Da Ponte Tresa
275 mt, sì seguono le indicazioni che conducono a Pura 396 mt. Raggiunto
l’abitato di Pura, sì prosegue per Curio 566 mt. Poco prima di raggiungere
Curio, sì arriva a un bivio, a destra sì scende sulla strada cantonale che
porta in paese, mentre a sinistra, s’inizia a salire lungo una sterrata che
porta a una baita. A destra della baita parte un sentiero che guadagna
velocemente quota, e che porta sulla costa; quindi con un’altra salita, sì
raggiunge una piccola chiesetta. Ora, seguendo il sentiero sulla destra, sì
sale fino a una sella, e voltando a sinistra, sì raggiunge la vetta del Monte
Mondini 814 mt. Per la discesa, sì ritorna sulla sella, evitando il sentiero
fatto all’andata e proseguendo, seguendo il segnavie. Dopo una buona discesa,
sì arriva a un bivio con la sterrata che da Pura porta a Bedigliora 617 mt. Le
indicazioni qui sono ambigue, comunque seguendo il percorso per MTB, sì cammina
fino in cima al Monte Pian Laveggio 622 mt e proseguendo lungo il sentiero, sì
perde quota recuperando il segnavie che riporta a Ponte Tresa.
NOTA
Monte Mondini,
e una piccola montagna che sorge in territorio svizzero, alle spalle di Ponte
Tresa, sì tratta di un mondo a se, non unito ad altre realtà montuose. L’itinerario
che descrivo in queste righe, consente di eseguire una buona perlustrazione sul
lato destro di questo monte, oltre a salirne la cima.
Sì parte da
Ponte Tresa, piccolo paese di confine, separato dal fiume che separa il
versante italiano da quello svizzero. Il borgo è tipico dei paesaggi di lago,
con belle passeggiate attraverso stretti vicoli.
Il tratto che
porta a Pura, non è molto interessante, attraversa una zona residenziale con
qualche spazio immerso nei boschi di castagno; le numerose palme, presenti nel
sottobosco, hanno di fatto, mutato per sempre l’aspetto del bosco stesso.
Il paese di
Pura, non ha grandi attrattive, fatta eccezione per la chiesa parrocchiale, che
merita di essere visitata.
Lasciato Pura,
inizia il tratto più interessante, un’ampia sterrata, porta al Santuario della
madonna della Morella, realizzata in epoca tardomedievale, dotata di un
porticato che può essere utile in caso di maltempo improvviso.
L’abitato di
Curio, sì sfiora marginalmente, proseguendo la salita verso Monte Mondini.
Durante
l’ascensione al Monte Mondini, sì raggiunge un’altra chiesetta isolata, dalla
quale sì apre una bella panoramica su Monte Lema 1620 mt; ben riconoscibili,
sono il rifugio che sorge poco sotto la vetta e la stazione a monte della
funivia.
Dalla
chiesetta, sì affronta l’ultimo tratto di sentiero che porta in vetta al Monte
Mondini, dove sulla sua sommità, sorge una grande croce.
Dalla cima, sì
aprono due splendide balconate. Una guarda verso est, con vista che spazia fino
alle alpi Orobie, facilmente riconoscibile, la piramide del Monte Legnone 2609
mt, com’è facilmente identificabile, la vetta del Grignone 2409 mt. Una
piacevole vista sul Lago di Lugano e sul Monte San Salvatore 912 mt e sul Monte
Generoso 1701 mt. Guardando verso ovest, sì ha una piacevole veduta sull’intero
gruppo montuoso del Monte Limidario 2188 mt, e sul Monte Leone 3553 mt.
Una piccola
area sosta, consente di apprezzare al meglio il silenzio di questa cima,
trascorrendo ore di assoluto riposo.
La discesa è un
pò complicata, se sì vuole percorrere l’itinerario da me descritto, bisogna
fare i conti con le MTB, che potrebbero creare situazioni di pericolo in
entrambi i sensi di marcia. Cima Pian Laveggio, non ha nessuna panoramica, però
il sentiero è molto bello e ben battuto, anche grazie alla presenza delle MTB.
CURIOSITA’
Durante l’Impero
Romano, Ponte Tresa era attraversata da un’importante via di comunicazione, nominata
come Via varesina, questa, metteva in comunicazione Milano con Lugano.
TEMPI DÌ
PERCORRENZA: 4:00 circa.
DIFFICOLTA’: (T/E) per i tratti su sentiero.
PUNTI D’APPOGGIO: locali a Ponte Tresa e a Pura.
DISLIVELLO: circa 600 mt in salita e oltre 500 mt in
discesa.
CARTOGRAFIA E
GUIDE: carta Kompass N°90.
SEGNALETICA: cartelli informativi e bandierine bianco
rosso. Da Curio a Monte Mondino, poca segnaletica verticale, mentre quella
orizzontale è praticamente assente. La segnaletica del sentiero che raggiunge
Cima Pian Laveggio e che poi scende a Ponte Tresa, in alcuni casi è confusa, in
più un tratto è percorribile solo dalle MTB, anche se altri cartelli dicono il
contrario, se sì decide di seguire le indicazioni, prestare comunque molta
attenzione alle MTB, poiché il sentiero che scende da Cima Pian Laveggio, è
stretto e può creare problemi in discesa alle stesse MTB.
COME ARRIVARE: da Varese o da Lugano, seguendo le
indicazioni per Ponte Tresa.
DOVE ALLOGGIARE:
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