Da
Casa del Bosco 351 mt sì percorre il segnavie N°708 fino a Cima Frascheia 625
mt. Sì prosegue seguendo il sentiero N°700, fino alla Bocchetta d’Ovasine 509
mt, quindi con segnavie N°705, sì raggiunge la cima del Colle Sant’Emiliano 728
mt, dove sorge l’omonima chiesa. Per la discesa, sì può ripetere l’itinerario
al contrario, oppure con segnavie N°709, sì può raggiungere l’abitato di
Sostegno 382 mt, per poi seguire la provinciale che riporta a Casa del Bosco.
NOTA
La
Fascia collinare che separa la Pianura Padana dalla Valle Sessera, comprende
una serie di colli, dove sorgono numerosi paesi solitari e altrettante chiese
erette sulle sommità di questi ultimi. Itinerari come questi, ne ho già
proposti, ma questo è diverso dagli altri, perché per raggiungere le due cime
qui descritte, bisogna avere una buona gamba, e i continui sali e scendi che
bisogna affrontare, richiede una giusta preparazione fisica.
Sì
parte da Casa del Bosco, piccola frazione di Sostegno, l’auto sì può lasciare
davanti alla chiesa parrocchiale. Il segnavie, sì trova quasi immediatamente, e
inizia su bella sterrata che attraversa alcune vigne. Dopo qualche minuto di
cammino, appare la piccola Chiesa del Pastorino, adagiata su di un colle. La
salita continua lungo la sterrata, e dopo aver abbandonato i campi coltivati a
vite, da dove sì può ammirare ottimi panorami che spaziano fino a Superga 672
mt. Sì comincia ad abbandonare quel briciolo di civiltà che vive in mezzo a
questi colli, per abbandonarsi ad un ambiente solitario di notevole interesse.
La particolare conformazione del terreno, crea un paesaggio insolito, perché
gli alberi, ad alto fusto, non sempre riescono ad attecchire sui pendii,
creando piacevoli balconate, che spaziano sulle Alpi Biellesi, con vista sulla
Panoramica Zegna e sull’Alta Cima di Bò 2556 mt. La salita sì fa più
impegnativa, Cima Frascheia sì deve sudare, infatti, raggiunto il sentiero
N°700 nominato come Sentiero di Fra Dolcino, parte un sentiero che in breve
porta alla cima. Il minuscolo capanno collocato sulla sua colma, offre un
ottimo riparo in caso di maltempo, ma purtroppo non offre altro, e a breve,
avrà bisogno dei primi restauri. Chi volesse comunque pernottare su Cima
Frascheia, è meglio che si porti tutto il necessario.
Una breve discesa,
riporta sul sentiero N°700, proseguendo in direzione di Pietra Gruana 699 mt,
con piacevoli vedute sul Colle Sant’Emiliano, alle sue spalle, svetta imponente
il Monte barone che con i suoi 2044 mt, rappresenta il primo duemila che si
affaccia sulla Valsesia. Numerosi sono i sentieri che arrivano da Serravalle
Sesia e dalle frazioni vicine, come sono numerosissimi gli itinerari che sì
possono eseguire lungo quelle che sono diventate piccole montagne, non più
morbidi colli ma vere cime che s’innalzano ripide verso il cielo. Pietra
Gruana, non sì sale, sì aggira tramite sterrata che fa su e giù per la dorsale,
arrivando alla Bocchetta d’Ovasine. Ora il percorso cambia letteralmente, non
più facili sterrate, ma un vero sentiero di montagna dove, sì possono ammirare
il primo importante gruppo montuoso della Valsesia, che colma con le cime del
Monte Fenera 899 mt.
Su e giù per questa
piccola crestina, sempre con lo sguardo verso Sant’Emiliano, perché a breve
inizierà, la vera salita che porterà in cima al colle; un ultimo respiro, per
godere della vista di Colma Vasselloni 753 mt, la seconda cima di questa fascia
collinare. La salita al colle, è dura, il sentiero s’inerpica ripido sul
pendio, fino a quando non appare la chiesa; raggiunta la cresta, in pochi
minuti sì arriva in cima a Sant’Emiliano, ma poco prima, dove è stata collocata
la piazzola per l’elicottero, sì apre il panorama più bello, quasi 360° che
spazia verso il biellese e verso le prime cime della Valsesia. Dalla chiesa,
un’altra spettacolare balconata, spazia verso est, facilmente riconoscibili: le
Grigne e il Monte Legnone 2609 mt. Mentre guardando verso sud, l’Appennino
Ligure, sì mostra con le sue montagne che superano i 1500 mt di quota, com’è
ben riconoscibile, il complesso collinare del Monferrato.
La
discesa verso Sostegno, è molto morbida, anch’essa, regala splendide vedute, e
dopo numerose curve, ecco penetrare nei vicoli del paese, affrescato con vere
opere d’arte, anche del periodo gotico.
Le ultime righe, le
dedico alla provinciale che porta a Casa del Bosco, la strada asfaltata è poco
frequentata, e sì percorre in meno di un’ora, vivendo un ambiente collinare,
che non ha nulla a che vedere con i ripidi sentieri dell’andata, ma che regala
comunque ottimi paesaggi agricoli e boschivi.
CURIOSITA’
In
queste colline, terminarono le avventure di Fra Dolcino e dei suoi seguaci, qui
furono assediati, catturati e trucidati.
TEMPI
DÌ PERCORRENZA: 5:00 circa.
DIFFICOLTA’:
(E) per
sentieri ripidi.
DISLIVELLO:
600 mt
circa di salita e oltre 700 mt di discesa.
PUNTI
D’APPOGGIO: capanno
d’emergenza nei paraggi del Monte della Gallina 522 mt e su Cima Frascheia,
locale d’emergenza a Sant’Emiliano, anche se al momento è utilizzato come
magazzino e locali a Sostegno.
SEGNALETICA: cartelli informativi e
bandierine rosso bianco.
CARTOGRAFIA
O GUIDE: Guida
degli Itinerari escursionistici della Valsesia foglio 6°/A.
DOVE
ALLOGGIARE:
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