lunedì 27 maggio 2024

Da Gaggiolo alla Stazione di San Nicolao.

Dalla Dogana di Gaggiolo 380 mt, si percorre la strada asfaltata per circa 500 mt, appena trovato il segnavie, sì attraversa la strada e sì passa davanti alla zona industriale raggiungendo così la linea ferroviaria Stabio Varese. Da qui, s’inizia a seguire le indicazioni per Genestrerio, quindi oltrepassata la località Santa Margherita 352 mt, sì va avanti sempre per Genestrerio, e dopo la località Vallera 333 mt, sì trovano le indicazioni per Mendrisio Stazione.

Dopo aver passato la Stazione di Mendrisio e il centro storico 360 mt, inizia la salita che porta a Salorino 465 mt, Somazzo 568 mt, arrivando finalmente alla Stazione di San Nicolao 701 mt.









NOTA

Varcare il confine per andare a camminare lungo i tantissimi sentieri che offre la Svizzera, è sempre un piacere, dalla pianura alle alte montagne, vi sono un’infinità di escursioni lungo una rete d’itinerari che danno la possibilità di esplorare il territorio, i borghi e i centri storici delle città che sì trovano all’interno del territorio elvetico. L’itinerario che descrivo, è un piacevole esempio di come sia facile realizzare una lunga camminata che può accontentare tutti quelli che amano lo sport e la cultura. Sì parte da Gaggiolo piccolo borgo che risale all’epoca romana, che sorge all’interno del confine italiano, dove è possibile lasciare l’auto grazie ai tanti parcheggi gratuiti.

Il primo tratto su strada, consente di raggiungere l’attacco del sentiero, una volta lasciata l’area industriale, sì apre un mondo totalmente diverso, immerso tra i colli di quella che compone la Dorsale Insubrica.

In località Santa Margherita, oltre al maneggio e al ristoro, sì può ammirare anche la piccola chiesa di Santa Margherita, realizzata in stile romanico intorno al 1400, qui siamo già dentro i confini del Parco del Laveggio, parco che regala numerose stazioni didattiche, dove sì possono apprendere numerose informazioni sul parco, sulla flora e sulla fauna. Man mano che sì procede lungo i sentieri, voltandosi sì può ammirare la graziosa Chiesetta di San Maffeo che sorge sulla collina a 515 mt, e il Colle Sant’Ambrogio 533 mt.


Mendrisio, è un grazioso borgo che sorge tra il gruppo montuoso del Poncione d’Arzo 1022 mt e, il gruppo montuoso del Monte Generoso 1701 mt, abitata già in epoca preromana, arriva ai giorni nostri con un centro storico di tutto rispetto, il Palazzo Pollini realizzato nel 1700 e la Chiesa Parrocchiale dei santi Cosma e Damiano realizzata nel 1800, sono due dei tanti monumenti che sì possono ammirare lungo le vie, un incrocio di vicoli dove locali e negozi possono ampiamente soddisfare il turista più esigente.



Poco sopra, sorge il borgo di Salorino, qui, sì trova la Chiesa di San Zeno, risalente al 1300, qui sì ha una bella veduta sulla valle del Laveggio e sulla Dorsale Insubrica, interessante la vista sul Poncione d’Arzo e su Monte Orsa 998 mt.



Somazzo è un altro piccolo borgo anch’esso abitato già in epoca romana e che racchiude tra i suoi vicoli tanti piccoli gioielli, come ad esempio l’Oratorio di San Giuseppe risalente intorno al 1600.

San Nicolao, è la prima fermata del trenino che da Capolago sale quasi in vetta al Monte Generoso, qui oltre all’atmosfera che crea la piccola ferrovia, sì può trovare un’area attrezzata, dove poter riposare e fare in tutta comodità un pranzo al sacco che ripaga di tutta la fatica fatta per raggiungere questa località, immersa nel verde e nel silenzio di queste montagne. Il passaggio del trenino, regala una piacevole sensazione, come tuffarsi in un mondo in miniatura a grandezza naturale; se sì ha molta fortuna, tra i boschi è possibile avvistare qualche camoscio che bruca l’erba ai margini delle piante.



Un itinerario particolare, un percorso che offre tante occasioni di vedere ambienti differenti tra collina e pianura e antichi borghi e poi la montagna, una buona salita per arrivare nella quiete dei boschi di castagno, con una meta diversa dalla cima o dal rifugio, perché anche una piccola stazione, può offrire le stesse emozioni che sì vivono tra le montagne.

 

 

CURIOSITA’

Il 5 giugno del 1890, fu attivata la linea ferroviaria che da Capolago sale all’Albergo Vetta del Monte Generoso.

 

TEMPI DÌ PERCORRENZA: 3:45 circa.

DIFFICOLTA’: (T)

PUNTI D’APPOGGIO: locali a Gaggiolo, Santa Margherita, Mendrisio e ristoro presso l’Oratorio di San Nicolao sopra Somazzo.

DISLIVELLO: circa 360 mt in salita e circa 50 mt in discesa.

CARTOGRAFIA E GUIDE: carta Kompass N° 90 e 91.

SEGNALETICA: cartelli informativi e bandierine bianco rosso.

COME ARRIVARE: in treno da Varese lungo la linea Varese Mendrisio, o in auto da Varese seguendo le indicazioni per Valico Gaggiolo.

DOVE ALLOGGIARE: Numerose strutture a Mendrisio.

Da Asso, salita delle cinque vette.

Da Asso 427 mt, sì percorre la strada sterrata che sale all’Agriturismo Enco a circa 790 mt, sì prosegue seguendo le indicazioni per Caglio 875 mt, camminando lungo un ampio sentiero che attraversando la Valle di Rezzago, arriva al Santuario di Campoè. Appena raggiunto l’abitato di Caglio, subito dopo aver passato il cimitero, sì svolta a sinistra seguendo Via Bryan Conny, arrivando poco dopo all’incrocio con Via ai Monti, qui, svoltando a sinistra, s’inizia la salita che porta alla Colma di Caglio 1129 mt. Ora con un bellissimo percorso in cresta, sì salgono ben cinque cime che sono: Monte Pianchetta 1243 mt, Braga di Cavallo 1354 mt, Monte Croce 1351 mt, Monte Bul 1406 mt e Monte Palanzone 1436 mt.

Per il ritorno, sì percorre il segnavie che scende lungo il costone del Monte Palanzone, arrivando alla Bocchetta di Palanzo, 1210 mt, svoltando a sinistra, sì attraversa la parte bassa del Monte Palanzone raggiungendo la cresta che porta a Colma Piana 1179 mt. Proseguendo lungo la dorsale, poco prima di raggiungere la colma, inizia la decisa discesa che porta alla Bocchetta di Vallunga 904 mt, quindi, nuovamente in discesa, ritornando sul sentiero fatto al mattino che riporterà senza problemi giù ad Asso.









NOTA

Spesso ho avuto la possibilità di andare a percorrere numerosi sentieri lungo il Triangolo Lariano, e ogni volta, sono sempre riuscito a trovare percorsi nuovi, varianti di vecchi percorsi, novità che regalano sempre emozionanti scorci panoramici, in un susseguirsi di valli, monti e rifugi. L’itinerario che mi preparo a raccontare, porta alla scoperta della fascia centrale del Triangolo Lariano, salendo una cima nota come il Monte Palanzone, ho avuto la possibilità di collegare ben cinque cime, con diverse quote e con panorami che sembrano uguali, ma a un’attenta visione, sì può comprendere la diversità del singolo particolare che non sì poteva notare dalla cima precedente.

Si parte da Asso, piacevole borgo incastonato in mezzo a vari gruppi montuosi e che vanta una storia antichissima, basti pensare che vi siano testimonianze d’insediamenti, che risalgono al 6500 a.c.

L’Agriturismo Enco, è composto da un grande casolare, un luogo ideale per trovare quiete insieme a un buon punto d’appoggio, sia all’andata sia al ritorno del percorso. L’intera area, è circondata da castagni secolari, una vera testimonianza di quando il sapere antico, fioriva nella coltura del castagno e di tutto quello che comportava la sua economia.

Il Santuario della Madonna di Campoè, è un luogo sacro che fu edificato nel XVI secolo a seguito di un’apparizione, oggi meta di molti pellegrinaggi; piacevole la vista del Monte Palanzone che svetta sopra la valle.

Dalla località Colma di Caglio, lo scenario cambia radicalmente, le vallate e i fitti boschi, lasciano il posto alle meravigliose balconate che regalano le cinque cime che sì andranno a salire. Dal Monte Pianchetta, sì apre la prima panoramica con vista sul Monte San Primo 1686 mt la più alta elevazione del Triangolo Lariano. Procedendo verso la cima di Braga di Cavallo, i prati ancora brulli, sì mescolano con l’azzurro del cielo, e poi quando sì raggiunge la cresta, da lì fino alla cima del Monte Palanzone, sì può ammirare una magnifica visuale, dal Monte di Palanzo 1391 mt al quasi gemello Monte Preàola 1417 mt, in mezzo alle due cime, svetta il Monte Rosa 4634 mt e subito a fianco, sì può notare l’inconfondibile sagoma del Cervino 4478 mt. Poco più a destra, sì riconosce l’inconfondibile sagoma del Monte Generoso 1701 mt, nelle giornate terse, sono ben visibili le Alpi Bernesi con i 4275 mt del Finsteraarhorn massima elevazione del gruppo montuoso. Per completare l’elenco mi permetto di citare il Monte Galbiga 1698 mt e il Pizzo di Gino 2245 mt.


Volgendo lo sguardo verso est, subito salta all’occhio il magnifico gruppo montuoso delle Grigne, con le due cime principali, la Grignetta 2184 mt e il Grignone 2409 mt, sicuramente sì può riconoscere un’altra famosa cima, quella del Monte Legnone 2609 mt, come lo è il Monte Disgrazia 3678 mt. Un’altra cima facilmente riconoscibile è il Pizzo Arera 2512 mt, mentre più a destra, il Resegone di Lecco 1875 mt, sì erge come ultima roccaforte che precede le più morbide cime che terminano nella Provincia di Bergamo. Dalla cima del Monte Palanzone, sì può ammirare un piccolo scorcio del Lago di Como, con vista sul Monte Bisbino 1325 mt e sul Monte Colmegnone 1383 mt. Ultimo sguardo, verso la Pianura Padana, e quando il cielo lo consente, l’Appennino sì mostra per una buona porzione, dalla Liguria all’Emilia Romagna.



Questo itinerario, ha tutti i requisiti per essere una piacevole avventura che regala tantissimi panorami e piacevoli ambienti dove trovare il silenzio o il rinfresco adatto che aiuta a chiudere una giornata unica, da ripetere alla prima occasione.

 

CURIOSITA’

 

TEMPI DÌ PERCORRENZA: 6:30 / 7:00 circa, l’intero percorso.

DIFFICOLTA’: (E) per i tratti su sentiero.

DISLIVELLO: circa 1100 mt in salita e poco più di 1000 mt in discesa.

CARTOGRAFIA O GUIDE: carta Kompass N°91.

PUNTI D’APPOGGIO: locali ad Asso, Agriturismo Enco, e locali a Caglio.

COME ARRIVARE: in auto da Como seguendo le indicazioni per Canzo Asso, oppure in Treno con linea ferroviaria Milano Cadorna Asso.

SEGNALETICA: Cartelli informativi e bandierine bianco viola e bianco rosso, quando presenti.

DOVE ALLOGGIARE:

Traversata da Induno Olona a Bregazzana.

Da Induno Olona sì sale alla località Frascarolo 470 mt, sì prosegue lungo la strada sterrata che porta alla località Montallegro 592 mt, fino a quando non sì trova il bivio con il sentiero che scende in Val Ganna. Giunti in valle, sì prosegue seguendo la pista ciclopedonale che porta all’abitato di Ganna 460 mt. Dopo aver passato il Lago di Ganna, sì svolta a sinistra precorrendo il segnavie 315 che sale al Passo Valicci 661 mt, per poi scendere a Brinzio 515 mt. Dopo aver attraversato il borgo di Brinzio, sì svolta a sinistra seguendo l’ampio sentiero che porta a Rasa di Varese 560 mt.

Lasciato anche il paese di Rasa, sì prosegue lungo il sentiero che porta a Robarello, che sì percorrerà fino alla località Molinetto; ora svoltando a sinistra, sì segue la strada asfaltata che porta all’abitato di Bregazzana 480 mt.









NOTA

Avere una buona rete ferroviaria, supportata da un servizio di autobus che sono strategici per chi pratica escursionismo, consente di compiere tantissime traversate da un capo all’altro di una o più province, tra regioni o addirittura tra stati. La Provincia di Varese, è un pratico esempio di come i mezzi di trasporto, consentano di spostarsi a piedi attraverso i tanti passi, le tantissime cime che vanno oltre i 1500 mt di quota, con un susseguirsi tra creste e costoni, percorsi ricchi d’avventura anche con brevi passaggi su roccia.

L’itinerario qui descritto, è indubbiamente una chiara dimostrazione di come sì possa andare da un punto all’altro della provincia, grazie appunto all’utilizzo dei mezzi di trasporto.

Sì parte da Induno Olona Paese situato all’inizio della Valceresio, che vanta una storia che va indietro nel tempo fino al V secolo a.c., di notevole interesse sono la Chiesa dedicata a San Giovanni Battista edificata tra il XV e il XVI secolo, e la Cappella di San Pietro in Silvis XI secolo.

Poco sopra l’abitato di Induno Olona, sorge il Castello di Frascarolo, che vanta anch’esso di una storia millenaria, posto sopra una collina, immerso in un verde che lo rende ancora più maestoso, mentre alle sue spalle sorge una graziosa corte probabilmente annessa al castello; Monte Monarco 855 mt, completa la cornice di questa incredibile località.



La Valganna è una valle che divide il gruppo montuoso del Monte Martica 1032 mt dalla cresta che dal Minisfreddo 1042 mt, porta al Poncione di Ganna 992 mt, vera attrattiva di una valle che non scende mai sotto i 400 mt di quota. Di notevole interesse, l’area naturalistica del Lago di Ganna che precede l’abitato di Ganna, da qui, sì ha una piacevole vista sul Monte val de Corni 993 mt, sul Monte Mondonico 807 mt e sul Monte Lema 1620 mt. Anche nella Valle del Pralugano, sorge una zona umida molto importante per la biodiversità di queste montagne.



L’Alpe Valicci, è composta di una serie di baite private che sorgono in un prato dalla vista eccezionale, un luogo dove sì respira un’atmosfera di quote superiori ai 1500 mt, con una piacevole veduta sul Monte della Colonna 1203 mt, Monte San Martino 1087 mt e sul Monte Limidario 2188 mt.



Poco più avanti, sorge l’area Pic-nic Valicci, qui, oltre a trovare un pratico luogo di sosta, affacciandosi su un prato nelle immediate vicinanze, sì ha una magnifica veduta dell’intero Massiccio Montuoso del Campo dei Fiori 1227 mt.

Brinzio è un grazioso paese che sorge in un’ampia conca glaciale, qualche decennio fa, erano famose le piste per lo sci di fondo.

Il borgo vanta una storia millenaria, i primi insediamenti umani, parlano di epoche lontane, preistoriche, quello che oggi è un paese, ieri era un semplice villaggio.



Poco distante dal centro, sorge il piccolo Lago di Brinzio, uno specchio d’acqua di origine morenica e di grande interesse naturalistico.

Rasa di Varese, piccola frazione è un altro gioiello che s’incontra lungo questo itinerario, incastrata tra il Monte Legnone 868 mt il Monte Chiusarella 915 mt, qui nasce il Fiume Olona, che percorre buona parte della fascia prealpina, per poi abbandonarsi alla pianura fino a tuffarsi nel Fiume Lambro.

Bregazzana è l’ultimo borgo, meta di questa piacevole traversata, un gruppetto di case che racchiude nel suo intimo, il tipico ambiente dei paesi di montagna.



Sicuramente, questa traversata non ha nulla a che vedere con le grandi camminate alpine, però, posso assicurare che questo itinerario non ha nulla da invidiare, anzi, offre una suggestiva varietà di ambienti e di panorami unici, tutti da scoprire e da vivere, un modo diverso di trascorrere una giornata mescolando arte e natura in un unico itinerario escursionistico.

 

CURIOSITA’

 

 

TEMPI DÌ PERCORRENZA: 5:00 / 5:30 circa.

DIFFICOLTA’: (T/E) per i tratti su sentiero.

DISLIVELLO: oltre 450 mt di salita e poco più di 400 mt in discesa.

PUNTI D’APPOGGIO: locali a Induno Olona, Brinzio, Rasa e Bregazzana.

COME ARRIVARE: in treno da Varese.

CARTOGRAFIA O GUIDE: CARTA Kompass N°90 e 3V, Via Verde Varesina De Agostini.

SEGNALETICA: cartelli informativi e qualche bandierina bianco rosso.

DOVE ALLOGGIARE:  Locanda del Brinsc tel: 338 390 3392.

Archivio blog