Da Vintebbio
297 mt, frazione nel comune di Serravalle Sesia, si segue il segnavie N°702,
fino ad arrivare alle porte della Frazione Martellone. Poco prima di arrivare
in paese, nelle vicinanze d’alcune panchine, si nota una strada sterrata sulla
sinistra. Il segnavie n°702, prosegue lungo questa via, "il segnavie si
trova dopo qualche metro", quindi proseguendo lungo il segnavie, si raggiunge
la Frazione Quazzo.
Giunti all'abitato, si segue la strada asfaltata, fino quando non si trova il
sentiero n°704. Svoltando a sinistra, si segue il segnavie fino alla Bocchetta
di Chignole, quindi sempre svoltando a sinistra, con segnavie n°700, sì
raggiunge la Cima
Frascheia 625 mt.
NOTA
Da Romagnano Sesia, seguendo
il fiume, sulla sinistra, si eleva un piccolo gruppo montuoso d’origine
vulcanica, che consiste in una vera e propria catena montuosa, con cime che non
vanno mai oltre i 700 mt di quota. L’itinerario qui descritto, è un’altra
proposta, che segue quella da me pubblicata qualche anno fa, e che porta al
Rifugio Alpini di Lozzolo, situato poco sotto la Bonda Grande 553 mt.
Si parte da Vintebbio, una
delle tante frazioni che compongono il comune di Serravalle Sesia 330 mt.
Seguendo il sentiero n°702,
dopo pochi minuti, si raggiunge il Castello di Vintebbio 340 mt circa,
costruito nel IX secolo. L’area è molto interessante, non solo per le antiche
mura, ma anche per l’ampio panorama che si gode da qui. Consiglio di godersi la
vista, perché l’itinerario è molto avaro per quanto riguarda i panorami. Dalla
balconata, colpisce subito la bella veduta del Monte Fenera 899 mt, e l’imponente
mole del Monte Barone 2044 mt, primo duemila della Valsesia.
Proseguendo per il sentiero
n°702, sì arriva ad un bivio. Con una breve deviazione a destra, sì raggiunge
la frazione Sella a circa 400 mt, che merita una visita, per la piacevole
composizione del borgo, che è senza dubbio, uno dei più belli nel comune di
Serravalle.
Dopo la visita alla frazione,
si prosegue nel magico sentiero che attraversa piacevoli boschi di castagno,
con qualche pino che regala una piacevole sensazione d’alta montagna a quote
collinari.
Martellone, merita un’altra
visita, la minuscola piazza della chiesa, s’incastra perfettamente nel borgo
che sorge nel cuore di piccole valli ricche d’acqua che scorre nei tanti ruscelli
che attraversano i borghi.
Dopo la località Quazzo,
inizia la più impegnativa salita, lungo il sentiero n°704. Man mano che si
sale, appare nella sua splendida forma, la Pietra Gruana 699
mt, le ripide pareti, un tempo costituivano una delle più belle palestre di
roccia della bassa Valsesia, con passaggi che vanno fino al V°. Prima di
arrivare alla Bocchetta di Chignole, consiglio di fare una breve deviazione,
che porta alla vecchia Tana del Lupo a circa 600 mt di quota, indispensabile
punto d’appoggio per chi ancora oggi, decide di onorare queste pareti, con la sua
presenza. Dal piccolo rifugio, sì può ammirare in tutto il suo splendore, le
verticali pareti che salgono verso la vetta della Pietra Gruana.
Senza dover scendere giù,
dalla Tana del Lupo, si segue un sentierino che riporta al segnavie n°704, e di
seguito alla Bocchetta di Chignole 620 mt circa. Con onore, si segue lo storico
sentiero n°700 detto anche: Sentiero di Fra Dolcino; qui su queste colline,
terminava la fuga dei frati dolciniani, conclusa poco più avanti con un
sanguinoso epilogo.
Il segnavie, si seguirà fino
alla Cima di Frascheia, che con la sua modesta quota, rappresenta una delle più
alte cime che compongono questa catena, per gustarsi un po’ di panorama,
bisogna scendere di circa 50 mt, qui si apre una piacevole balconata, dove sì
può ammirare Monte S. Emiliano 728 mt, con la sua chiesa che da il nome alla
cima.
Dalla Cima Frascheia, non si
ammira nessun panorama, il bosco, ricopre quasi interamente la cima, e solo in
inverno, si riesce a distinguere qualche cima. In compenso, sulla vetta, è
stato collocato un bivacco d’emergenza, utilissimo in caso di maltempo
improvviso. Il riparo, al suo interno ha solo un tavolo e nient’altro, quindi
come già detto, può essere utilizzato, solo in caso d’emergenza, salvo voler
pranzare o dormire sul pavimento in legno. All’esterno, si trova un tavolo con
delle panche, ma dato che è esposto ad ogni tipo d’intemperie, non garantisco
la stabilità. Io ho pranzato al sacco sulla piccola veranda, al sole e al
riparo dal vento.
CURIOSITA’
TEMPI DI
PERCORRENZA: 2:30 circa.
DIFFICOLTA’: (T/E) per i tratti su sentiero.
PUNTI D’APPOGGIO: Tana
del Lupo, quando aperta, e il riparo d’emergenza posto sulla cima Frascheia.
DISLIVELLO: 500 mt circa.
COME ARRIVARE: A26 con uscita Romagnano Sesia Ghemme, si prosegue
oltrepassando il centro di Romagnano, quindi si attraversa il Fiume Sesia lungo
la provinciale che porta a Gattinara, svoltando subito dopo a destra, in
direzione di Vintebbio.
CARTOGRAFIA O
GUIDE: chiedere al CAI di Varallo Sesia,
se producono ancora le cartine della zona.
SEGNALETICA: cartelli informativi e bandierine rosso bianco.
DOVE ALLOGGIARE:
3 commenti:
La capanna rifugio CAI alla Groana e la casetta su cima Frascheia non esistono più, distrutte dall'incendio del 2019.
La ringrazio per l'informazione, quindi il Piero ha perso il suo rifugio?
Piero si è ammalato qualche mese prima dell'incendio, e non stava più lassù. Verso fine anno ('19, se non ricordo male) è mancato
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