giovedì 22 dicembre 2011
lunedì 19 dicembre 2011
18 Dicembre, gita al Passo Agario
A causa di un'influenza che mi ha costretto a letto, il gruppo ha dovuto rinunciare alla bella salita all'Alpe d'Era nel Gruppo delle Grigne. Finalmente, domenica 18 dicembre 2011 il gruppo si è riunito per l'ultima gita dell'anno.
Era in previsione una ciaspolata che doveva terminare in cima al Monte Pola 1741 mt, piccola cima situata poco sopra il Passo Agario 1556 mt, lungo la cresta che partendo dal Monte Lema 1620 mt, termina con il Monte Tamaro 1961 mt.
Quest'anno a sud delle Alpi le precipitazioni anche nevose, sono state assenti, unica eccezione la neve caduta pochi giorni prima della gita. A causa del freddo e della scarsità di luce solare, abbiamo limitato la salita al Passo Agario.
Lì si trova un comodo bivacco che offre un riparo sicuro, dalle rigide temperature.
Raggiunto in auto il paese di Vezio 782 mt (CH), abbiamo dato inizio alla salita lungo la bella sterrata che porta all'Alpe di Cornasù 1130 mt, quindi dopo una meritata merenda siamo ripartiti per raggiungere il passo.
Il sentiero che si è tenuto ampio fino ad una certa quota, ora è diventato più stretto, e la presenza di neve accumulata dal vento non semplifica il percorso, inoltre l'aria rarefatta rende la salita ancora più impegnativa.
Non abbiamo raccolto legna lungo il sentiero, perché eravamo fiduciosi che l'avremmo trovata su.
Maurizio ed io siamo passati avanti, aprendo la pista sulla neve che in alcuni punti supera i 10 centimetri; abbiamo raggiunto per primi il bivacco, così da poter accendere subito il fuoco.
Io ho portato anche la polenta, (speriamo di trovare la cucina). Siamo entrati dentro, l'entusiasmo per aver trovato la cucina con il gas ci ha preso subito, salvo poi avere una delusione nel constatare che di stufa a legna, non vi è alcuna traccia, a parte la canna fumaria; all'interno la temperatura è di -1.
Rassegnati al freddo, abbiamo messo l'acqua a scaldare, quindi appena siamo stati raggiunti dal resto del gruppo, ci siamo organizzati per il pranzo.
La polenta calda e le melanzane piccanti fatte in casa, sono state gradite da tutti. Siamo anche riusciti a portare la temperatura a +1.
Sembra poco, però uscendo e rientrando poco dopo, assicuro che la differenza si sente.
Consumato il nostro più che meritato pasto, abbiamo ripulito il bivacco, lasciando un offerta per il consumo del gas. Siamo andati ad ammirare il bel panorama che si gode dal passo; oggi si vede anche il Monviso 3841 mt.
Foto di gruppo, e perchè no qualcuno si diverte a fare lo scivolo sulla neve, il freddo fa fare cose strane, ma divertirsi nel gruppo è d'obbligo, del resto la montagna è una passione e non un lavoro, al diavolo gli orari e tutti gli stress che c'impone la cosiddetta civiltà...
E' ora di scendere, purtroppo la poca luce solare, c'impone i suoi d'orari, quindi tutti a casa. Questa è l'ultima gita del 2011, salvo uscite improvvisate la prossima sarà alla fine di gennaio nel Parco del Ticino. Ogni tanto bisogna anche cambiare, ma anche senza monti, avremo modo di vedere luoghi interessanti; speriamo in una bella giornata di sole.
Auguro a tutti i compagni del gruppo e a tutti i visitatori del nostro blog, di trascorrere un buon Natale e che il 2012, sia sereno, ricco di novità e di belle camminate lungo i tanti itinerari della nostra bell'Italia e aggiungo anche del Mondo.
E come dico sempre:
VI ASPETTIAMO NUMEROSI
Caira Luigi
Era in previsione una ciaspolata che doveva terminare in cima al Monte Pola 1741 mt, piccola cima situata poco sopra il Passo Agario 1556 mt, lungo la cresta che partendo dal Monte Lema 1620 mt, termina con il Monte Tamaro 1961 mt.
Quest'anno a sud delle Alpi le precipitazioni anche nevose, sono state assenti, unica eccezione la neve caduta pochi giorni prima della gita. A causa del freddo e della scarsità di luce solare, abbiamo limitato la salita al Passo Agario.
Lì si trova un comodo bivacco che offre un riparo sicuro, dalle rigide temperature.
Raggiunto in auto il paese di Vezio 782 mt (CH), abbiamo dato inizio alla salita lungo la bella sterrata che porta all'Alpe di Cornasù 1130 mt, quindi dopo una meritata merenda siamo ripartiti per raggiungere il passo.
Il sentiero che si è tenuto ampio fino ad una certa quota, ora è diventato più stretto, e la presenza di neve accumulata dal vento non semplifica il percorso, inoltre l'aria rarefatta rende la salita ancora più impegnativa.
Non abbiamo raccolto legna lungo il sentiero, perché eravamo fiduciosi che l'avremmo trovata su.
Maurizio ed io siamo passati avanti, aprendo la pista sulla neve che in alcuni punti supera i 10 centimetri; abbiamo raggiunto per primi il bivacco, così da poter accendere subito il fuoco.
Io ho portato anche la polenta, (speriamo di trovare la cucina). Siamo entrati dentro, l'entusiasmo per aver trovato la cucina con il gas ci ha preso subito, salvo poi avere una delusione nel constatare che di stufa a legna, non vi è alcuna traccia, a parte la canna fumaria; all'interno la temperatura è di -1.
Rassegnati al freddo, abbiamo messo l'acqua a scaldare, quindi appena siamo stati raggiunti dal resto del gruppo, ci siamo organizzati per il pranzo.
La polenta calda e le melanzane piccanti fatte in casa, sono state gradite da tutti. Siamo anche riusciti a portare la temperatura a +1.
Sembra poco, però uscendo e rientrando poco dopo, assicuro che la differenza si sente.
Consumato il nostro più che meritato pasto, abbiamo ripulito il bivacco, lasciando un offerta per il consumo del gas. Siamo andati ad ammirare il bel panorama che si gode dal passo; oggi si vede anche il Monviso 3841 mt.
Foto di gruppo, e perchè no qualcuno si diverte a fare lo scivolo sulla neve, il freddo fa fare cose strane, ma divertirsi nel gruppo è d'obbligo, del resto la montagna è una passione e non un lavoro, al diavolo gli orari e tutti gli stress che c'impone la cosiddetta civiltà...
E' ora di scendere, purtroppo la poca luce solare, c'impone i suoi d'orari, quindi tutti a casa. Questa è l'ultima gita del 2011, salvo uscite improvvisate la prossima sarà alla fine di gennaio nel Parco del Ticino. Ogni tanto bisogna anche cambiare, ma anche senza monti, avremo modo di vedere luoghi interessanti; speriamo in una bella giornata di sole.
Auguro a tutti i compagni del gruppo e a tutti i visitatori del nostro blog, di trascorrere un buon Natale e che il 2012, sia sereno, ricco di novità e di belle camminate lungo i tanti itinerari della nostra bell'Italia e aggiungo anche del Mondo.
E come dico sempre:
VI ASPETTIAMO NUMEROSI
Caira Luigi
mercoledì 14 dicembre 2011
Consiglio
Ho scoperto un programma interessante che permette di alleggerire le immagini nel blog, non serve installarlo, ve lo consiglio http://webresizer.com/resizer/
lunedì 5 dicembre 2011
Sigla G.E.A.R.
Per ragioni tecniche ho alleggerito il titolo del blog in G.E.A.R. è la nostra sigla, il link non è cambiato http://gruppoescurionisticoabeterosso.blogspot.com/ fatemi sapere se c'è qualche problema.
lunedì 14 novembre 2011
mercoledì 2 novembre 2011
GITA AI PIZZONI DI LAVENO
Domenica 23.11.2011 si è svolta la gita del gruppo Abete Rosso da Laveno ai
Pizzoni di Laveno.
Sono quasi le h 10,30 quando il gruppo è compatto e si incomincia la salita
partendo dalla strada che inizia dietro la funicolare e ci porta verso Vararo.
La giornata è uggiosa, ma speriamo che si possa aprire per ammirare il panorama
che ci attende.
La strada inizia a salire e dopo aver lasciato le ultime case di Laveno
prendiamo il sentiero (finalmente) e dopo aver fatto una breve sosta a Vararo,
affrontiamo l'ultimo tratto che ci conduce in cima ai Pizzoni. Il cielo si è
aperto e ci gustiamo il meraviglioso paesaggio che si vede dalla cima. Dopo il
pranzo proseguiamo lungo il sentiero saliscendi che ci porta al passo del
Cuvignone.
Da qui scendiamo di nuovo a Vararo e poi verso Laveno dove ammiriamo dei
bellissimi scorci di tramonto sul lago.
Sono circa le 17 e siamo un poco stanchi, ma soddisfatti.
Alla prossima.
Maurizio
Pizzoni di Laveno.
Sono quasi le h 10,30 quando il gruppo è compatto e si incomincia la salita
partendo dalla strada che inizia dietro la funicolare e ci porta verso Vararo.
La giornata è uggiosa, ma speriamo che si possa aprire per ammirare il panorama
che ci attende.
La strada inizia a salire e dopo aver lasciato le ultime case di Laveno
prendiamo il sentiero (finalmente) e dopo aver fatto una breve sosta a Vararo,
affrontiamo l'ultimo tratto che ci conduce in cima ai Pizzoni. Il cielo si è
aperto e ci gustiamo il meraviglioso paesaggio che si vede dalla cima. Dopo il
pranzo proseguiamo lungo il sentiero saliscendi che ci porta al passo del
Cuvignone.
Da qui scendiamo di nuovo a Vararo e poi verso Laveno dove ammiriamo dei
TUTTA UNA SALITA |
Sono circa le 17 e siamo un poco stanchi, ma soddisfatti.
Alla prossima.
Maurizio
ELENA IN MEDITAZIONE |
PECCATO PER LA FOSCHIA |
ELENA MA CHE FAI SOPRA L'ALBERO? |
ALLA FINE SIAMO RIUSCITI A FARE LA FOTO |
martedì 18 ottobre 2011
FOTO DELLA CASTAGNATA, 9 OTTOBRE
MAURIZIO E GIUSEPPE IN UN SALUTO DA "PRESIDENTI"
IL POLLO PREPARATO IN PRECEDENZA DA LUIGI, ASSICURO CHE ERA BUONO!! |
COTTURA COSTINE |
PER CHI E QUESTA? |
MAH, GIA UBRIACHI? |
NICOLO, IL PICCOLO AIUTANTE |
INTANTO CHE SI ASPETTA SI FANNO UN PO' DI FOTO |
DANIEL, DOVE STAVI? |
ALLA PROSSIMA!!!!
martedì 4 ottobre 2011
SALITA AL MONTE GRONA
A causa del maltempo e d'altri contrattempi, la gita pomeridiana su Monte Isola è stata rinviata in data da stabilire; per fortuna, almeno la salita sulla vetta del Monte Grona 1736 mt siamo riusciti a portarla a termine. Domenica 25 settembre con le nostre auto abbiamo raggiunto il paese di Breglia 749 mt, piccolo borgo situato a pochi chilometri da Menaggio 203 mt, famosa località turistica che si trova sulle rive del Lago di Como. Arrivati a Breglia abbiamo deciso di salire ancora un po' con le auto, per limitare i tempi di percorrenza in modo da poter fare tutto senza fretta; così abbiamo lasciato le auto poco sopra i Monti di Breglia 996 mt, anche se trovare parcheggio non è stato facile... Oggi mancano Tamara e suo fratello Fabiano sono in Sardegna "beati loro", in ogni modo la loro mancanza si fa sentire. Iniziamo finalmente la salita, è da fine luglio che il gruppo non si riunisce, quindi la voglia di una bella scarpinata è molta. Dopo un intensa salita e un bel traverso raggiungiamo il Rifugio Menaggio 1400 mt. Oggi la giornata è afosa, grandi nuvoloni ricoprono la cima del Monte Grona; ma haimè ci tocca prendere quello che viene, basta che non piova. Dopo un caffè e una meritata merenda attacchiamo la vetta, consapevoli che il panorama sarà poco se non addirittura nullo. Raggiunto la Forcoletta, iniziamo la più impegnativa salita al Monte Grona. Il percorso non difficilissimo, merita la dovuta attenzione, sottovalutare un pericolo viol dire rischiare di farsi male davvero. Dura salita e brevi passaggi su roccia e un ultimo tratto attrezzato, ci portano sulla cima della Grona. Garantisco che da qui si gode un panorama eccezionale anche se oggi la nebbia la fa da padrona; sicuramente non pioverà ma sole e panorama si faranno desiderare. Scesi dal Monte Grona proseguiamo per la località S. Amate 1623 mt, dove ci aspetta la pausa pranzo. Oggi solo due bottiglie di vino, si vede che siamo arrugginiti... In ogni caso non mancano tante prelibatezze che arrivano da tutta Italia, come il pane sardo o la salsiccia calabrese, insomma un vero mix gastronomico. Ci siamo rilassati sui morbidi prati, le rocce del Grona sono ormai un ricordo, non ci rimane che affrontare la discesa che ci riporterà alle nostre auto, ovviamente la birra finale è d'obbligo. Prossimi appuntamenti : domenica 9 ottobre, castagnata nel Parco Valle del Boia a Premezzo, domenica 23 ottobre salita ai Pizzoni di Laveno, due appuntamenti da non perdere assolutamente, dove simpatia e voglia di stare insieme si accompagneranno con tante e buone pietanze che prepareremo per queste occassioni, e come dico sempre:
VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!!
Caira Luigi
ALLA PROSSIMA!!!
lunedì 5 settembre 2011
30 - 31 LUGLIO, ESCURSIONE LONGO CALVI
Il bello del nostro gruppo è che pur mantenendo le date proposte nel nostro calendario gite, in caso di necessità, la dove è possibile, siamo disponibili ad apportare modifiche. Così i due giorni previsti per il 23/24 luglio sono stati posticipati al 30/31 luglio.
SABATO 30 LUGLIO
Dopo avere radunato il gruppo ci siamo diretti a Carona 1110 mt, un bellissimo paese che si trova in alta Valle Brembana (BG), dando così il via alla gita dei due rifugi. Oggi siamo un po' pigri, l'imminente inizio delle vacanze si fa sentire... Arrivati all'attacco del sentiero dobbiamo già fare i conti con il parcheggio, pare che il mondo oggi è venuto tutto qui, in ogni caso con una dose di fortuna si riesce a parcheggiare le auto. Diamo inizio alla bella salita lungo il sentiero N° 224, che ci porterà al Rifugio Fratelli Longo 2026 mt, dove trascorreremo la notte. Questo percorso ero venuto a vederlo già lo scorso anno, posso portare quindi gli amici con una certa sicurezza, anche se come sempre rimango in coda ad aspettare gli ultimi. Il tempo è buono anche se nuvoloni di umidità si affacciano presto nel cielo, al punto che preferiamo raggiungere al più presto il rifugio, li faremo la pausa pranzo. Arriviamo al rifuio verso le 14, prendo contatto con il gestore, dopo di che ci concediamo il meritato pasto. Nel pomeriggio qualcuno preferisce riposare, altri, io compreso andiamo al Lago del Diavolo 2142 mt, per poi salire lungo il segnavie N°246 fino ad una bocchetta. Tanti gli stambecchi che incontriamo in quest'uscita pomeridiana, qualche marmotta, e soprattutto un gran bel gregge di pecore. La sera trascorre con un ottima cena, avevo già letto i commenti sulla rivista del CAI e devo dare ragione, già lo scorso anno mi ero gustato una buona cena, anche questa volta i cibi erano deliziosi. Sembra scontato che nei rifugi si mangi bene e tanto, ma non sempre è così, a volte la cucina lascia a desiderare... Rifugi come il Longo e lo Stoppani non sempre si trovano. In ogni modo, con qualche partita a carte e con tante sbirciate al cielo sperando in una stella cadente, ci congediamo e andiamo a letto, domani ci trasferiamo al Rifugio Fratelli Calvi.
DOMENICA 31 LUGLIO
Mattina limpida, nel bene o nel male siamo riusciti a dormire. Ci tuffiamo subito nella buona colazione che il rifugio offre, quindi paghiamo il conto e via!! Verso una nuova avventura. Avviso subito i miei compagni che anche se il percorso non presenta particolari difficoltà, è meglio non sottovalutarlo, alcuni punti esposti, il sentiero meno frequentato rispettto alle larghe strade sterrate che raggiungono i due rifugi e l'erba alta rendono tutto più insidioso. Aprirei volentieri una parentesi sulla manutenzione dei sentieri, più volte ho segnalato il problema alla rivista del CAI, eppure ogni anno ci tocca vedere un degrado che lascia sempre un po' d'amaro in bocca. Oggi giudo io!! Inizia così la camminata lungo il sentiero N°258 che ci porterà al Rifugio Fratelli Calvi 2015 mt. Conoscendo il percorso e conoscendo il gruppo, che spesso sbaglia i bivi quando va troppo avanti senza aspettare la giuda, ogni tanto per non rischiare i soliti disguidi mi tocca essere severo, lungo il cammino non mi pentirò mai di questa scelta, il gruppo capisce e nessuno passa avanti. Dopo circa un'ora di cammino arriviamo alla Baita Armentarga 1816 mt, il rifugio è chiuso, niente bevande calde o fredde. L'amico Adriano che come me, porta in montagna anche la casa, ci prepara un buon caffè. Alcuni asinelli ci tengono compagnia, qualche carezza e una buccia di banana bastano a far allontanare i simpatici quadrupedi. Buono il caffè, ora si che abbiamo la carica giusta per raggiungere il Rifugio Calvi... Proseguiamo lungo il nostro sentiero, dopo una tosta salita, ci attende un bel traverso che arriva al Lago Rotondo 1972 mt, e quindi al Rifugio. Ltra breve sosta e poi giù in discesa. Seguendo il sentiero N°201 attraversiamo il Lago di Fregabolgia 1957 mt,quindi in decisa discesa fino a raggiungere il Lago del Prato 1650 mt, dove un'area attrezzata ci consente di sostare per la nostra pausa pranzo. Dopo il meritato pasto e dopo il giusto relax, come il bagno dei piedi nel fresco torrente, ecco: di nuovo gli zaini in spalla, pronti per l'ultima discesa che ci riporterà in mezzo al caos; dopo due giorni d'armonia con la natura, nel verde incontaminato di queste affascinanti montagne, l'impatto psicologico è notevole.
Dopo la pausa d'agosto diamo appuntamento a tutti alla gita pomeridiana del 10 settembre su Monte Isola, lungo il Lago d'Iseo, un micro mondo che merita di essere visitato. Un pensiero per l'amico Stefano, in giro per il mondo già da più di un mese; chissà se mi manderà almeno una cartolina... Auguro a tutti buone vacanze, e soprattutto auguro tante belle camminate sulle montagne d'Italia, e come dico sempre:
VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!
Caira Luigi
LA NOSTRA META |
SABATO 30 LUGLIO
Dopo avere radunato il gruppo ci siamo diretti a Carona 1110 mt, un bellissimo paese che si trova in alta Valle Brembana (BG), dando così il via alla gita dei due rifugi. Oggi siamo un po' pigri, l'imminente inizio delle vacanze si fa sentire... Arrivati all'attacco del sentiero dobbiamo già fare i conti con il parcheggio, pare che il mondo oggi è venuto tutto qui, in ogni caso con una dose di fortuna si riesce a parcheggiare le auto. Diamo inizio alla bella salita lungo il sentiero N° 224, che ci porterà al Rifugio Fratelli Longo 2026 mt, dove trascorreremo la notte. Questo percorso ero venuto a vederlo già lo scorso anno, posso portare quindi gli amici con una certa sicurezza, anche se come sempre rimango in coda ad aspettare gli ultimi. Il tempo è buono anche se nuvoloni di umidità si affacciano presto nel cielo, al punto che preferiamo raggiungere al più presto il rifugio, li faremo la pausa pranzo. Arriviamo al rifuio verso le 14, prendo contatto con il gestore, dopo di che ci concediamo il meritato pasto. Nel pomeriggio qualcuno preferisce riposare, altri, io compreso andiamo al Lago del Diavolo 2142 mt, per poi salire lungo il segnavie N°246 fino ad una bocchetta. Tanti gli stambecchi che incontriamo in quest'uscita pomeridiana, qualche marmotta, e soprattutto un gran bel gregge di pecore. La sera trascorre con un ottima cena, avevo già letto i commenti sulla rivista del CAI e devo dare ragione, già lo scorso anno mi ero gustato una buona cena, anche questa volta i cibi erano deliziosi. Sembra scontato che nei rifugi si mangi bene e tanto, ma non sempre è così, a volte la cucina lascia a desiderare... Rifugi come il Longo e lo Stoppani non sempre si trovano. In ogni modo, con qualche partita a carte e con tante sbirciate al cielo sperando in una stella cadente, ci congediamo e andiamo a letto, domani ci trasferiamo al Rifugio Fratelli Calvi.
QUASI ARRIVATI |
DOMENICA 31 LUGLIO
Mattina limpida, nel bene o nel male siamo riusciti a dormire. Ci tuffiamo subito nella buona colazione che il rifugio offre, quindi paghiamo il conto e via!! Verso una nuova avventura. Avviso subito i miei compagni che anche se il percorso non presenta particolari difficoltà, è meglio non sottovalutarlo, alcuni punti esposti, il sentiero meno frequentato rispettto alle larghe strade sterrate che raggiungono i due rifugi e l'erba alta rendono tutto più insidioso. Aprirei volentieri una parentesi sulla manutenzione dei sentieri, più volte ho segnalato il problema alla rivista del CAI, eppure ogni anno ci tocca vedere un degrado che lascia sempre un po' d'amaro in bocca. Oggi giudo io!! Inizia così la camminata lungo il sentiero N°258 che ci porterà al Rifugio Fratelli Calvi 2015 mt. Conoscendo il percorso e conoscendo il gruppo, che spesso sbaglia i bivi quando va troppo avanti senza aspettare la giuda, ogni tanto per non rischiare i soliti disguidi mi tocca essere severo, lungo il cammino non mi pentirò mai di questa scelta, il gruppo capisce e nessuno passa avanti. Dopo circa un'ora di cammino arriviamo alla Baita Armentarga 1816 mt, il rifugio è chiuso, niente bevande calde o fredde. L'amico Adriano che come me, porta in montagna anche la casa, ci prepara un buon caffè. Alcuni asinelli ci tengono compagnia, qualche carezza e una buccia di banana bastano a far allontanare i simpatici quadrupedi. Buono il caffè, ora si che abbiamo la carica giusta per raggiungere il Rifugio Calvi... Proseguiamo lungo il nostro sentiero, dopo una tosta salita, ci attende un bel traverso che arriva al Lago Rotondo 1972 mt, e quindi al Rifugio. Ltra breve sosta e poi giù in discesa. Seguendo il sentiero N°201 attraversiamo il Lago di Fregabolgia 1957 mt,quindi in decisa discesa fino a raggiungere il Lago del Prato 1650 mt, dove un'area attrezzata ci consente di sostare per la nostra pausa pranzo. Dopo il meritato pasto e dopo il giusto relax, come il bagno dei piedi nel fresco torrente, ecco: di nuovo gli zaini in spalla, pronti per l'ultima discesa che ci riporterà in mezzo al caos; dopo due giorni d'armonia con la natura, nel verde incontaminato di queste affascinanti montagne, l'impatto psicologico è notevole.
FINALMENTE UN PO' DI RELAX |
Dopo la pausa d'agosto diamo appuntamento a tutti alla gita pomeridiana del 10 settembre su Monte Isola, lungo il Lago d'Iseo, un micro mondo che merita di essere visitato. Un pensiero per l'amico Stefano, in giro per il mondo già da più di un mese; chissà se mi manderà almeno una cartolina... Auguro a tutti buone vacanze, e soprattutto auguro tante belle camminate sulle montagne d'Italia, e come dico sempre:
VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!
Caira Luigi
IL BEL TRAMONTO FOTOGRAFATO DA LUIGI |
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