Da Como località Camerlata 284 mt, sì sale lungo l’itinerario N°1
fino al Parco delle Rimembranze 352 mt. Con una breve deviazione, si percorre
il sentiero a destra che sale al Castello di Baradello 432 mt. Dopo aver
visitato l’area, si ritorna al Parco delle Rimembranze, quindi proseguendo con
il sentiero N°1 si riprende a salire oltrepassando la località Respaù di sotto 393
mt, raggiungendo una sella; svoltando a destra, si sale velocemente ad un punto
panoramico che va oltre i 400 mt di quota.
Ritornati sulla sella, si prosegue lungo la dorsale, evitando
Cascina Respaù di Sopra, per dirigersi verso la storica Baita Elisa 467 mt, in
questo periodo non più funzionante come ristoro; quindi di nuovo in discesa per
poi riprendere una decisa salita che porta ad una grand’antenna. Ancora qualche
minuto di cammino su facile sterrata, e s’incontra il bivio che porta alla
Croce di S. Eutichio 536 mt.
Per il rientro, si scende alla vicina Baita Monte Croce, quindi
seguendo la strada sterrata, si scende in direzione dell’abitato di Pianvalle,
quindi, dopo aver visitato i siti archeologici più importanti, si riprende la
via del ritorno ripercorrendo il sentiero N°1 fino a Camerlata.
NOTA
Spettacolare camminata, in un parco che riesce a raccontare almeno
tremila anni di storia, attraverso fitti boschi in prevalenza di castagno, da
dove di tanto in tanto si aprono belle balconate che spaziano sulla città di
Como.
S’inizia con il Parco delle Rimembranze, dove è stato eretto un
monumento ai caduti; il prato si pone in una conca, dove il frastuono della
grande città, non riesce a scalfire il silenzio di questo luogo, adatto per
trascorrere momenti di relax.
Il castello di Baradello, o ciò che ne rimane, è una struttura
eretta già al termine dell’impero romano, ricostruito in seguito da Federico
Barbarossa. Dalla Baita Baradello, si apre un’ampia terrazza panoramica che
domina sulla città di Como, Monte Boletto 1236 mt e Monte Bolettone 1317 mt,
s’impongono con la loro bella mole.
Cascina Respaù è un edificio d’origine medioevale, probabilmente
legata al complesso del Castello di Baradello.
Il punto panoramico, non è segnalato, però il percorso s’intuisce
grazie ad un sentiero che con delle palizzate, consente il passaggio ai soli
escursionisti. Dalla cima, si apre la visuale più bella del percorso, 360° di
panorama da ammirare, le colline del Varesotto e della Brianza si mostrano
nella parte meridionale, mentre guardando verso il Lago di Como, oltre alla
bella veduta sulla città e sul lago, sì può ammirare la bella mole dei monti:
Bisbino 1325 mt e Colmegnone 1383 mt, dalla parte opposta del lago, ben
visibile il borgo di Brunàte 715 mt, e poco più in alto il Faro Voltiano 906
mt.
S. Eutichio, è una croce eretta nel XIX, alcune testimonianze,
parlano di una croce precedente, risalente ai primi secoli dopo cristo. Da qui,
un’altra bella balconata, si apre sulla città, ben visibile, la facciata del
Duomo, mentre volgendo lo sguardo a monte, è ben visibile il tracciato della
funicolare che da Como sale a Brunàte, con i convogli che regolarmente salgono
e scendono lungo il pendio.
Guardando verso il Bisbino, si notano le due vette del Monte
Generoso 1701 mt, mentre più a nord, oltre alla Costa del San Primo, si può ammirare
la solitaria vetta del Pizzo Stella 3163 mt.
L’area archeologica, è di notevole interesse;
i ritrovamenti risalgono addirittura al IX secolo avanti cristo, si parla
d’incisioni rupestri e dei resti di un antico villaggio abbandonato nel IV
secolo avanti cristo.
Credo che questo percorso, sia davvero interessante, sia dal punto
di vista ambientale che da quello storico, per chi ama i luoghi affascinanti,
con miti e leggende, questo è l’itinerario adatto, un tuffo nel passato, un
viaggio nel tempo alla scoperta di un parco regionale, tra i più belli della
Lombardia.
CURIOSITA’:
Senza saperlo, abbiamo partecipato alla festa del solstizio, sapevamo dell'evento tramite il pannello informativo, ma la festa è organizzata ogni anno, appunto il 21 dicembre; è stata una sorpresa trovare tutta quella gente.
La Fonte della Mojenca, nel giorno più corto dell'anno, il sole al tramonto penetra dentro la fonte illumando l'entrata. Ritenuto ancora oggi un luogo sacro per gli abitanti di Golasecca.
La festa è organizzata dal Gruppo Archeologico Comasco.
Per tutti gli eventi andate sul sito http://www.spinaverde.it.
Per altre foto https://plus.google.com/u/0/photos/104292710727843846991/albums/6104521596633536177
TEMPI DI PERCORRENZA: 4:00 circa.
TEMPI DI PERCORRENZA: 4:00 circa.
DIFFICOLTA’: (T/E) per tratti su sentiero ripido.
PUNTI D’APPOGGIO: locali
a Camerata, Baita Baradello posta poco sotto il castello, tel: 031/592805.
Baita Monte Croce posta poco sotto la croce, tel: 031/520516. Baita Pianvalle
posta nelle vicinanze dell’area archeologica, tel: 031/505137.
DISLIVELLO: 400 mt circa.
COME ARRIVARE: Da
Milano o da Lugano, percorrendo l'autostrada A9, con uscita a Como Sud, quindi,
direzione centro.
CARTOGRAFIA O GUIDE: Carta Kompass N°91, carta
turistica del Parco Regionale Spina Verde.
SEGNALETICA: cartelli
informativi del parco.
DOVE ALLOGGIARE: Ostello Respaù tel. 3467249131. Residence Como in via Bellinzona a Como.
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