giovedì 9 ottobre 2025

Traversata dei Grandi Laghi, quinta e sesta tappa.

Quinta tappa: da Porto Ceresio A Gaggiolo.

Da Porto Ceresio 280 mt, sì percorre il Sentiero Confinale, oltrepassando la località Cà del Monte 550 mt, fino a trovare una colonnina votiva. Seguendo il sentiero sulla sinistra, sì notano dopo poche decine di metri, i cartelli della segnaletica svizzera. Seguendo la segnaletica, sì raggiunge la località Serpiano 644 mt. Sì riparte seguendo le indicazioni che in sequenza, condurranno alle seguenti località: Meride 578 mt, Tremona 571 mt, e Arzo 500 mt. Poco prima di arrivare al bivio con la strada che porta ad Arzo, sì trova la Chiesetta di Sant’Antonio, sì scende lungo la strada asfaltata, fino ad arrivare al bivio sopra indicato. Sì svolta a sinistra, seguendo le indicazioni per Mendrisio, quindi appena trovata Via Rubiàna, che sì dirige verso il Valico di Clivio 468 mt. Poco prima della dogana, si seguono le indicazioni che conducono alla località San Pietro. Passata la chiesina, sì continua a camminare, raggiungendo la località Montalbano 397 mt, e il Monte Astorio 476 mt. Con un bel sentiero e un tratto su sterrato, sì scende fino alla strada che da Stabio, porta alla dogana di Gaggiolo. Sì attraversa la strada e sì prosegue passando a fianco di alcuni capannoni industriali, qui sempre seguendo la segnaletica, sì raggiunge la località Santa Margherita 354 mt. Dalla località Santa Margherita, sì rientra in Italia, seguendo le indicazioni del Sentiero Confinale, che sì segue fino alle periferie di Bizzarone. Raggiunto l’impianto sportivo, sì svolta a sinistra, rientrando nel bosco, quindi dopo alcuni bivi, sì arriva ad una scala con gradini di legno che porta ad un sentiero che sale la cima del Colle Sant’Ambrogio 528 mt. Ora seguendo un ampio sentiero, sì arriva alla Chiesa dell’Assunta, e poco dopo sì arriva a Bizzarone 440 mt.

NOTA

La quinta tappa, quasi completamente in territorio svizzero, è una traversata più modesta, anche se non presenta nessun forte dislivello, ovviamente non è da sottovalutare, tuttavia, rimane più dolce, a quote quasi collinari, anche se le tante balconate che s'incontrano lungo il cammino, offrono piacevoli panorami su Alpi, Prealpi e Pianura Padana.

Sì parte da Porto Ceresio, delizioso borgo che sì affaccia sulle rive del Lago di Lugano, una cornice meravigliosa, un paessaggio molto bello, con vista su tanti paesi e su tante cime che sì specchiano sul lago. 



La prima località che s'incontra è Cà del Monte 550 mt, minuscolo borgo, quasi una grande corte, ma che offre una piacevole atmosfera di montagna. Purtroppo, il percorso non passa da punti panoramici, quindi sì può solamente godere dell'ambiente che circonda la borgata.

La seconda località è Serpiano, località turistica raggiungibile oltre che a piedi, anche con auto o funivia da Brusino in territorio elvetico.

La struttura moderna, non è piacevole da vedere, mentre il contesto è molto suggestivo, Monte San Giorgio 1100 mt, Monte Pravello 1020 mt e Monte Orsa 998 mt, contribuiscono notevolmente a migliorare il paesaggio, creando un ambiente di montagna, immerso nel verde e nel silenzio di questi luoghi.

Meride, un borgo che sì divide tra montagne e vigneti. Un luogo dove trascorrere un bel fine settimana all'insegna della tranquillità, Monte Pravello e Monte San Giorgio, sono le principali escursioni che sì possono fare, però, con salite meno impegnative, è possibile andare a visitare altre località, immerse nel verde con piacevoli panorami sul Lago di Lugano.

Meride ha una storia quasi recente, pare che i primi insediamenti risalgano a prima dell'anno 1000. Da visitare, indubbiamente le due chiese principali, quella di San Silvestro realizzata verso la fine del 1400, e quella dedicata a San Rocco costruita dopo la metà del 1500. Un'altra attrazione di Meride, è indubbiamente il ritrovamento di fossili, racchiusi in un interessante museo.

Sermonte 615 mt circa, è una piccola cima che spazia la sua vista sulla conca dove sorge Meride.

Monte San Giorgio e Monte Pravello, sono le due uniche cime che sì riescono ad ammirare, però, la vista sull'intero paese, con i vigneti che sorgono insieme a verdi prati, compongono un mosaico di notevole bellezza, una panoramica da contemplare per tutti i minuti che sì resta in cima a Sermonte.

Le rovine del castello di Tremona, sorgono poco sopra il paese, aggrappate a questo piccolo colle, disegnano un luogo magico, dove una storia millenaria, ha viaggiato per secoli fino ad arrivare a raccontare la sua storia nel nostro tempo. Dal piccolo monte, la vista spazia anch'essa sul Gruppo montuoso del Monte Generoso, sulle colline moreniche del comasco, fino a tuffarsi nella Pianura Padana.

Tremona, è un piacevole borgo che vanta una storia che torna indietro fino al neolitico. Da visitare, la Chiesa di S. Maria Assunta, costruita dopo la metà del 1500,  e la Chiesa di S. Agata realizzata intorno al 1493.

Besazio, è un'altro minuscolo borgo che sì visita durante questa traversata, la sua storia va indietro fino all'epoca romana, qui sorge la piccola Chiesa di S. Antonio, menzionata già nel 1500, ma che probabilmente, sorge su mura molto più antiche.

Dalla chiesa, sì apre una piacevole vista che spazia sul mendrisiotto, facilmente riconoscibile la Dorsale Insubrica, facile da osservare, il piccolo Monte Montorfano 554 mt.



Un'altra località che merita interesse, è la Chiesa di San Pietro, chiesa del 1200, che sorge anch'essa su mura molto più antiche. Lasciata la località San Pietro, sì procede attraversando i vigneti di Montalbano,


un piccolo altopiano, con vigne e pascoli, precede l'ultima salita, ovvero quella che porta in cima al Monte Astorio 476 mt. Il bosco, in prevalenza di castagno, impedisce di avere una vista verso sud; a parte questo, è possibile trovare un luogo dove riposare.

Dopo essere scesi dal Monte Astorio, lungo il sentiero dei Cippi di Confine, sì arriva sulla strada cantonale; un breve tratto su strada asfaltata, consente di attraversare la dogana per restrare in Italia, qui, prima di raggiungere il posto tappa, sì visita il minuscolo borgo di Gaggiolo, davvero poche case per una località conosciuta principalmente per la sua collocazione sul confine e per la dogana, dove transitano, lavoratori, merci e turisti.

Piacevole traversata, ricca di storia ma anche di panorami eccezionali, un susseguirsi di paesi e antiche chiese, con lo sguardo verso la Dorsale Insubrica, quella che consentirà di raggiungere il quarto grande lago e una città meravigliosa come Como.

CURIOSITA' 

TEMPI DÌ PERCORRENZA: 6:00 circa.

DIFFICOLTA’: (T/E) per i tratti su sentiero.

DISLIVELLO: circa 700 in salita e oltre 500 mt in discesa.

PUNTI D’APPOGGIO: locali a Porto Ceresio, Cà del Monte Serpiano, Meride, Tremona e Gaggiolo.

COME ARRIVARE: In treno da Varese.

CARTOGRAFIA O GUIDE: Carta Kompass n°90.

SEGNALETICA: Cartelli informativi e bandierine bianco rosso.

DOVE ALLOGGIARE: Hotel Gonzaga, tel: 0332/417012.

 

Sesta tappa: Da Gaggiolo a Como.

Da Gaggiolo 384 mt, sì oltrepassa il confine, svoltando subito dopo a destra, percorrendo un’ampia strada sterrata, che dopo qualche minuto di cammino, e dopo aver passato la linea ferroviaria Gaggiolo Stabio, sì va ad immettere in una strada asfaltata. Sì segue la strada asfaltata fino ad una curva, qui sì nota un sentiero sulla destra, dopo averlo imboccato, da li a breve, s’intercetta il sentiero che arriva da Montalbano, così sempre mantenendo l’indicazione di destra, si raggiunge il sentiero che conduce alla località Santa Margherita 352 mt. Dalla località Santa Margherita, sì passa nuovamente il confine, rientrando in Italia, trovando subito dopo il Sentiero Confinale. Percorrendolo, si raggiunge la periferia di Bizzarone, seguendo le indicazioni a sinistra, sì affronta il sentiero che attraversa le pendici del Colle S. Ambrogio 528 mt. Dopo aver passato la Chiesa dell’Assunta, sì rientra nel paese di Bizzarone, quindi svoltando a sinistra, sì scende arrivando alla SS 23, a pochi passi dalla dogana. Prestando attenzione al traffico, sì attraversa la statale, riprendendo il sentiero in direzione di Uggiate Trevano. Dopo aver superato il Santuario di Somazzo, sì scende lungo la strada asfaltata per qualche centinaio di metri, appena trovate le indicazioni, sì svolta a sinistra continuando a camminare in direzione di Ronago 362 mt. Usciti dal sentiero, sì prosegue verso destra, e dopo pochi minuti sì arriva al cimitero di Ronago. Svoltando a destra, sì attraversa il paese, fino a ritrovare le indicazioni del Sentiero Confinale, che porta a Drezzo 357 mt. Sì scende velocemente nella Valle dei Mulini, arrivando sulla strada che porta al valico di Novazzano. Svoltando a destra, prestando attenzione alle auto, sì segue la provinciale per circa cinquecento metri, svoltando a sinistra, appena ritrovate le indicazioni del Sentiero Confinale, quindi con una decisa salita, sì raggiunge la periferia di Drezzo.

Seguendo le indicazioni per il santuario, svoltando a sinistra per raggiungere il luogo sacro. Dal santuario, per evitare di tornare indietro, sì può seguire un piccolo sentiero non segnato che aggira una proprietà privata, uscendo fuori, poco più avanti su un’ampia strada. Sì svolta a destra, e da li a breve sì raggiunge il sentiero che attraversa il Parco Regionale Spina Verde, lo sì attraversa passando per un breve tratto in territorio svizzero, riprendendo più avanti il Sentiero Confinale che porta alle pendici del sasso Cavallasca 614 mt, raggiungibile con una breve deviazione.

Sempre seguendo le indicazioni, si scende attraverso un facile sentiero e un tratto su strada asfaltata che s’immette in Via Bronno, arrivando così a San Fermo della Battaglia 397 mt. Passando la periferia di San Fermo, sì raggiunge il sentiero n°1, che con decisa salita, porta alla Croce di S. Eutichio 536 mt. Prestando le dovute attenzioni, s’inizia la discesa, percorrendo il ripido sentiero n°3 che in seguito, incrocerà il segnavie n°4, che scende a Como. Dopo essere arrivati alla Chiesa di Sant’Abbondio, attraverso le tante arterie della città, sì entra nel centro storico di Como, arrivando così sulle rive del lago dove termina la tappa n°6.

 

NOTA

Gaggiolo, la piccola Chiesa di san Bernardino da Siena XVI, da il saluto alla sesta tappa di questa lunga traversata, del resto il borgo vero e proprio, è composto da poche case, il resto è sorto tutto in tempi più recenti.



La stessa dogana, è una sorta di barriera simbolica, se sì pensa che il giorno prima sì è transitati per il territorio elvetico senza incontrare barriere.

L’attraversamento della piana di Stabio, con la nebbia del mattino, è un dipinto decisamente bello da vedere, il Colle S. Ambrogio 528 mt fa da sfondo a questo quadro astratto che sì mostra in tutta la sua bellezza.



Santa Margherita, è una località composta dalla piccola Chiesa romanica edificata tra il X e il XII secolo, dal ristoro che prende nome dalla località, e da un maneggio che fa la sua scena. Piacevole, la vista verso Monte Orsa 998 mt.

Bizzarone è un borgo famoso per la sua dogana, ma il centro vero e proprio, rimane fuori dalla baraonda di traffico che entra ed esce dal territorio italiano. Le sue origini sono medievali; da visitare, oltre la chiesa dell’Assunta costruita verso la fine del 1500, vi è la chiesa parrocchiale di Sant’Evasio, edificata nel XIII secolo, probabilmente su mura già esistenti.

La località Somazzo, è un altro importante luogo di culto, infatti, qui sorge la chiesa di San Giuseppe realizzata intorno al XVII secolo, edificata anch’essa sulle mura di un oratorio molto più antico e dedicato a San Cassiano XV secolo.

La Valle dei Mulini, e una piccola pianura circondata da colli che sembrano quasi montagne.



Il piccolo Monte S. Stefano 491 mt, visto dal centro della valle, sembra un colosso, ma dietro, sorgono montagne ben più alte, Monte Bisbino 1325 mt, si eleva maestoso, ricoperto dai suoi fitti boschi che cambiano colore a secondo della stagione.

Drezzo, frazione del comune di Colverde, è un altro importante borgo, qui a breve, sì aprono le porte verso il Parco Spina Verde di Como, il paese vanta una storia che va indietro nel tempo fino a prima dell’anno 1000, da visitare senza ombra di dubbio il Santuario della Madonna di Drezzo luogo sacro di chiara origine romanica, qui sì ha una piacevole vista sulla dorsale che entra nel parco, oltre ad una panoramica che spazia sulla Valle dei Mulini e verso la Pianura Padana.



Durante l’attraversamento del Parco Spina Verde, sì sconfina nuovamente in territorio elvetico, qui cambia totalmente il paesaggio, dopo un lungo tratto dentro fitti boschi, improvvisamente appaiono dei morbidi colli dove viene coltivata la vite, un cambio di ambiente improvviso, inaspettato, mai sì penserebbe a un tale mutamento, ma la dorsale, offre anche questo.

Nel parco è presente anche la Linea Cadorna, con bunker, trincee e postazioni.

La cima del Sasso Cavallasca, offre una magnifica veduta sul Lago di Como e sulla città. Tra le cime che sì possono ammirare, segnalo il Monte Boletto 1236 mt e il Monte Colmegnone 1383 mt.

San Fermo della Battaglia, è un piccolo borgo di passaggio, abitato fin dall’età del bronzo. Da vedere segnalo il Santuario dei Santi Fermo e Lorenzo costruito alla fine del 1500.

La Croce di S. Eutichio è l’ultimo punto panoramico che precede, l’inizio della discesa verso Como, da qui sì apre una piacevole vista sulla città e sulla sua cattedrale, bella la vista sul Lago di Como.

Vista sulla funicolare che da Como, sale su a Brunate 715 mt, da lontano, sì notano le piccole vetture che salgono o scendono lungo la linea a cremagliera. Facilmente riconoscibile il Faro Voltiano 906 mt, e poco più a destra, spicca il Monte Uccellera 1027 mt.


La chiesa di Sant’Abbondio 
realizzata tra il 1050 e il 1095, precede l’ingresso alla città. Como è una città dal cuore antico, la sua storia torna indietro nel tempo fino alla civiltà di Golasecca, quando sì oltrepassano le mura, sì entra in un altro mondo, un pianeta che sfocia sulle rive dell’omonimo lago. Da vedere, indubbiamente segnalo il Duomo costruito tra il XIV e il XVIII secolo, e il Tempio Voltiano, oltre a tante altre attrattive che questa città offre al turista.



Termina così la sesta tappa, quella che potrebbe sembrare una camminata banale, considerando le modeste quote, ma che alla fine risulterà una vera e propria escursione a buon livello, con un dislivello di tutto rispetto, un sale e scendi che alla fine del percorso sì farà sentire.

CURIOSITA’

La chiesa dedicata a San Giuseppe in località Somazzo, è conosciuta anche come Santuario dei Morti.

 

TEMPI DI’ PERCORRENZA: 7:30 circa.

DIFFICOLTA’: (T/E) per i tratti su sentiero.

DISLIVELLO: oltre 800 mt in salita, e circa 900 mt in discesa.

PUNTI D’APPOGGIO: locali a Gaggiolo, Santa Margherita, Bizzarone, Valle dei Mulini, Drezzo, Agriturismo Agrifoglio poco sotto il Sasso Cavallasca, San Fermo della Battaglia, Baita Monte Croce e locali a Como.

SEGNALETICA: cartelli informativi e bandierine bianco rosse. Prestare attenzione ai segnali tra Bizzarone e Drezzo, segnaletica a volte scarsa o sbiadita.

CARTOGRAFIA O GUIDE: Carta Kompass n°90/91.

COME ARRIVARE: in treno, lungo la linea Varese Mendrisio.

DOVE ALLOGGIARE: Alberghi a Como. 



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