giovedì 29 maggio 2025

Valle della Bevera e Monte Useria.

Dal Centro Commerciale IPER, sì segue la SS 712 fino al bivio con Via Cà Bassa, poco più avanti, in prossimità di alcuni capannoni, sì trova un comodo parcheggio, dove sì può lasciare l’auto. Sì prosegue a piedi seguendo la strada asfaltata fino all’attacco del Sentiero n° 385, entrando poco dopo nel PLIS Valle della Bevera. Una volta trovato il segnavie, sì attraversa l’intera valle principalmente su strada sterrata, oltrepassando la linea ferroviaria Varese Stabio, arrivando di seguito a una rotonda. Sempre seguendo il segnavie n°385, alla rotonda si svolta a destra e subito dopo a sinistra, nuovamente in valle, sì va a oltrepassare la linea ferroviaria Varese Porto Ceresio, arrivando poco dopo al piccolo cimitero di Brenno Useria.

Arrivati nelle periferie di Brenno Useria, sì prosegue a destra e dopo qualche centinaio di metri a sinistra, costeggiando i piedi del Monte Useria, quindi, sempre seguendo il segnavie n°385, s’inizia la salita che porta al Santuario Madonna d’Useria 440 mt. Raggiunta la chiesa, svoltando a destra, inizia la più decisa salita che porta in vetta al Monte Useria 555 mt, meta di questo itinerario.  

  


 






NOTA

La Provincia di Varese può vantarsi di avere istituito, numerosi PLIS (parco locale interesse sovra comunale), luoghi dove sì cerca di preservare alcuni ambienti rimasti ancora incontaminati nonostante la costante presenza dell’uomo e dei suoi interventi all’interno di questi territori. Alcuni parchi hanno come soggetto la pianura, altri parchi la montagna o la semplice collina, altri ancora, entrano in valli che rischierebbero di rimanere sconosciute ai tanti camminatori o appassionati di bike, che vanno alla ricerca di percorsi nuovi, ambienti che possano regalare vere emozioni.

L’itinerario qui proposto, va alla scoperta del Parco Valle della Bevera, e della piccola cima del Monte Useria, un grosso sasso di origine calcarea che sì eleva solitario in mezzo alla Val Ceresio, un percorso pianeggiante che attraversa la Valle del Torrente Bevera, ma che poi sì conclude con una vera salita di montagna.



Sì parte dalla località Cà Bassa, una via piena di attività imprenditoriali, mai sì potrebbe pensare che da lì a breve, parte una magnifica avventura all’interno appunto della Valle della Bevera.

La valle è particolare, a tratti sì apre come una vera conca, e a tratti sì chiude, a volte sì rimane dentro il bosco, per poi uscire nel verde dei prati che regalano piacevoli vedute, come quella sull’abitato di Velmaio 392 mt, minuscolo borgo all’interno del comune di Arcisate. Numerose sono le zone umide che ospitano uccelli e anfibi, come sono numerosi i laghetti adibiti a pesca sportiva che s’incontrano lungo la camminata, specchi d’acqua come il Laghetto delle Betulle o il Laghetto Verde.



La valle è abbastanza chiusa in se stessa, però in alcuni momenti, avvicinandosi a Brenno, sì riesce ad avere la visuale su alcune cime, come Monte Orsa 998 mt e Monte Pravello 1015 mt, raramente sì riesce a scorgere qualche cima del mendrisiotto, Monte Generoso 1701 mt, è quello che sì mostra meglio in tutta la sua imponenza.

Poco prima d’intraprendere la salita al Monte Useria, sì arriva al Santuario della Madonna d’Useria, chiesa realizzata intorno al XIII secolo; purtroppo, la vegetazione impedisce di avere una bella panoramica sulla Val Ceresio.



Monte Useria, è una salita di tutto rispetto, un ripido sentiero che in caso di neve o ghiaccio, ma anche una banale pioggerella, può diventare particolarmente insidioso.

Sulla cima, sorge una croce. Il prato, che circonda la cima, consente una modesta visuale su alcune tra le più importanti cime della Val Ceresio, come Monte Monarco 855 mt, Punta Crocino 690 mt, Monte Rho 938 mt, Monte San Bernardo 1020 mt e il Monte Piambello, sì riesce anche a vedere un fazzoletto di Lago di Lugano guardando verso Porto Ceresio, subito dietro, si eleva il Monte Arbostora 822 mt e in piccola vista Monte San Salvatore 912 mt, e nelle giornate limpide, la panoramica spazia verso la Val d’Agno, mentre guardando verso sud, la vista va sulle colline moreniche fino a tuffarsi nella Pianura Padana.



Una piccola cima con un modesto panorama sì potrebbe pensare. Eppure, nel suo piccolo, Monte Useria può far parlare di se. Sicuramente, merita una salita nei periodi più adatti, l’autunno e l’inverno sono le stagioni migliori, quando le giornate limpide non sono rovinate dalla foschia e dal caldo torrido che ricopre la pianura. Anche la Valle della Bevera, merita la giusta attenzione, a due passi dalle grandi arterie che portano verso il mendrisiotto, a due passi da un grande centro commerciale, qui esiste un luogo magico fuori da ogni immaginazione, impossibile non concedere una bella camminata per riscoprire questi due luoghi che aspettano solo di essere vissuti.

 CURIOSITA’

TEMPI DÌ PERCORRENZA: circa 3:00.

DIFFICOLTA’: (T/E) per la salita al Monte Useria.

DISLIVELLO: oltre 350 mt di salita.

PUNTI D’APPOGGIO: nessuno.

COME ARRIVARE: da Varese, seguendo le indicazioni per il centro commerciale, con un brevissimo tratto su statale prima di trovare Via Cà Bassa.

CARTOGRAFIA O GUIDE: Carta Kompass N°90 e 3V, Via Verde Varesina De Agostini.

SEGNALETICA: cartelli informativi, bandierine bianco rosso.

DOVE ALLOGGIARE:

domenica 4 maggio 2025

Da Pigra al Monte di Tremezzo.

Da Pigra 881 mt, con sentiero 1, sì percorre l’ampia mulattiera che diverrà poi sentiero, fino a immettersi lungo la strada asfaltata che sale all’Alpe di Colonno 1322 mt. Lasciata l’alpe, sì prosegue lungo la strada asfaltata che porta al Rifugio Boffalora 1252 mt, quindi sempre seguendo la vecchia strada militare, sì guadagna quota arrivando al Rifugio Venini 1576 mt. Un ultimo tratto su sterrato, consente di arrivare ai piedi del Monte di Tremezzo, quindi abbandonando la strada militare, sì affronta il ripido sentiero che sale in vetta al Monte di Tremezzo 1700 mt.



 






NOTA

L’ampia conca della Valle d’Intelvi, separa di fatto due importanti dorsali, una che colma sulla cima del Monte Generoso 1701 mt, e l’altra che raggiunge i 1700 mt del Monte di Tremezzo. L’itinerario qui proposto, va a esplorare il versante destro della Val d’Intelvi. Una lunga dorsale che raggruppa numerose cime tutte oltre i 1300 mt di quota, più esattamente dal Monte Pasquella 1367 mt al Monte Crocione 1641 mt, tutte cime dai panorami sensazionali, raggiungibili grazie a una buona rete di sentieri che consentono di variare sempre la via d’accesso, anche se a volte sì intrecciano con le strade asfaltate che portano i turisti fin’oltre i 1500 mt di quota.

Sì parte da Pigra il paese dei gatti, un borgo spettacolare, tutto da scoprire grazie al suo itinerario storico che sì snoda attraverso i vicoli del paese, gradevole le tante immagini giganti dei gatti che tappezzano le mura regalando una sensazione di armonia e quiete, unita alla curiosità che offre questo luogo. Dalla Chiesa di Santa Margherita, sì può ammirare una meravigliosa balconata che mostra il ramo del Lago di Como in tutta la sua bellezza.

Tra le cime che sì possono ammirare, elenco Monte Bolettone, 1317 mt e Monte Boletto 1236 mt, mentre guardando verso la Valle d’Intelvi, sono facilmente riconoscibili le cime del Sasso Gordona 1410 mt e del Pizzo della Croce 1491 mt, oltre alla piacevole vista del monte dove sorge la chiesa romanica di San Zeno 1025 mt.





Alpe di Colonno, è la prima vera terrazza panoramica che sì può ammirare dopo Pigra, qui la visuale spazia verso il Lago di Como e altre cime tra cui: Monte Preàola 1417 mt e Monte Palanzone 1436 mt, mentre guardando verso destra, spiccano Monte Colmegnone 1383 mt e Monte Bisbino 1325 mt, oltre alla lunga dorsale che dal Monte Costone 1441 mt, colma con la cima del Monte Pasquella.

L’alpe regala un piacevole ambiente alpino, soprattutto quando s’incontrano i due laghetti con vista su Cima della Duria 1447 mt che sì affaccia subito dietro. Nella località, sì trova il Rifugio Alpe di Colonno, importante punto di appoggio per tanti escursionisti e per i tanti turisti che salgono su queste montagne solo per godere di un luogo accogliente dove respirare un’aria di relax.



Proseguendo verso il Rifugio Boffalora, sì apre un’altra bella panoramica che guarda verso ovest, qui sì possono ammirare cime come Monte Zeda 2156 mt situato nel Parco Nazionale della Val Grande, Monte Limidario 2189 mt, cima che separa la Val Cannobina dal Centovalli svizzero, la lunga dorsale che da Monte Lema 1620 mt, porta fino al Monte Tamaro 1961 mt. La dorsale della Mesolcina Meridionale, parte con la vista su Monte Boglia 1516 mt e Sasso Grande 1500 mt, proseguendo con Cima di Fiorina 1810 mt, Monte Stabiello 2116 mt e Pizzo di Gino 2245 mt.

Il Rifugio Boffalora, è il secondo punto d’appoggio che s’incontra lungo il cammino. Collocato ai piedi di Cima della Duria e sulla bella sella che separa il versante del Lago di Como da quello del Lago di Lugano, La visuale rispetto all’Alpe di Colonno è più limitata, però oltre alla bella vista sul Monte Rosa 4634 mt, posso menzionare cime come Corno Bianco 3320 mt, o Monte Barone 2044 mt, oltre alla cima di Sighignola 1314 mt e della più modesta cima del Monte Piambello 1125 mt.

Alpe di Ossuccio 1306 mt, è un piccolo gruppo di baite, dove in estate sì produce formaggi di ottima qualità; qui la vista sul Monte di Lenno 1589 mt che sì eleva vertiginosamente verso il cielo, è quello che fa più scena, un morbido pendio di erba vellutata che cambia colore a ogni stagione.

L’Alpe di Lenno 1495 mt, è un’altra perla di questo percorso, situata in una forcella che separa Monte di Lenno da Monte Galbiga 1696 mt, qui un piccolo specchio d’acqua, offre un panorama molto suggestivo su Cima di Fiorina e sulla dorsale Lema Tamaro, oltre a tantissime vette che variano dai duemila metri ai grandi colossi delle Alpi; anche qui, quando aperto, è possibile acquistare formaggi locali.



Rifugio Venini, è l’ultimo punto d’appoggio che precede Monte di Tremezzo, qui oltre all’ottima cucina, sì può ammirare una magnifica panoramica, con vista su le più importanti cime dell’intera dorsale, dal Monte Bisbino al Monte di Tremezzo, e dell’altra dorsale, quella che da Como, porta fino alla vetta del Monte San Primo 1686 mt, nominata anche come Triangolo Lariano.



Monte di Tremezzo, massima elevazione di tutta la dorsale, una cima quasi solitaria, se non fosse per la cima quasi gemella del Monte Crocione1641 mt, che sì eleva a meno di un chilometro. In mezzo alle due cime, sorge solitaria l’Alpe di Tremezzo circa 1585 mt di quota, un monumento storico che racconta la vita che sì svolgeva in quota anche su queste montagne, un vivere totalmente diverso da quello di oggi, fatto di fatica, di tanti sacrifici, con l’unica ricompensa di essere liberi in un mondo incontaminato.

Dalla cima del Monte di Tremezzo, sì ha una magnifica panoramica, dall’Italia alla Svizzera, una carrellata di valli come la Val Sanagra o la Val Cavargna. Cime famose o secondarie tra cui elenco: Monte Grona 1736 mt, Monte Bregagno 2107 mt, Sasso Canale 2397 mt, Monte Berlinghera 1930 mt, Monte Disgrazia 3678 mt, Monte Legnone 2609 mt, Monte Croce di Muggio 1799 mt, Pizzo Mellasc 2465 mt, Grigna Settentrionale 2409 mt e Grigna Meridionale 2184 mt, giusto per fare un breve elenco. Il Lago di Como, completa il meraviglioso dipinto panoramico, visibili i due rami del lago con vista sull’Isola Comacina, mentre guardando verso la Piana di Chiavenna, è ben visibile Pian di Spagna e il Lago di Mezzola. Chiaramente visibili i borghi di Bellagio 229 mt e Mandello del Lario 200 mt, com’è visibile la città di Lecco.



Credo che l’elenco sia abbastanza ricco, e mi sono limitato a quello che sono riuscito a vedere, perché in presenza di un cielo terso, la visuale è molto più ricca, riconoscendo vette distanti centinaia di chilometri, fino alla dorsale appenninica, tutti motivi per affrontare una lunga camminata che regala emozioni ad ogni passo che sì compie durante la salita.

 

CURIOSITA’

Nel tratto finale della strada militare, sono visitabili alcune postazioni della Linea Cadorna.

 

TEMPI DÌ PERCORRENZA: 3:30 circa

DIFFICOLTA’: (T/E) per i tratti su sentiero.

DISLIVELLO: oltre 900 mt di salita e circa 100 mt di discesa.

CARTOGRAFIA O GUIDE: carta Kompass N°91.

PUNTI D’APPOGGIO: locali a Pigra, Rifugio Alpe di Colonno, Rifugio Boffalora e Rifugio Venini.

COME ARRIVARE: in auto da Como con SS 340 fino ad Argegno, poi sì seguono le indicazioni per San Fedele d’Intelvi e in seguito per Pigra.

SEGNALETICA: Cartelli informativi e bandierine bianco viola e bianco rosso.

DOVE ALLOGGIARE: Rifugio Venini, tel: 0344/56671, mail info@rifugiovenini.it.


Archivio blog