Da Cittiglio 267 mt, sì percorre il sentiero 3V, dopo ave passato la località Cereda 289 mt, sì va ad affrontare l’impegnativo sentiero che sale lungo il Sasso del Ferro 1062 mt, percorrendo il tracciato fino a trovare la strada tagliafuoco che da Cittiglio porta alla località Casere 758 mt (in questo periodo, la variante che sale da Cittiglio, è chiusa per frana). Percorrendo la tagliafuoco, sì passa lungo il tracciato della funivia che da Laveno 200 mt, sale fino a Poggio S. Elsa 974 mt, quindi dopo essere saliti ancora, dopo aver passato gli 800 mt di quota, inizia la discesa che porta alla località Casere. Dalla località Casere, sì segue la strada asfaltata e in breve sì raggiunge il borgo di Vararo 757 mt. Da Vararo, sì prosegue lungo il Sentiero 3V, dopo una decisa salita, sì arriva sulla SP 8 che sale al Passo del Cuvignone 1036 mt, raggiunto il passo, sì prosegue lungo la strada asfaltata, perdendo quota fino ad arrivare al Rifugio Adamoli 977 mt. Dal rifugio, salendo senza sentiero, sì affronta la ripida salita che porta in cima al Pizzo di Cuvignone 1018 mt.
Dopo essere
scesi giù dal pizzo, sì continua a camminare lungo la SP 8 in direzione del
Passo di S. Antonio 637 mt, perdendo ancora quota, finita una curva, sì nota
sulla destra una sterrata, la sì prende, riguadagnando quota, e dopo aver
attraversato il pendio del Monte Nudo 1235 mt, sì arriva alla località
Pozzopiano 981 mt.
Da Pozzopiano
seguendo i segnavie AV e 3V, sì scende lungo un sentiero che porta alla
Frazione di Aga 504 mt, da qui, lasciando i due segnavie, sì prosegue lungo la
strada in parte asfaltata che scende giù fino a Casalzuigno 323 mt. Raggiunto
Casalzuigno, sì recuperano i segnavie AV e 3V che arrivano dalla bassa Val
Cuvia, quindi percorrendo i due segnavie, sì esce dal centro di Casalzuigno, e
alternandosi a tratti su strada asfaltata e pezzi su sentiero o sterrato, sì
arriva poco sotto la Chiesa di San Quirico 369 mt. Con un ultimo tratto sempre
alternato tra strada asfaltata, sterrato e sentiero, sì raggiunge la periferia
di Cittiglio, e di lì a breve sì ritorna al grande parcheggio dove, termina
questa lunga traversata ad anello.
NOTA
La Val Cuvia,
come già scritto più volte, vanta numerose cime che sì elevano oltre i 1000 mt
di quota, tutte cime di gran rispetto con dislivelli da non sottovalutare mai e
con percorsi che vanno dalla facile salita su sterrato al più impegnativo
sentiero dove spesso sì richiede una calzatura adeguata e una giusta dose di
esperienza. L’itinerario qui proposto, da la possibilità di vedere una buona
porzione montuosa che passa dal Sasso del Ferro al Monte Nudo, e comprende la
salita di una cima ingiustamente non segnalata sui tanti cartelli informativi
che s’incontrano lungo il percorso. Oggi
che la vegetazione non ricopre più la cima del Pizzo di Cuvignone, sì è aperta
una panoramica di tutto rispetto, e che è giusto andare a vedere, non sarebbe
male, realizzare un sentiero segnalato che porti in cima al pizzo, mantenendo
pulita la sommità e garantendo la visuale che come già detto è di tutto
rispetto.
Sì parte da
Cittiglio, paese che sorge allo sbocco della valle del Torrente San Giulio, attraversato
dalla SP 394dir che porta a Laveno, da visitare la Frazione San Biagio, piccolo
borgo che sorge dall’altra parte del Torrente Boesio.
Il sentiero che
sì va ad affrontare per raggiungere la tagliafuoco, è davvero cattivo, uno di
quei sentieri che quando sì percorrono, mettono già a dura prova gambe e fiato,
circa 200 mt di vera sofferenza, preferibilmente da fare in salita, onestamente
in discesa preferisco evitarlo o trovare un’altra alternativa.
La prima
piacevole balconata la sì ha quando sì passa sotto la funivia che da Laveno
sale a Poggio S. Elsa, da qui sì ha una bella veduta del Lago Maggiore, della
città di Verbania 197 mt e della cima del Monte Massone 2161 mt che domina il
panorama. La località Casere è composta da un gruppo sparso di case e da un
ristoro, qui sì ha la seconda balconata, dove rispetto a prima, sì aggiunge il
Mottarone 1491 mt e di sua maestà il Monte Rosa 4634 mt.
Vararo è il
classico paesino di montagna, un luogo di quiete assoluta, dove trascorrere una
piacevole giornata o un fine settimana all’insegna dell’aria pulita e della
magia che questo luogo dona ai suoi visitatori, piacevole la vista dei Pizzoni
di Laveno, del Monte La Crocetta 1117 mt e di Sasso del Ferro; di notevole
interesse è anche la Chiesa dedicata a San Bernardo edificata verso la fine del
1700.
Il Passo del
Cuvignone non ha panoramica, però è uno dei luoghi preferiti dagli appassionati
delle due ruote, le sue strade e i suoi tornanti, sfidano i ciclisti più
esigenti, impossibile non andare a conquistare una meta di tale prestigio.
Poco sotto il
passo, sorge l’Alpe Cuvignone, dove sì colloca il Rifugio Adamoli del CAI di
Besozzo, una conca glaciale semplicemente meravigliosa immersa nel silenzio di
queste montagne, un luogo dove s’incontrano numerosi appassionati di sport
diversi dai camminatori alla moto, un posto che rimane nei ricordi; poco prima
di raggiungere l’alpe, sì apre una bella veduta sul Lago Maggiore e sul Monte
Zeda 2156 mt, mentre dall’alpe svetta il vicino Monte della Colonna 1203 mt.
Come già
anticipato, il Pizzo di Cuvignone non ha un sentiero che sale su, il percorso
va inventato. Questo è un vero peccato, perché alla fine, è una montagna che
merita il giusto rispetto. Dalla cima, oltre al Lago Maggiore, con vista sui
Castelli di Cannero 225 mt, sì ha una magnifica veduta dell’intero complesso
montuoso del Monte Limidario 2188 mt, ben visibili tante cime della Valle
Verzasca e Valle Maggia situate nella vicina Svizzera, facilmente
riconoscibili: Monte Tamaro 1961 mt, Monte Gradiccioli 1935 mt, Monte Lema 1620
mt, il vicino Monte Pian Nave 1058 mt, Pizzo Camoghè o Pizzo Camoscio 2228 mt,
Monte Gazzirola 2116 mt e Pizzo di Gino 2245 mt, oltre alla piacevole vista
della lunga cresta che porta in cima al Monte Nudo.
Pozzopiano è
solo un piacevole prato circondato dal bosco, un luogo tranquillo dove
trascorrere piacevoli minuti per fare una merenda prima della salita al Monte
Nudo o prima di proseguire per tante altre mete.
La Frazione di
Aga è un minuscolo gruppo di case situate sopra Casalzuigno, un luogo
incantevole ricco di quella magia che non può rimanere nascosto, e che merita
di essere visto, poco sotto, sì ha una piacevole vista sulla Val Cuvia e sulle
Prealpi del varesotto, tra le cime più conosciute sicuramente vi è: il Poncione
di Ganna 992 mt, Monte Martica 1032 mt, Monte Martinello 638 mt, Monte
Chiusarella 915 mt e Monte Legnone 868 mt; poco sotto la borgata, sorge
solitaria la piccola Chiesa di San Bernardino XII secolo, il sito è visitabile
con una breve deviazione.
Casalzuigno,
abitato già nella preistoria dai Liguri, è un piacevole paese diviso tra la
montagna e la pianura, giù la valle e su le montagne, da visitare, sicuramente
vi è Villa della Porta Bozzolo XVI.
San Quirico è
l’ultima attrattiva di questo itinerario, chiesa romanica risalente al XII
secolo; il resto del percorso che riporta a Cittiglio, ogni volta che sì esce
dal bosco, da la possibilità di ammirare il Massiccio del Campo dei Fiori, in
particolare la Punta di Orino 1139 mt, e più in basso, il paese di Orino 442
mt, altro piacevole borgo che andrà visitato in una delle prossime avventure
che sì possono fare nel magnifico mondo della Val Cuvia.
CURIOSITA’
TEMPI DÌ
PERCORRENZA: 7:00 circa.
DIFFICOLTA’: (E) per i tratti su sentiero e per il dislivello,
prestare attenzione al tratto della 3V che da Cittiglio porta alla località
Casere.
DISLIVELLO: oltre 1100 mt in salita e altrettanti in
discesa.
PUNTI D’APPOGGIO: locali a Cittiglio, Casere e Vararo,
Rifugio Adamoli in località Alpe Cuvignone e a Casalzuigno.
COME ARRIVARE: in auto da Laveno con SP 394dir o da Varese con SS
394, oppure in treno lungo la linea Varese Laveno.
CARTOGRAFIA O GUIDE: CARTA
Kompass N°90 e 3V, Via Verde Varesina De Agostini.
SEGNALETICA: cartelli informativi e bandierine bianco
rosso per la 3V e giallo verde per l’AV.
DOVE ALLOGGIARE: Rifugio Adamoli con possibilità di pernottamento, tel: 3667012735, mail enrico.solemite@gmail.com.
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