Piacentino, tel: 0523/530127.
Visitare Cagliari
Situata sulle rive del Mar
Tirreno, la città di Cagliari, offre ai turisti un’ampia varietà di monumenti
storici e siti archeologici di notevole interesse, basti pensare che i primi
insediamenti, risalgono addirittura tra il 6000 e il 4000 a.c.
Come in altre realtà, anche Cagliari si sviluppa su due livelli: la parte bassa che si affaccia sul Golfo, e la parte alta che rappresenta la vera attrattiva della città. Inoltre, sparsi per la città, si elevano alcuni colli, dove si trovano interessanti siti storico ambientale, mentre nelle estreme periferie, sì possono ammirare importanti oasi naturali, dove nidificano i fenicotteri.
La visita della città,
servita da un ottimo servizio d’autobus, inizia da Piazza Matteotti; stazione
ferroviaria, autostazione e porto, consentono di raggiungere Cagliari in totale
comodità, senza dover dipendere dall’auto.
Da Via Sassari, si entra a
Piazza del Carmine, qui si trova un bel giardino pubblico, al cui centro è
stata posta la statua della vergine.
Voltando a destra in Via
Mameli e poi a sinistra per Largo Carlo Felice, si raggiunge Piazza Yenne.
Percorrendo Corso Vittorio
Emanuele si raggiunge Via Tigellio, svoltando a destra la sì percorre fino ad
incontrare i resti di Villa Tigellio, importante sito archeologico d’origine
romana; più avanti, raggiunta Via Sant’Ignazio, si può trovare l’Orto Botanico
sulla destra, mentre se si percorre la via a sinistra, si sale fino a trovare
l’ampia area archeologica dell’Anfiteatro Romano, indubbiamente, a mio parere,
uno dei siti più belli di Cagliari; pare che al suo interno, potesse ospitare
oltre 10000 persone. Una visita è obbligatoria, anche se da Via Sant’Ignazio,
si riesce ad avere in ogni caso un’ottima panoramica.
Arrivati a Viale Buon Cammino, si percorre la pedonale Via Giardini pubblici, poco dopo, si scende al bellissimo parco dove si trova la Galleria Comunale d’Arte. Percorrendo il giardino pubblico, appare alla vista, un’enorme albero. Al suo interno, un intreccio di rami, forma una vera piovra vegetale dall’aspetto terrificante e meraviglioso nello stesso tempo, un’opera d’arte unica nella sua rarità. L’albero in questione, credo che sia una magnolia, le foglie sono abbastanza chiare, anche se qualche dubbio me lo lasciano, ma a parte questo, l’albero va visto, e ammirato in tutta la sua maestosità.

Seguendo le indicazioni, si
entra nelle mura della città, più precisamente in Piazza Arsenale. Da Piazza
Arsenale, si accede nella vicina Piazza Indipendenza, dove si può ammirare la Torre di San Pancrazio.
Camminando lungo Via Martiri
si arriva nella bella Piazza Palazzo, dove sorge la Cattedrale di Cagliari
dedicata a Santa Maria Assunta e di santa Cecilia, edificio religioso di
notevole interesse architettonico fondata nel 1217, in particolare la
sotterranea cappella dei martiri, che ha al suo interno oltre un centinaio di
edicole dove sono rappresentati tutti i santi, un’incredibile susseguirsi
d’immagini.
Proseguiamo la visita, scendendo in Piazza Carlo Alberto, sì svolta a sinistra lungo Via Cannelles, che conduce al Bastione Saint Remy, che purtroppo è attualmente in fase di restauro, in ogni modo scendendo giù in Piazza Costituzione, si ha comunque una bella veduta sulla facciata anteriore.
Utilizzando i mezzi di trasporto,
si consiglia di andare a fare una visita al Santuario di Bonaria, edificio
religioso di notevole interesse risalente almeno al 1300. Qui, oltre alla
visita del santuario, si può passeggiare lungo i vialetti del parco pubblico,
da dove si ha un’ottima veduta di Cagliari.
Poco vicino al Parco Monte
Claro, si trova il Castello di San Michele eretto nel XII secolo su una
struttura precedente, luogo molto bello anche se a nostro parere, molto trascurato.
Per concludere la giornata, consigliamo di prendere l’autobus e di spostarsi nel quartiere Sant’Elia. Dal Piazzale Lazzaretto, si cammina fino ad incontrare una stradina in terra battuta che porta ad una spiaggetta molto bella, dalla quale si ha un’emozionante panoramica su
l Golfo di Cagliari.
Ovviamente per visitare
Cagliari, un giorno è davvero poco, qui ne diamo un breve accenno di quello che
siamo riusciti a vedere in circa due giorni, in ogni caso a parte quello, la
visita merita tutto il tempo che serve, per poter soddisfare al pieno la sete
di curiosità che ogni turista porta con se.
Per altre foto: https://photos.google.com/u/0/album/AF1QipMHhGnirMe5yafR0knslQ2XP-kyjFHDq9ozqaMl
La nascita del paese vero e
proprio come quello di Borghetto, sono datati in epoca longobarda. Tra il X
secolo e l’XI secolo, l'abitato appartenne al Regno di Germania; in seguito nel
1404 fu annesso allo stato del Veneto. Il Castello Scaligero risale al XIII secolo,
mentre il Ponte Visconteo fu realizzato nel XIV secolo e distrutto nel 1944
durante la seconda guerra mondiale.
Per altre foto: https://photos.google.com/u/0/album/AF1QipMHhGnirMe5yafR0knslQ2XP-kyjFHDq9ozqaMl
Borghi antichi, tra
Verona e Mantova
A volte, visitare una grande
città, può richiedere molte ore e a volte giorni, ma spesso capita di non avere
a disposizione tanto tempo, così ci sì può accontentare di piccoli gioielli,
che nella loro miniatura, regalano lo stesso splendore e quel sapore antico che
s’incontrano belle grandi città d’arte.
Iniziamo con Valeggio sul
Mincio.
Situato a pochi chilometri a
sud dalla più rinomata Peschiera del Garda in provincia di Verona, Valeggio è
un grazioso paese di circa 15000 abitanti immerso nelle colline che sovrastano
la valle del Fiume Mincio. I primi cenni storici, risalgono all’età del bronzo
e all’età del ferro, e della presenza di popolazioni celtiche datate
all’incirca tra l’IV secolo a.c. e il secolo d.c. oltre alla presenza dei
romani nei secoli successivi.

La chiesa principale, è stata
costruita tra il 1760 e il 1782; al suo interno si trovano alcune opere
pittoriche.
Attraversando il Ponte
Visconteo, si seguono le indicazioni per Castiglione delle Stiviere, entrando
dopo pochi chilometri nella provincia di Mantova.
Dopo circa una decina di
chilometri, si trovano le indicazioni per Castellaro Lagusello. Raggiunto il
borgo, ci si abbandona all’atmosfera di un altro delizioso borgo.
Il borgo, eretto tra l’XI e
il XII secolo, sorge sopra una collina, alle sue spalle si trova il lago che
pare d’origine glaciale, ed è compreso in una riserva naturale. Nelle
vicinanze, sorge un sito archeologico costituito da un villaggio palafitticolo,
diventato patrimonio dell’UNESCO. La chiesa di San Nicola di Bari, fu costruita
tra il 1741 e il 1743, sopra le mura di un tempio di epoca romana, l’edificio
all’interno si presenta in stile barocco, con quattro cappelle in cui vi furono
posti alcuni dipinti.
Entrambe le località, sono
comodamente raggiungibili in auto, oppure in bici, a piedi e a cavallo, lungo
le tante piste ciclopedonali che consentono di attraversare le colline senza
dover affrontare le insidie del traffico, motivo in più per andare a visitare
questi due luoghi molto belli.
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