Da Nosate 177 mt località Santa Maria in Binda, dove sì lascia l’auto, sì raggiunge velocemente il Naviglio Grande. Svoltando a destra, sì percorre la strada sterrata che porta alla Cascina Castellana 155 mt, e di seguito al Ponte di Oleggio 150 mt. Dal ponte sì prosegue costeggiando il fiume Ticino, poi sì raggiunge il Canale Industriale che sì attraversa grazie ad un passaggio ciclopedonale. Camminando lungo il canale, sì arriva alla Centrale di Vizzola, dopo una breve salita, sì svolta a sinistra percorrendo la strada asfaltata che sale a Castelnovate 208 mt, con una breve deviazione su sentiero, sì raggiunge l’abitato, lo sì attraversa nella parte periferica, arrivando a un punto panoramico, qui sì scende nuovamente per ritornare sul Canale Industriale, che sì percorrerà, fino a trovare la strada asfaltata che va al Laghetto dei Gabbiani, svoltando a destra sì affronta una piccola salita su strada, e dopo un breve rettilineo, sì raggiunge il borgo Maddalena 210 mt.
NOTA
Più volte ho parlato del
Parco del Ticino, e ogni volta sono sempre riuscito a costruire percorsi sempre
diversi tra loro, sia per quel che riguarda la tipologia d’ambiente, sia per
quello che riguarda la diversità dei percorsi, un intreccio di itinerari che
danno la possibilità di visitare questo parco a volte sottovalutato, in tutte
le sue meraviglie.
L’itinerario che propongo,
segue in parte i navigli e in parte il fiume, sfiorando le colline moreniche
che regalano sempre paesaggi a volte inaspettati. Sì parte da Nosate, piccolo
borgo che sorge sopra una costa che guarda verso la valle del Fiume Ticino, da
visitare, la chiesa di San Guniforte eretta dopo la metà del 1500 e la piccola
chiesa di Santa Maria in Binda di origine longobarda.
Il primo tratto sì sviluppa
su quello che definirei la parte iniziale del Naviglio Grande, per avere cenni
storici di questa grande opera, sì deve tornare indietro almeno al 1200 e forse
anche prima, visto che nasce come fossato difensivo.
Questo tratto di naviglio,
sembra più un piacevole torrente, dove trovano dimora, numerose specie di
uccelli, come l’airone cenerino o il germano reale.
Lungo il tragitto, sono
numerose le opere idrauliche che gestiscono le acque del fiume.
La Centrale di Tornavento realizzata
nel 1939, è la prima delle centrali che s’incontrano lungo il percorso, da qui,
sì ha una splendida veduta sul borgo di Tornavento.
Il Fiume Ticino, è un lungo
corso d’acqua che dalla lontana Svizzera sì tuffa prima nelle acque del Lago
Maggiore, e dopo un centinaio di chilometri, s’immette nel grande Po. La sua
storia, inizia dalle alte montagne, dopo il lago, scorre attraverso le colline
moreniche, per poi adattarsi alla pianura, prima di confluire nel più grande
fiume italiano. Nel tratto italiano, subito dopo il Lago Maggiore, segue nel
sue continuo scorrere quella che è la valle che lo ospita, separando il
Piemonte dalla Lombardia.
Il Ponte di Oleggio,
costruito tra il 1887 e il 1889, è un’opera di grande importanza, sia perché
mette in comunicazione la Lombardia con il Piemonte, ma anche per l’imponenza
della struttura, che sta resistendo alle intemperie da oltre 130 anni.
Un altro imponente monumento
moderno, è la Centrale di Vizzola, inaugurata nel 1901, l’opera sì presenta
imponente, un vero capolavoro d’ingegneria.
Castelnovate 206 mt, è un
minuscolo borgo che sorge sopra una collina, frazione di Vizzola Ticino, è
abitata già in epoca romana.
Tra i tanti canali che sì
percorrono in questo itinerario, vi è anche il Canale Villoresi, i primi
chilometri, furono inaugurati nel 1884, e serve principalmente come canale
d’irrigazione per i campi dell’alto milanese.
La Frazione Maddalena,
conosciuta già in epoca romana, è una piccola frazione di Somma Lombardo, sorge
poco sopra il fiume Ticino, che sì raggiunge dopo una breve discesa e dopo un
tratto su sterrato, qui vi sì può fare un buon pranzo al sacco guardando le
colline moreniche della sponda piemontese.
Credo che il percorso qui
descritto, abbia tutte le potenzialità per attirare i tanti escursionisti che
amano questo tipo di percorsi, paesaggi sempre in continua mutazione, i tanti
uccelli che sì possono ammirare e i panorami su Alpi e Prealpi che lasciano senza
parole, insomma, tutti requisiti validi per una camminata lunga ed emozionante.
CURIOSITA’
Il 9 ottobre del 1901, la
Centrale di Vizzola venne inaugurata dal Re Emanuele III e dalla sua consorte
la Regina Elena.
TEMPI DÌ
PERCORRENZA: 3:30 circa.
DIFFICOLTA’: (T).
PUNTI D’APPOGGIO: locali a Nosate, al Ponte di Oleggio e alla località
Maddalena.
COME ARRIVARE: in auto da Milano o da Novara seguendo
le indicazioni per Turbigo e poi per Nosate.
CARTOGRAFIA E
GUIDE: carte e guide del Parco del
Ticino.
SEGNALETICA: Qualche cartello informativo.
DOVE ALLOGGIARE: B&B Malpensa da Joe, tel: 0331/230973.