Da Orta San Giulio 294 mt, sì
percorre il sentiero che costeggia il lago fino a raggiungere la strada
asfaltata che porta alla SS N°229. Dopo aver attraversato la rotonda, si
prosegue lungo la strada che porta ai paesi d’Armeno, Miasino e Ameno, per poi
svoltare a sinistra per Via San Giovanni Bosco seguendo il segnavie che porta
alla stazione d’Orta. Ora seguendo le indicazioni, si raggiungono i paesi di
Miasino 479 mt e Ameno 517 mt. Si prosegue seguendo una sterrata che scende
nella bella valle del Torrente Agogna, quindi dopo aver attraversato la valle e
raggiunto l’altra strada che scende da Ameno, si comincia a guadagnare quota
attraversando una serie di frazioni per poi proseguire fino alla Cappella del
Vago 690 mt, massima elevazione del percorso, quindi in discesa seguendo i
cartelli informativi, sì raggiunge il paese di Colazza 542 mt, dove termina la
prima parte di quest’itinerario.
NOTA
Prima parte di un bellissimo
itinerario che attraversa antichi borghi, con spettacolari panorami sul Lago
d’Orta e sul Lago Maggiore situati ai piedi e nel cuore del gruppo montuoso del
Mottarone nella sua fascia meridionale. Inizia tutto dal borgo d’Orta,
incantevole paese che si affaccia sulle rive del Lago d’Orta, una volta
circondato da mura che furono distrutte nel 1311, dalla quale si possono
ammirare panorami sulle montagne dell’Ossola come il Monte Massone 2161 mt.
Molto emozionante è la vista sull’Isola di San Giulio, piccolo gioiello che
sorge al centro del lago.
Un altro borgo da visitare è
Miasino, già conosciuto nel medioevo, quando faceva parte del feudo della
Riviera di San Giulio, con i suoi stretti vicoli che si snodano sui colli che
sovrastano il lago. Dopo Miasino, tocca ad Ameno, altro incantevole borgo, pare
che alcune ricerche archeologiche, hanno portato alla luce resti risalenti all’età
del ferro e del bronzo, fino all’Impero Romano. Ameno segna però un confine,
perché da adesso in poi, l’itinerario inizia ad entrare nel mondo montuoso del
Mottarone, la bella valle del Torrente Agogna, apre un’ottima panoramica sulla
vetta del Mottarone 1491 mt da una parte, e sul Massiccio del Monte Rosa 4633
mt dall’altra.
Il continuo passaggio
attraverso le piccole frazioni che s’incontrano da lì in avanti, regalano
quell’atmosfera di rustico e d’altri tempi, che di solito catturano
l’attenzione di un attento escursionista o del semplice turista che vuole
gustare la quiete dei borghi e il silenzio dei boschi, oltre a regalare spettacolari
panorami sul Monte Rosa.
La cappella del Vago, è la
massima elevazione del percorso, qui, vi sì trova una piccola cappella e
un’area attrezzata che garantisce un buon punto di sosta. Un ultimo cenno lo
dedichiamo a Colazza, che ha visto la sua nascita in epoca romana, oltre ad
aver vissuto in pieno i Visconti e i Borromeo da questo grazioso borgo, sì ha
una splendida panoramica sul lago Maggiore, sulla Rocca d’Angera e sulle
colline moreniche che sorgono dietro Sesto Calende 198 mt.
CURIOSITA’
Durante la seconda guerra
mondiale, anche Colazza, come tanti altri paesi, fu al centro d’importanti
vicende partigiane.
TEMPI DI
PERCORRENZA: 3:45 circa.
DIFFICOLTA’: (T/E) per tratti su sentiero ripido e per la lunghezza
del percorso.
DISLIVELLO: 500 mt circa.
SEGNALETICA: pannelli informativi e bandierine bianco rosso.
Prestare in ogni caso attenzione alla segnaletica.
CARTOGRAFIA O
GUIDE: carta Kompass N°97/90 1:50000. Tra
il Lago maggiore e il Lago d’Orta editrice Legenda r.s.l. 1:35000.
PUNTI D’APPOGGIO: locali a: Orta, Miasino, Ameno e Colazza.
DOVE ALLOGGIARE: B&B Casa del Sole tel: 347/5585486
COME ARRIVARE: in auto da Novara o da Omegna, con SS
N°229, in treno lungo la linea Novara-Domodossola.
1 commento:
Bello il post, anche se non si capisce la data.
Ma il gruppo Abete rosso dunque è morto?
Prima c'era tanta gente...
M.
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