Da Craveggia
889 mt, si seguono le indicazioni che portano in località La Colma 1686 mt,
quindi con facile traverso, e una breve deviazione, si raggiunge Bocchetta
della Cima, dove è collocata la piccola cappella della Madonna del Rosario 1950
mt. Ritornati sul segnavia precedente, sì prosegue su traccia di sentiero
arrivando sotto la croce, quindi con decisa salita sì raggiunge Cima del
Sassone 2086 mt.
NOTA
La Val
Vigezzo, nominata anche come la valle dei pittori, è una lunga vallata che
separa le montagne che compongono il Parco Nazionale della Val Grande, dalle
tante dorsali che s’innalzano oltre i duemila metri di quota.
L’itinerario
che propongo in queste righe, segue un costone che sì inserisce in una dorsale
che dalla Svizzera entra in Italia andandosi a inserire con quella che colma
con la Pioda di Crana 2430 mt, proseguendo poi verso nord, per andare a
scontrarsi con un’altra dorsale.
Sì parte da
Craveggia, bellissimo borgo che sorge a pochi chilometri da Malesco 761 mt,
consiglio di fare una visita all’intero paese che è davvero una perla preziosa
incastonata perfettamente tra queste montagne. La salita sì sviluppa
principalmente su mulattiera nella parte iniziale e da strada sterrata, che
però evita di passare dai tanti alpeggi, che s’incontrano lungo la salita e che
offrono spettacolari panorami sulla valle e sul massiccio del Monte Limidario
2188 mt.
La sterrata
prosegue fino alla località La Colma 1686 mt, con una breve deviazione, sì può
far visita all’Oratorio di San Rocco, interamente realizzato in pietra con una
sporcata di cemento che gli regala un aspetto davvero unico e originale; da
qui, sì ha una magnifica veduta sull’intera conca glaciale, con vista sulle tre
cime che superano i duemila metri di quota, e che sono: Cima Trubbio 2064 mt,
Cima del Sassone 2086 mt e Pizzo Formalone 2063 mt.
Un facile
sentiero, porta poco sotto la Bocchetta di Cima, che sì raggiunge con una breve
deviazione. Qui, è stata costruita una cappella, dedicata alla Madonna del
Rosario, collocata in un ambiente davvero suggestivo, con vista sul Pizzo
Ruggia 2289 mt, sull’omonima bocchetta 1990 mt e sulle Schegge di Muino.
Ritornati
sul sentiero precedente, sì prosegue in direzione della Bocchetta di S.
Antonio1841 mt, il percorso, segue una traccia di sentiero, che può dare
qualche problema in caso di nebbia, arrivati sotto Cima del Sassone,
s’intraprende un ripido sentiero che porta alla croce che sì erge in vetta. Dalla
Cima del sassone, sì gode una panoramica di 360° gradi, con vista che va fino
alla piana di Bellinzona. Numerosi quattromila tra cui spicca su tutti il Monte
Rosa 4634 mt, bellissima vista sulle cime della Val Grande, tra cui menziono:
Monte Zeda 2156 mt, Monte Torrione 1989 mt e Cima della Laurasca 2193 mt,
mentre guardando a est, sì riconosce l’inconfondibile sagoma del Monte Legnone
2609 mt, arrivando a intuire il solco della Valtellina, come sono
riconoscibili, numerose cime che sì elevano in territorio elvetico, tra cui il
vicino Pizzo Ruscada 2004 mt.
Una meta
indubbiamente poco conosciuta e che sì colloca al di fuori dei grandi circuiti
del turismo di massa, una montagna per tanti ma non per tutti.
CURIOSITA’
In epoca romana, Craveggia
era attraversata dalla Via Vigezzina, che collegava Domodossola con Locarno.
TEMPI DÌ
PERCORRENZA: 3:30circa.
DIFFICOLTA’: (T
fino alla località La Colma, E fino alla Cappella del Rosario, EE per la salita
a Cima del Sassone.)
DISLIVELLO: oltre 1150 mt.
PUNTI D’APPOGGIO: locali a Craveggia.
COME ARRIVARE: da
Milano o da Genova con autostrada A26, fino a Ornavasso, sì prosegue lungo la
superstrada, con uscita Val Vigezzo, quindi SS 337 fin oltre Santa Maria
Maggiore, per poi seguire le indicazioni per Craveggia.
CARTOGRAFIA O
GUIDE: carta Kompass n° 90/89.
SEGNALETICA: cartelli informativi, mancanti in alcuni bivi, mentre
la segnaletica orizzontale, è mancante per quasi l’intero percorso, per questo,
sconsiglio l’itinerario in caso di neve o nebbia.
DOVE ALLOGGIARE:
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