venerdì 21 dicembre 2012

Buone feste

Ultimo post del 2012, Auguri di Buon Natale e un Buon inizio 2013 a tutti i lettori del nostro blog.
Ma non preoccupatevi, il calendario nuovo è già pronto con nuove gite, le metterò presto.
Un abbraccio caloroso a tutto il mondo!!! Ciaooooooooo

giovedì 20 dicembre 2012

Ciaspolata a Cuasso al Monte

In questo mese di dicembre, finalmente la neve ha fatto la sua decisa comparsa, anche se questo avrebbe comportato, il cambiare itinerario.
Domenica 16 dicembre, i soliti temerari, si sono riuniti per la tradizionale ciaspolata di dicembre.
Ovviamente la salita al Rifugio Garzirola è stata sostituita con una gita più tranquilla.
Tenendo presente che a causa delle recenti nevicate, il pericolo valanghe risulta moderato, a nessuno di noi piace rischiare inutilmente, come dice un famoso motto: è meglio vivere per la montagna, che morire per essa…
Così ci siamo diretti a Cuasso al Monte 532 mt dove a quote più modeste, ci siamo goduti ugualmente una bella giornata sulla neve.
Il nostro breve viaggio in auto si è svolto in una grigia nebbia, con qualche timore sulle previsioni, ma appena arrivati a Cuasso, siamo usciti fuori dal mare di nebbia, ammirando il cielo azzurro e il caldo sole di dicembre.
In alcuni tratti le ciaspole potevano essere inutili, ma nei tratti pianeggianti la neve superava i 20 cm; in quei momenti le racchette erano più che giustificate.
Partiamo a piedi da Cuasso con grande entusiasmo, affrontando la bella salita lungo il sentiero E/1 che porta in vetta al Monte Piambello 1125 mt. A parte qualche albero caduto sotto il peso della neve che ci ha costretto a brevi fuoripista nel bosco, la ciaspolata si è svolta senza problemi, raggiungendo per mezzogiorno, un gruppo di baite che si trovano in una bella conca glaciale a circa 700 mt di quota, poco sotto la Bocchetta dello Stivione 865 mt. Qui ci siamo fermati per la classica pausa pranzo. Durante i preparativi, all’amico Giorgio è caduto lo zaino a terra, una sciagura! L’unica bottiglia di rosso presente, è andata in frantumi, così le nostre pietanze, le abbiamo gustate con la fresca acqua mantenuta a temperatura ambiente, che ci ha raffreddato un pò tutti.
Fortunatamente abbiamo rimediato durante il dolce, infatti, il panettone portato da Laura e Maurizio, è stato accompagnato da: una bottiglia d’ottimo moscato dolce, un sorso di grappa al peperoncino e un caldo caffè d’orzo, il tutto trasportato con devozione dal mio grande zaino. A volte qualcuno mi chiede: ma cosa ci metti nello zaino da renderlo così pesante? Appena inizio a svuotarlo, la risposta è immediata…
Rimessi gli zaini in spalla, abbiamo proseguito la nostra ciaspolata lungo la bella strada sterrata che ci ha permesso di oltrepassare la Bocchetta dello Stivione, scendendo giù fino all’Alpe della Croce 758 mt.
Dall’alpe, con una breve deviazione abbiamo raggiunto le fortificazioni della Linea Cadorna sul Monte Derta 794 mt, e poco più avanti: Sasso Paradiso, da dove si può ammirare una splendida balconata sul Lago di Lugano.
In questo caso è stato uno spettacolo ancora più emozionante, grazie al mare di nebbia che avvolgeva tutto il lago, un fenomeno ormai raro, e per questo ancor più spettacolare; all’orizzonte, facilmente riconoscibili: Monte Generoso 1701 mt, Monte Camoghè (o Monte Camoscio) 2228 mt e il Monte Gradiccioli 1935 mt.
Dopo questa piacevole parentesi, abbiamo ripreso la via del ritorno, per concludere la nostra bella giornata sulle nevi del varesotto.
Termina qui il nostro calendario 2012; mi dispiace molto non aver visto i tanti compagni che per un motivo o per l’altro, hanno rinunciato all’ultima gita dell’anno, speriamo di poterci rifare nell’anno che sta per iniziare, del resto il calendario è sempre ricco di belle iniziative.
Auguro a tutti di trascorrere un buon natale e un sereno 2013, fisso l’appuntamento alla gita del 27 gennaio, che si svolgerà nel Parco della Valle del Ticino, con un lungo percorso di ben 6 ore e forse più, in ambienti singolari che meritano la giusta attenzione, sperando ovviamente in una bella giornata di sole.

Come dico sempre:

                            VI ASPETTIAMO NUMEROSI

Caira Luigi 









lunedì 3 dicembre 2012

Le Rive Rosse

Le Rive Rosse.
Molti del gruppo, aspettavano questa gita, forse perché il nome singolare scatena quel mondo d'immaginazione, che spesso percorre la mente di un'escursionista curioso di visitare terre e luoghi sempre nuovi.
Domenica 25 novembre, il gruppo si è riunito all'uscita di Romagnano Sesia dell'autostrada A26.
Dopo i calorosi saluti, ci siamo diretti in provincia di Biella. Da Romagnano Sesia, abbiamo percorso la SS 142 che da Romagnano appunto, porta fino a Biella.
Appena trovate le indicazioni, abbiamo raggiunto il borgo di S. Giorgio 290 mt. Lasciate le auto, ci siamo incamminati lungo l'itinerario che porta sulla dorsale delle Rive Rosse, percorso che noi abbiamo seguito solo in parte.
L'tinerario è molto piacevole, i tanti boschi, le molte vigne che s'incontrano lungo il cammino, anticipano sempre le graziose frazioni arroccate nel piccolo mondo collinare del biellese.
Superato il borgo di Ferracane 338 mt, abbiamo raggiunto i ruderi della chiesa di S. Fabiano 343 mt,; qui, con una breve deviazione ho portato i miei compagni a vedere un castagno plurisecolare, un vero e proprio monumento storico che la natura ci ha regalato da chissà quanti secoli... L'entusiasmo del gruppo non si è fatto attendere, le tante foto più un bel video, ha immortalato la meraviglia che ognuno di noi ha manifestato nel vedere un albero così anziano, ancora in perfetta salute.
Ripreso il nostro cammino, abbiamo fatto visita ad un altro monumento naturale, un'impressionante quercia secolare, ci ha regalato un'altra bell'emozione, per gente come noi che sappiamo veramente valorizzare l'ambiente, non è pensabile di rimanere insensibili davanti a tanta grandezza.
Abbandonato momentaneamente l'itinerario delle Rive Rosse, abbiamo raggiunto il borgo di Castelletto Villa 351 mt, dove incrociamo il GtB (Grande Traversata del Biellese), qui abbiamo iniziato a respirare un'aria più montuosa; infatti, la bella vista veduta sul Monte S. Emiliano 728 mt e Pietra Groana 699 mt, ci regalano la loro breve imponenza innalzandosi subito dopo le colline, prima di tuffarsi nella valle del Torrente Sessera, dove l'imponente mole del Monte Barone 2044 mt, s'impone prepotente sul panorama che abbiamo di fronte.
Scendiamo lungo il GtB (mancanza di segnaletica) ai piedi della diga Ravasanella, poi su strada asfaltata, ci siamo ricollegati con il segnavie M61, che in breve ci ha condotto all'abitato di Asei 351 mt, ora i due segnavie con una ripida salita, ci fanno finalmente arrivare al Dosso di S. Bernardo 464 mt, meta della camminata di oggi; qui una piccola chiesa isolata e un'area attrezzata, ci consentito di fare la nostra bella pausa pranzo, immersi nel silenzio di questi luoghi, riscaldati dall'ultimo tepore del sole di novembre.
La vista qui è eccezionale; la punta Gnifetti 4554 mt, si affaccia dietro le belle montagne della Val Sessera.
Dopo aver goduto della tradizionale pausa pranzo, ci siamo rimessi in cammino, percorrendo al contrario il nostro itinerario, fino a Castelletto Villa. Qui, sempre percorrendo il GtB attraverso una bella cresta, siamo andati a riprendere l'tinerario delle Rive Rosse; per chi ha sottovalutato la gita, si è reso conto, che non è la quota a rendere interessante un percorso escursionistico, e che i sentieri sono sempre imprevedibili e affascinanti, ovunque noi ci troviamo.
Abbandoniamo il GtB per tuffarci nel mondo delle Rive Rosse, un ambiente particolare, unico su queste colline, immergersi nel rosso delle dune con i morbidi pendii che scendono giù verso valle, un percorso usato anche per gli appassionati di mountain bike estremo, o qualcosa di simile, dove si cimentano con trampolini, nelle più svariate acrobazie.
Dopo aver attraversato questo piccolo mondo, ci rituffiamo nel bosco, ritornando ben presto all'abitato di S. Giorgio.
Terminata anche quest'avventura, siamo nell'attesa della neve che ci permetterà di fare la nostra gita invernale con le ciaspole.
Da qui al 16 dicembre, abbiamo ancora tre settimane, se l'inverno inizia a farsi vedere, potremmo goderci al meglio la salita al Rifugio Garzirola 1974 mt, lungo la Mesolcina meridionale, sempre che non cada così tanta neve da costringerci a cambiare itinerario, in ogni modo sarà sempre un'altra piacevole esperienza in compagnia dei tanti nostri amici.
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Come dico sempre:

                              VI ASPETTIAMO NUMEROSI
Caira Luigi 

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