Terza tappa: da Ternate a Brinzio.
Dalle rive del Lago di Comabbio, si oltrepassa l’incrocio con la
SP n°18, e il passaggio a livello, della linea Milano, Gallarate, Laveno,
entrando poco dopo nel comune di Varano Borghi 281 mt. Raggiunto lo stop, sì
seguono le indicazioni per il cimitero di Varano. Raggiunto il piazzale, si
prosegue a sinistra e subito dopo a destra, camminando lungo Via E. de Nicola.
Finita la strada asfaltata, attraverso un sentiero, si scende sulla pista
ciclopedonale che costeggia la Palude di Brabbia, quindi svoltando a
sinistra sì segue la pista, e dopo aver attraversato la SP n°36, ci
s’immette nella ciclovia del Lago di Varese, che sì percorrerà fino al Lido di
Gavirate.
Giunti al Lido, si costeggia il lungolago fino ad un locale, qui si gira a
sinistra percorrendo una stradina che immette in un’altra via secondaria
arrivando poco dopo sulla SP n°1. Ora seguendo le indicazioni per la stazione
di Gavirate, si arriva nel centro di Gavirate e poco dopo alla stazione della
linea Milano, Varese, Laveno. Dopo aver passato la Chiesa di San
Giovanni, si passa sotto il ponte della ferrovia, per seguire, la strada che
svolta a sinistra, arrivando poco dopo all’attacco del segnavie che entra nel
Parco del Campo dei Fiori.
Seguendo il segnavie n°313, con una decisa salita, sì raggiunge il sentiero
N°310 che da Velate porta a Orino. Dal bivio, sì prosegue dritto, per poi
mantenere la destra, e in breve sì arriva alla località Caddè 591 mt.
Dopo aver ripreso il sentiero N°310, con un lungo traverso si arriva
nell’abitato di Velate 532 mt. Sempre seguendo le indicazioni, con sentiero
n°310C, sì raggiunge il piazzale che porta alla funicolare e subito dopo sì
raggiunge la località Prima Cappella del Sacro Monte di Varese 575 mt. La
traversata continua lungo la via delle cappelle, ma non sì farà l’intera via
del santuario, poco prima, sì svolterà a sinistra seguendo una stretta stradina
che porta nel borgo di Santa Maria del Monte 883 mt, più precisamente alla
stazione a monte della funicolare; proseguendo dritti, sì arriva così al
Piazzale Pogliaghi. Con un’ultima salita, si arriva al Passo delle Pizzelle 930
mt, massima elevazione del percorso; ora con segnavie n°304 in decisa discesa,
sì arriva finalmente a Brinzio 516 mt, meta della tappa.
NOTA
La vista sul Lago di Comabbio, da il via alla terza tappa di questa lunga avventura, la dorsale del Monte Pelada che sembra così imponente quando riflette la sua ombra nel lago, regala la sua ultima vista, perchè nella sua piccola quota, non sarà più visibile per tutto il percorso.
Varano Borghi, sì sfiora. Il centro del paese rimane fuori dall'itinerario, come rimane praticamente invisibile la Palude di Brabbia che sì costeggia lungo la ciclovia che collega il Lago di Comabbio al Lago di Varese. La palude è un'importante riserva naturale, creata 20.000 anni dopo l'ultima glaciazione, oggi è rifugio per numerosi uccelli stanziali e migratori, tra cui il Tarabuso, l'Airone Rosso e il Falco di Palude.
Il Lago di Varesè, è il più grande lago all'interno della provincia, anch'esso di origine glaciale ha una superficie di oltre 14 KM quadrati, ma la sua profondità meno di 30 mt, lo rende un classico lago di palude. Oltre ad essere un'importante luogo di rifugio per tantissimi uccelli, è un'iportante sito archeologico, infatti, all'altezza di Biandronno, sì può prendere il battello che porta all'Isolimo Virginia, dove sorgono i resti di un antico villaggio su palafitte.
Notevole la vista del Massiccio del campo dei Fiori 1227 mt che con la sua ombra sì tuffa letteralmente nel lago, altre cime di notevole bellezza, sono il Sasso del ferro 1062 mt e il Monte Nudo 1235 mt, mentre più a sinistra, svetta la Corona di Ghina del Parco Nazionale della Val grande.Il Lido di Gavirate, è un luogo dove trascorrere momenti di assoluta tranquillità, affacciarsi sulla riva del lago per godere delle quiete delle sue acque, e qualcosa che lascia davvero senza parole.
Abbandonato il lago, sì entra nel centro di Gavirate, abitato da millenni,
è oggi un paese di tutto rispetto. Da visitare oltre al lido, la Chiesa
Parrocchiale di San Giovanni, nel XVIII secolo venne ricostruita sopra un
antica cappella votiva.
La località Caddè, è costituita da un grosso casolare, immerso nel silenzio del parco, offre la possibilità di rifornirsi di acqua, grazie lla sorgente presente tutti l'anno.
Un verde prato precede il casolare, mentre alle spalle,
un fitto bosco da rifugio a numerose specie animali. Nel Parco del Campo dei
Fiori, è segnalata la presenza del cervo e del capriolo.
Velate è una delle frazioni più alte di Varese, un borgo che vanta una
storia che va indietro fino ai romani, che qui avevano il loro insediamento. Di
notevole interesse, la Chiesa di Santo Stefano del 1200 e Villa Bianchi Piatti
Clerici di origine medievale.
Del Santuario di Santa Maria del Monte, penso di aver già parlato tantissime volte, eppure, ogni volta che percorro la via delle cappelle, provo sempre l'emozione della prima volta, i punti panoramici che spaziano fino a Milano, poi man mano che sì arriva verso la fine del cammino, appare il paese con il suo campanile; poi quando inizi a vivere i suoi vicoli, le sue case e quell'atmosfera di montagna che hanno tutti i borghi in quota, sono un esperienza sempre nuova e mai banale.
Dal Piazzale Pogliaghi, sì apre la panoramica più bella dell'intera traversata, dopo la magia dei due laghi, il tratto di montagna è avaro di vedute, anche l'inizio della via delle cappelle ha comunque una vista limitata, e per avere la vista su cime più importanti, serve una balconata come lo è il Piazzale Pogliaghi. Tra le più riconoscibili, segnalo Monte Martica 1032 mt, Poncione di Ganna 992 mt, Monte Chiusarella 915 mt, Monte Minisfreddo 1042 mt, sono le cime che compongono le Prealpi del varesotto, più in la, sì pssono ammirare cime più alte come Monte Generoso 1701 mt, Sasso Gordona 1410 mt, Grignone 2409 mt, Monte San Primo 1686 mt, Grignetta 2184 mt e Monte Bisbino 1325 mt, questo è il magnifico mosaico di vette che sì possono ammirare dal piazzale, una vista che non può lasciare indifferenti.
Il Valico delle Pizzelle, pur essendo il punto più alto del percorso,
rimane purtroppo immerso nel bosco. Per avere un minimo di visuale, serve
salire il piccolo Monte Pizzelle 940 mt, qui sì apre una piacevole vista sul
Campo dei Fiori. Dal passo, sì può comunque accedere a numerosi sentieri, tutti
molto belli, interessanti e avventurosi, il modo migliore per esplorare al
meglio questo parco.
Brinzio è la fine del percorso, un magnifico paese immerso tra il verde di montagne selvagge, un ampio respiro in un'atmosfera di quiete assoluta, luogo ideale per camminate ma anche per trascorrere qualche giorno in assoluto relax. Abitato da millenni, ha seguito il corso delle stagioni fino ad arrivare ai giorni nostri. Da vedere, la Chiesa Parrocchiale nominata già alla fine del 1100, il laghetto di Brinzio, piccolo specchio d'acqua, perfettamente incastonato nell'armonia di queste montagne.
CURIOSITA’
TEMPI
DI PERCORRENZA: 7:00 circa.
DIFFICOLTA’: (T/E) per tratti su
sentiero, e per la discesa a Brinzio.
DISLIVELLO: 900 mt circa.
PUNTI
D’APPOGGIO: locali a Varano Borghi, lungo la ciclopedonale del Lago di Varese, a
Gavirate, al piazzale che porta alla funicolare, a Santa Maria del Monte e a
Brinzio.
COME
ARRIVARE: in treno linea Gallarate Luino.
CARTOGRAFIA
O GUIDE: carta Kompass n°90.
SEGNALETICA: cartelli informativi.
DOVE
ALLOGGIARE: B&B La locanda del Brinsc tel: 3383903392 o via mail a picciocchicarla@gmail.com.
Quarta
tappa: da Brinzio a Porto Ceresio.
Da Brinzio 516 mt, sì inizia a seguire il sentiero n°315 che costeggia le
pendici del Monte Martica 1032 mt, dopo aver oltrepassato il Passo dei Valicci
661 mt, inizia la discesa che porta a Ganna 460 mt.
Da Ganna, sì attraversa la statale e si prosegue seguendo una strada
asfaltata che immette in Via Comolli e successivamente in Via degli Alpini,
arrivando al sentiero E/1 che porta a Boarezzo 736 mt. Dopo essere saliti lungo
il Sentiero E/1, sì entra nel borgo di Boarezzo, che sì attraversa interamente.
Lasciato il paese, sempre lungo il sentieroE/1, si sale ancora raggiungendo il
segnavie n°465B, seguendo le indicazioni per Monte Piambello.
Sì prosegue lungo la strada militare evitando il bivio che porta all’ex
Villaggio Alpino, quindi dopo vari tornanti, finalmente sì arriva al bivio che
porta in cima al Monte Piambello 1125 mt, che sì raggiunge dopo una breve
deviazione. Ritornati al bivio, sì inizia a perdere quota seguendo il segnavie
n° 465C, quindi dopo alcuni tornanti, sì abbandona il Sentiero E/1 per
proseguire lungo il segnavie 465C. Dopo aver oltrepassato Bocchetta dei Frati
925 mt, s’inizia a perdere quota immettendosi nel Sentiero Italia e nel
segnavie n° 465, che con un piacevole traverso porta alla Bocchetta dello Stivione
865 mt. Nuovamente in discesa, sì oltrepassa l’Alpe Prà, arrivando così
all’Alpe della Croce. Sempre seguendo le indicazioni, sì prosegue lungo una
carrozzabile che scende a Cuasso al Monte 532 mt, fino al bivio con il sentiero
2 del Parco delle Cinque Vette. Ora sì lascia temporaneamente il Sentiero
Italia svoltando per un sentiero a sinistra che scende fino a raggiungere due
punti panoramici, poi sempre seguendo quella segnaletica, è possibile visitare
alcune postazioni militari, per poi perdere quota fino a rientrare nel Sentiero
Italia o segnavie n°465; da lì con un’ulteriore discesa, sì raggiunge l’abitato
di Cuasso al Monte.
Sempre in discesa, sì prosegue lungo la provinciale raggiungendo la
frazione Borgnana 471 mt. Ancora in discesa, sempre seguendo i segnavie E/1,
Sentiero Confinale e 465, sì arriva a una rotonda, la sì passa, e subito dopo
sì gira a sinistra riprendendo il sentiero. Dopo un tratto pianeggiante, sì
perde nuovamente quota facendo brevi deviazioni per ammirare dei tratti della Linea
Cadorna e per avere ampi panorami che sì affacciano sul lago. Un ultimo tratto
in discesa, sempre con i segnavie già citati, consente di arrivare nel borgo di
Porto Ceresio 280 mt, dove termina la tappa.
NOTA
Brinzio, è uno di quei paesi di montagna, dove la quiete è la prima cosa che uno cerca.
Circondato da montagne non altissime, rimane comunque una meta accessibile
a tutti, un luogo dove assaporare tutte le bellezze che offre, dai vicoli al
piccolo laghetto situato poco fuori dal borgo; anni fa, quando nevicava tanto,
era anche una località conosciuta per lo sci di fondo, oggi, sostituiti da
camminatori e ciclisti, sport diversi ma portano sempre a contatto con la
natura, e Brinzio, ha tutte le carte in regola per soddisfare ogni esigenza.
La località Valicci, precede di poco il passo, proprietà privata, è costituita da una alcune baite immerse in un ampio prato dove sì ha una magnifica veduta del Monte San Martino 1087 mt e del Monte Limidario 2188 mt.
Se non fosse per il cartello che ne indica la quota, l’ambiente è tipico
della media montagna, quote oltre i 1000 metri, è un peccato che non sia
presente un rifugio, qui sarebbe il luogo ideale per una pausa in mezzo al
silenzio più totale. Come già anticipato, l’area è privata, tuttavia, è
possibile scattare qualche foto che immortali un ricordo così bello.
Ganna, è un borgo collocato tra la torbiera del Pralugano e il Lago di Ganna, posto ai piedi del Monte Mondonico 807 mt e del Monte Val de Corni 993 mt, anche se il monumento naturale per eccellenza, è indiscutibilmente rappresentato dal Poncione di Ganna 992 mt, colosso di origine calcarea che con la sua parete nord, sì tuffa verso il Passo dell’Alpe Tedesco.
La sua storia torna indietro fino all’Impero Romano. Da visitare,
sicuramente vi è la Badia di Ganna, monumento religioso sorto alla fine del XI
secolo.
Nei punti panoramici, si ha una meravigliosa vista sul Monte Rosa 4634 mt, tra le altre cime, elenco il Sasso del Ferro 1062 mt e Monte Nudo 1235 mt, Monte Pian Nave 1058 mt e Monte Zeda 2156 mt, situato nel Parco Nazionale della Val Grande. Di notevole interesse, la piccola chiesa dedicata a San Giovanni Battista, le cui fondamenta risalgono al 300 d.c.
Monte Piambello è la massima
elevazione del percorso, sulla cima è presente un fortino della Linea Cadorna,
gigantesca opera militare della Prima Guerra Mondiale.
Dalla vetta, non sì ha proprio una panoramica a 360°, però, vi sono ben tre balconate che spaziano la vista a ovest, con vista su numerose cime oltre i quattromila metri, tra cui il Dom 4545 mt, e la Weissmies 4023 mt, altre cime minori che posso elencare, vi sono il Mottarone 1491 mt, Corno Bianco 3320 mt, Monte Massone 2161 mt, Pizzo Proman 2098 mt e Monte Sette Termini 972 mt; bella vista verso il Lago Maggiore. La vista verso nord, spazia tutta verso la Svizzera, tra le cime che posso elencare, vi sono indubbiamente il Monte Gradiccioli 1935 mt, Pizzo Vogorno 2442 mt, Pizzo di Claro 2727 mt, Pizzo Camoghè o Punta Camoscio 2228 mt, Monte Bar 1816 mt, Pizzo di Gino, e l’intera dorsale che colma sul Monte Bregagno 2107 mt.
Guardando verso est, è chiaramente visibile il Monte Disgrazia 3678 mt, mentre nelle immediate vicinanze, sì può ammirare il Lago di Lugano, la città di Lugano e il Monte San Salvatore 912 mt. La vista verso est è più limitata, le uniche cime che riesco ad elencare sono il Monte Generoso 1701 mt e il Monte San Giorgio 1100 mt, oltre alle vette del Monte Prabello 1020 mt, Monte Orsa 998 mt, mentre l’unica vista che sì ha verso sud, guarda tutta sulla cresta che dal Poncione di Ganna porta al Monte Minisfreddo 1042 mt, con vista anche del più piccolo Monte Rho 936 mt.
Il Monte Piambello, oltre alla magnifica veduta che spazia dalla vetta, oltre alle tantissime fortificazioni presenti nel gruppo montuoso, è anche interessante per i tanti alpeggi sparsi nell’area, alcuni in rovina altri ancora in buone condizioni. Alpe Prà, o Alpe della Croce, sono due piacevoli esempi.
Qui sì respira un’antica atmosfera di quando queste montagne erano frequentate dai pastori, dai carbonai, da tutti quei mestieri che creavano l’economia di tempi ormai remoti. Oggi rimangono appunto dei ricordi, piccoli pezzi di storia che sfidano il tempo e le intemperie.
Cuasso al Monte è un piacevole
paese che sorge sopra il Lago di Lugano. Anche se il lago è praticamente
invisibile, rimane comunque un luogo immerso nel verde, ideale per trascorrere
qualche ora fuori dal caos delle grandi città. Da visitare, la Chiesa di S. Ambrogio
costruita nel 1578 e la Chiesa dell’Immacolata citata nel 1700, situata alle
porte di Borgnana, piccola frazione che precede Cuasso al Monte, e le rovine
dell’antico castello.
Altre fortificazioni, della
Linea Cadorna, sono visitabili nell’ultimo tratto che scende a Porto Ceresio,
serve però effettuare alcune deviazioni, per poi rientrare nel sentiero
principale.
Porto Ceresio, è la località
di arrivo, qui termina questa incredibile avventura. Abitato già in epoca
celtica, oggi è un piacevole paese di lago, o di mare, vista la sua somiglianza
con tanti borghi della riviera ligure. L’attrazione più bella è indubbiamente
la passeggiata sul lungo lago, qui sì ammira l’armonia delle case che sì
affacciano sulle rive del Lago di Lugano. La vista è davvero unica, guarda
tutta in territorio elvetico, con vista su altri interessanti borghi come ad
esempio Morcote 272 mt o Campione d’Italia 273 mt. Tra le cime che sì possono
ammirare dalla riva del lago, segnalo: Sighignola 1314 mt, Cima di Fiorina 1810
mt e il piccolo Monte Arbostora 822 mt.
Quarta tappa di una camminata
sensazionale, un paese più bello dell’altro, una montagna più bella dell’altra,
tutto un insieme di luoghi che rendono unica questa traversata, con tante
cornici e tanti dipinti da sognare ad occhi aperti.
CURIOSITA’
TEMPI DI PERCORRENZA: 7:00 circa.
DIFFICOLTA’
: (T/E) per i tratti su sentiero.
DISLIVELLO: 800 mt circa in salita e
oltre 1000 in discesa.
PUNTI
D’APPOGGIO: Locali a Brinzio, Ganna, Boarezzo, Cuasso al Monte e Porto Ceresio.
COME
ARRIVARE: In autobus da Varese.
CARTOGRAFIA
O GUIDE: Carta Kompass n°90.
SEGNALETICA: Cartelli informativi e
bandierine bianco rosso. Da Ganna a Boarezzo, segnaletica scarsa, qualche
mancanza la sì evidenzia anche nelle varianti tra l’Alpe della Croce e Cuasso
al Monte, mentre le deviazioni nell’ultimo tratto che porta a Porto Ceresio,
sono senza segnaletica.
DOVE
ALLOGGIARE: Hotel Il Canneto, tel: 0332/917633, indirizzo Mail: info@albergoilcanneto.com
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